www.resistenze.org - popoli resistenti - india - 19-05-14 - n. 499

Prime valutazioni sui risultati delle 16me elezione generali

Patito Comunista dell'India (Marxista) | peoplesdemocracy.in
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

16/05/2014

Per una analisi particolareggiata delle 16me elezioni generali si dovrà necessariamente aspettare i risultati finali che saranno rilasciati a breve dalla Commissione elettorale e dopo che tutti i maggiori partiti politici avranno concluso le loro verifiche e analisi interne. L'Ufficio politico del PCI(M) si riunirà il 18 maggio per una analisi preliminare e il Comitato centrale si incontrerà il 7 e 8 giugno quando i rispettivi comitati statali avranno condotto le loro verifiche preliminari. Comunque, è chiaro sin da ora che il BJP (Bharatiya Janata, Partito Popolare Indiano) marcia verso la maggioranza alla Lok Sabha (Camera del Popolo, la camera bassa del Parlamento). Questo accade per la prima volta dopo 30 anni, da quando Rajiv Gandhi cavalcò l'ondata di simpatia seguita all'assassinio di Indira Gandhi nel 1984, che gli valse 405 seggi su 542 alla Lok Sabha. Il BJP è perciò nella posizione di poter formare un governo monopartitico e di disfarsi dei suoi partner della NDA (Alleanza Democratica Nazionale, coalizione di centro-destra) se lo desidera.

Durante la campagna elettorale era chiaro che la popolazione stesse attendendo con ansia un governo capace di offrire assistenza contro gli attacchi furiosi e continui alla condizioni vita. La strada percorsa dal governo UPA (Alleanza Progressista Unita, coalizione di centro-sinistra) con alla guida il Congresso Nazionale Indiano, particolarmente durante gli ultimi due anni, consisteva da un lato nell'imporre un carico economico senza precedenti attraverso un implacabile aumento dei prezzi, il rallentamento economico e la conseguente disoccupazione, e dall'altro una corruzione su larga scala indirizzata a fare incetta delle risorse del popolo. Lo scontento che ne è seguito è stato sfruttato con successo dal BJP ottenendo la vittoria elettorale.

La campagna elettorale del BJP si è sostanziata in uno sfoggio senza precedenti del potere del denaro e nell'esasperato utilizzo dei media. La candidatura vincente di Narendra Modi a primo ministro è stata modellata combinando l'agenda Hindutva (insieme dei movimenti che si rifanno al nazionalismo Hindu) con le promesse di "sviluppo" e "buon governo". Sul primo aspetto, Narendra Modi, fin dal pogrom (antimusulmano nello stato occidentale) di Gujarat del 2002, è sempre stato un alfiere della concezione polarizzante di Hindutva. Su queste basi perciò, RSS (Rashtriya Swayamsevak Sangh, organizzazione paramilitare hindu di estrema destra) e BJP hanno considerato superflua una ulteriore campagna pubblica su questo tema, che ha continuato a rappresentare la più forte sottocorrente della campagna di BJP.

Il secondo aspetto era rivolto a un pubblico più vasto, giacché l'esperienza passata conferma che il solo appello Hindutva non sarebbe bastato a conquistare la maggioranza. In questo modo, BJP è riuscito a costruire il mito del modello di sviluppo di Gujarat, che può essere replicato nell'intera India solo a patto che Narendra Modi divenga primo ministro. Gujarat è stato dipinto come l'Eldorado, una terra da cui sgorgano latte e miele. Come rilevato da Rama Lakshmi, il corrispondente del Washington Post, nel suo articolo "Making of the Modi Mythology", i responsabili della campagna del BJP hanno mobilitato gli indiani sulla fede in un porzione di terra e una divinità, per esempio, Gujarat e la divinità che lo presiede, Modi - non diversamente da Ayodhya e Ram. Attraverso questa mitologia spettacolare, le istanze popolari "bijali, sadak e paani" (elettricità, strade e acqua) erano mitologizzate e proiettate nella mente dell'elettore come Gujarat - "la terra del latte e del miele, un paradiso in terra, una sorta di Shangri-la dove c'è lavoro ed elettricità per tutti, i contadini vivono felicemente un'esistenza con meno sussidi, con grandi strade alla pari con le migliori al mondo e in un luogo non intaccato dall'epidemia della corruzione".

La campagna del Congresso, d'altra parte, è divenuta all'improvviso inefficace e incapace di raccogliere la sfida della costruzione del mito. Sebbene abbia tentato di opporsi diffondendo statistiche che mostrano il vero volto del "modello di sviluppo" di Gujarat, il puro e semplice fatto dei suoi precedenti ha privato il Congresso di ogni credibilità. La storia dell'attuale rotta elettorale del Congresso perciò comincia qualche anno prima, quando il governo UPA intraprese queste politiche di immiserimento e oppressione economica sulle spalle del popolo.

Inoltre, la dirigenza del Congresso non è riuscita a trasmettere entusiasmo ai propri quadri, né a informare la popolazione dell'allargamento dei diritti costituzionali - diritto all'istruzione, diritto all'informazione, diritto per le entità tribali alla terra, alle foreste e alla produzione, diritto al lavoro contadino, ecc. - ottenendo comunque un risultato inadeguato alle attese. Tutte queste misure furono introdotte dal governo UPA-1 sotto l'influenza dei partiti della sinistra. La loro realizzazione fu a carico del governo UPA-2. Eppure, per non dare alcun credito alla sinistra, il Congresso avrebbe potuto rivendicare per sé il merito. Il fatto che non sia accaduto dimostra ancora una volta che queste misure videro la luce unicamente a causa dell'insistenza dei partiti di sinistra. La sua ipocrisia in merito si è resa così manifesta che, insieme alle politiche economiche neo-liberali e agli episodi di mega-corruzione, hanno costituito le basi per un attacco improvviso e violento del BJP in chiusura di campagna elettorale.

