Il muro delle donne con oltre 5 milioni e mezzo, 55 lakh, di partecipanti, che taglia il divario tra caste e comunità e tutti i ceti sociali, ha dato un forte messaggio di unità a sostegno dei valori della rinascita del Kerala per i diritti delle donne e la riforma sociale.
Non un muro, ma una fortezza di oltre 5 milioni e mezzo di donne
Non era un muro, ma letteralmente una fortezza. Decine di migliaia di donne sul lato occidentale della National Highway a imprimere un nuovo corso alla storia. Il muro delle donne si è fatto fortezza attraverso tutti i distretti in cui la catena si è sviluppata il primo giorno del 2019: una fortezza di umanità, uguaglianza e unità. Vi erano riunite tutte le rappresentanze femminili: contadine, insegnanti, infermiere, donne appartenenti al Kudumbashree, operaie produttrici di cocco e anacardi, studentesse e scrittrici di spicco, artiste, attrici. Anche un gran numero di donne delle comunità musulmane e cristiane hanno partecipato e hanno formato il muro. Mentre oltre 55 lakh di donne [lakh = unità di misura pari a 100.000, ndt] si sono radunate sul lato ovest della National Highway, quasi un numero pari di uomini si è riunito dall'altra parte della strada.
Le donne si sono riunite per costruire il muro contro le forze che stanno cercando di riportare la società del Kerala in un'era oscurantista, medievale. Il muro organizzato da Navotdhana Samrakshana Samithi (Renaissance Protection Committee - Comitato di tutela e per la rinascita) ha lanciato tre slogan: non permetteremo che il Kerala torni nel caos, protezione dei valori del rinascimento e garantire l'uguaglianza. Tre agenzie, Universal Records Forum, American Book of Records e Official Book of Records hanno annunciato che questo muro è un record mondiale. Tutte e tre le agenzie hanno valutato che oltre 5 milioni di donne hanno partecipato a questo muro.
Le donne si sono radunate lungo 620 chilometri da Kasargode [distretto più a nord del Kerala, ndt] a Vellayambalam [area congiunta alla capitale del Kerala, Trivandrum e situata nel punto più meridionale del Kerala, ndt] verso le 15:30. Le prove sono iniziate alle 15:45 e l'impegno è stato preso esattamente alle 16:00. Il muro è continuato fino alle 16:15.
La prima persona nel muro era KK Shailaja, ministro della Sanità del governo LDF a Kasargode all'estremità settentrionale. L'ultima persona nel muro era Brinda Karat, membro dell'Ufficio Politico del PCI(M), Partito Comunista d'India (marxista), a Trivandrum.
Leader politici e culturali hanno partecipato in vari centri. Subhashini Ali, membro dell'Ufficio Politico del PCI(M) si è unito al muro di Kochi mentre Mariam Dhawale, Segretaria Generale di AIDWA, si è unita a Malappuram.
Il muro si è chiuso a Vallaybalayam, vicino alla statua di Ayyankali, il grande combattente anti-casta. Presenti anche Pinarayi Vijayan, primo ministro del Kerala, V S Achuthanandan, veterano dirigente del PCI(M) e altri ministri del governo e leader di LDF.
Una campagna senza precedenti è stata scatenata dai partiti di opposizione in Kerala e dai media mainstream per offuscare questo evento storico. Ma il potere delle donne ha fortemente superato queste avversità e il muro è diventato un modello per tutto il mondo. Le forze anti-donne predicevano il completo fallimento per il muro. Sono ricorsi anche ad accuse sull'abuso di fondi governativi per rompere il muro delle donne. Anche dopo che il governo ha chiarito in tribunale che nessun denaro dell'erario era stato utilizzato per il muro, i leader del Congresso e del BJP hanno considerato vere le accuse. Hanno anche affermato che il governo avesse indotto con la sopraffazione volontari di Kudumbashree e altre organizzazioni per partecipare al muro.
Il grande successo del muro è stata una risposta adeguata alle forze che hanno tentato di cancellare i valori del cosiddetto rinascimento del Kerala tentando di rovesciare la sentenza della Corte Suprema che consente l'ingresso delle donne di tutte le età in Sabarimala. Sangh Parivar e il Congresso hanno scatenato una serie di inquietanti proteste contro il governo; varie le provocazioni e gli attacchi ai pellegrini vicino al santuario.
Un incontro di organizzazioni socio-religiose che portano l'eredità del rinascimento del Kerala era stato convocato dal primo ministro Pinarayi Vijayan il 1° dicembre 2018, durante le violente proteste per la sentenza. In quella riunione venne presentata l'idea del muro delle donne. Quando il governo decise di far propria l'idea, il Congresso e il BJP hanno scatenato insieme una campagna; proteste anche dalla lega musulmana. Tutte queste campagne sono state spazzate dal raduno di massa delle donne di ogni ceto sociale. Una magnifica presenza di donne musulmane nel muro è stata una piacevole sorpresa anche per gli organizzatori.
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