Queste elezioni pongono comunque importanti questioni che meritano una seria considerazione per il futuro della democrazia parlamentare indiana. L'ostentazione del potere economico è stata senza precedenti. Questo ha permesso la crescita della campagna di BJP nella modalità di una "gestione manageriale dell'evento" (per prendere a prestito la descrizione di L K Advani). Per contro, tali risorse monetarie sono state usate in modo immorale, incluso quello della compera dei voti da altri partiti. La Commissione durante queste elezioni ha registrato flussi di denaro per un ammontare senza precedenti.

Inoltre, l'uso del terrore e dell'intimidazione come arma di mobilitazione politica ha fatto piena mostra di sé in stati come il Bengala occidentale. L'estesa violenza che ha investito i partiti della sinistra ha portato ad un risultato distorto, che tradisce il reale appoggio popolare a questi partiti. Sfortunatamente, nonostante le innumerevoli denunce portate alla Commissione elettorale, queste falsificazioni non si sono potute rettificare. Nonostante le vaste mobilitazioni popolari contro le difficoltà economiche a causa dell'aumento dei prezzi, ecc., e contro la massiccia corruzione, la sinistra non è riuscita a tradurle in consenso elettorale. Pur mantenendo la sua posizione in Tritura, dove ha vinto con ampio margine, e registrando notevoli progressi in Kerala, queste elezioni hanno evidenziato la necessità di identificare e superare le debolezze della sinistra.

C'è bisogno urgente per il paese di correggere tali distorsioni attraverso precise riforme elettorali. Per esempio, problemi come il finanziamento dei partiti politici e le restrizioni alle loro spese (limitate oggi solo ai candidati), devono essere affrontati seriamente. Il PCI(M) è l'unico partito politico che aveva proposto di abolire completamente le donazioni ai partiti politici. Si è invece suggerito un loro incoraggiamento per contribuire finanziariamente ai processi democratici dell'India, ma questi fondi devono comunque trovare una loro via per essere mantenuti dalla Commissione elettorale o dalle altre agenzie statali ed usati sulla scorta di quanto avviene oggi in molte democrazie occidentali.

Il PCI(M) lotta da solo per presentare un sistema di parziale rappresentanza proporzionale nel nostro sistema elettorale. Anche dopo una così notevole vittoria, la percentuale dei voti del BJP sarà molto al di sotto del 50% dei voti totali espressi in queste elezioni. Questo significa che ci sono più elettori che hanno votato contro il BJP che a favore. Tali anomalie derivano da un sistema dove il candidato che ottiene più voti rispetto agli altri concorrenti è dichiarato eletto. In molte democrazie mature solamente coloro che si assicurano più del 50% dei voti, in elezioni dove ha votato più del 50% dell'elettorato, possono essere eletti. Un sistema proporzionale parziale può anche limitare e con ciò favorire l'eliminare dell'influenza del denaro e del potere muscolare, attualmente in crescita, nel distorcere l'opinione democratica del popolo. I due collegi per la Lok Sabha possono essere unificati e ogni elettore può esprimere due voti, uno per un specifico candidato e l'altro per un partito sulla base del suo programma politico. I partiti politici, a turno, sottoporranno in anticipo una lista alla Commissione elettorale. Sulla base della percentuale dei voti ottenuti, ad ogni partito verrà assegnato un numero di seggi occupati secondo la lista precedentemente presentata. E' giunto il tempo di ragionare seriamente su tali suggerimenti e riforme.

Queste elezioni hanno anche gettato una luce su molte lacune nelle leggi esistenti e che vanno corrette. Per esempio, il paese ha visto Narendra Modi registrare la sua nomina mentre le votazioni erano già in corso in altri collegi elettorali. Il BJP ha diffuso il suo manifesto a Delhi quando era già in corso la prima fase voto. Mentre si votava in Varanasi, Narendra Modi ha rilasciato un videodiscorso da Gujarat, visto che là non c'erano votazioni. Ma questo è stato comunque teletrasmesso in tutta la nazione. Questi e molti altri episodi sono stati possibili grazie alle scappatoie legali esistenti.

I miti che hanno condotto alla vittoria il BJP sono destinati prima o poi a disintegrarsi. Questo rappresenta una sfida per il futuro. I finanziatori di questa campagna elettorale assicureranno soltanto l'ulteriore aggravamento del peso sostenuto dalla popolazione, dimenticando di offrire loro qualsiasi assistenza. La campagna sotterranea della sottocorrente di Hindutva acuirà la polarizzazione che minaccia le nostre fondamenta democratiche e laiche, la cui tutela definirà i contorni del futuro del nostro popolo e del nostro paese.

Il PCI(M) è impegnato nel rafforzare le lotte popolari su entrambi questi fronti, a lavorare per l'armonia sociale che fortifica l'unità del nostro paese, l'integrità e la laicità delle fondazioni democratiche da un lato, e nell'opposizione alle politiche economiche anti-popolari lavorando per un indirizzo politico filo-popolare alternativo nel nostro paese. Dopo queste elezioni, tutti noi dobbiamo impegnarci nelle grandi lotte del futuro, resistendo risolutamente agli attacchi anti-comunisti nella roccaforte della sinistra in tutto il paese.


Resistenze.org     
Sostieni una voce comunista. Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione o iscriviti al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support a communist voice. Support Resistenze.org.
Make a donation or join Centro di Cultura e Documentazione Popolare.