www.resistenze.org - popoli resistenti - india - 17-01-22 - n. 813

Distorcere e riscrivere la storia della nostra lotta per la libertà

Peoples Democracy | peoplesdemocracy.in 
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

12/01/2022

L'11 gennaio, l'Ufficio informazioni per la stampa ha pubblicato un annuncio del ministero dell'informazione e delle telecomunicazioni riguardante l'osservanza del 75° anniversario dell'indipendenza dell'India: Azadi ka Amrit Mahotsav. Si tratta della chiara espressione dell'intenzione del governo Modi di usare questa occasione per distorcere e riscrivere la storia dell'epica lotta del popolo indiano per l'indipendenza dal dominio britannico.

Questo annuncio afferma che "il movimento per la libertà non ha riguardato solo il dominio britannico - anche prima l'India aveva attraversato un periodo di servitù". La mappa geografica del subcontinente indiano, come stabilito oggi, era divisa in vari regni e in quelli che gli inglesi chiamavano "stati principeschi". Dopo che il movimento per la libertà riuscì a spodestare gli inglesi, più di 650 di questi stati principeschi vennero riuniti nell'Unione dell'India. È su questa base che l'Assemblea costituente delineò la Costituzione indiana.

La dichiarazione di una Repubblica laica-democratica dell'India fu proclamata attraverso l'adozione di questa Costituzione nel 1950 - due anni e mezzo dopo il 15 agosto 1947. L'India diventa un paese indipendente dopo aver sconfitto con successo il dominio coloniale britannico.

È quindi chiaro che coloro che non fanno parte di questa epica lotta per la libertà, come l'RSS [Rashtriya Swayamsevak Sangh, organizzazione fiancheggiatrice del BJP, partito della destra reazionaria al governo dell'India, ndt) e i predecessori dell'ideologia Hindutva, ignorano gli immensi sacrifici fatti da tutti gli indiani, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa, per ottenere la nostra libertà e darci questa Repubblica laico-democratica.

La dichiarazione del ministero dell'informazione e delle telecomunicazioni afferma che Swami Vivekananda e Ramana Maharshi hanno ispirato la rivolta del 1857, la prima guerra per l'indipendenza. Swami Vivekananda è nato nel 1863 e Ramana Maharshi è nato nel 1879. È ovviamente ridicolo sostenere che abbiano ispirato la rivolta del 1857!

Il Ghadar del 1857 fu una rivolta unita del popolo indiano in cui sia gli indù che i musulmani ebbero un ruolo di primo piano. Rani di Jhansi, Lakshmibai, insieme ad altri come Tantia Tope e altri leader del 1857 proclamarono la dichiarazione di indipendenza dagli inglesi dai bastioni del Forte Rosso nominando il sovrano Mughal, Bahadur Shah Zafar, come sovrano dell'India indipendente. Bahadur Shah Zafar è derisoriamente chiamato "Babar ki Aulad" nel lessico RSS.

Sullo sfondo degli appelli incendiari al genocidio dei musulmani al dharma sansad, le brutte e oscene applicazioni sui social media che prendono di mira le donne musulmane e la dichiarazione del primo ministro dell'Uttar Pradesh che le prossime elezioni per l'assemblea sono una lotta tra l'80% e il 20% (la popolazione musulmana nell'Uttar Pradesh è circa il 19% del totale), tale diabolica propaganda rivela chiaramente l'intenzione della RSS e del governo Modi di trasformare il carattere democratico secolare della Repubblica indiana.

Il disegno è chiaro - la Repubblica laico-democratica dell'India, come stabilito dalla Costituzione indiana, deve essere sostituita da un "Hindutva Rashtra", uno stato teocratico, fascista e rabbiosamente intollerante. Questa è l'antitesi stessa dell'epica lotta del popolo indiano per l'indipendenza.

Il comunicato dell'Ufficio informazioni per la stampa dice: "Con lo scopo di accendere i riflettori su questi anonimi combattenti per la libertà, sono state avviate le celebrazioni dell'Amrit Mahotsav". L'agenda malcelata implica lo sforzo di contrabbandare elementi della RSS/Hindutva come "eroi" della lotta per la libertà, quando in realtà stavano collaborando con gli inglesi. Anche i resoconti favorevoli all'RSS (The Brotherhood in Saffron di Walter K Andersen e Shridhar D Damle, 1987, tra gli altri) descrivono in dettaglio l'assenza effettiva dell'RSS nel movimento per la libertà e le concessioni che ottenne dagli inglesi di conseguenza. Infatti, il dipartimento dell'interno di Bombay, durante il movimento Quit India del 1942, osservò: "sangh si è scrupolosamente mantenuto nel rispetto della legge, e in particolare si è astenuto dal prendere parte ai disordini scoppiati nell'agosto 1942..." (cito Andersen e Damle, 1987, p. 44).

Nonostante questo dato consolidato di collaborazione con i britannici, la RSS non si stanca di diffondere falsità contro il ruolo dei comunisti nel movimento per la libertà. Per quanto riguarda il "ruolo" dei comunisti nel movimento Quit India, dovrebbe essere sufficiente notare che nelle celebrazioni del suo 50° anniversario il 9 agosto 1992, l'allora presidente dell'India, Shankar Dayal Sharma, rivolgendosi alla sessione di mezzanotte del Parlamento indiano disse: "Dopo gli scioperi su larga scala nelle fabbriche di Kanpur, Jamshedpur e Ahmedabad, un dispaccio da Delhi del 5 settembre 1942 al segretario di stato a Londra, riferiva del Partito Comunista dell'India in relazione al comportamento di molti dei suoi membri che provava in maniera inequivocabile come fosse composto da rivoluzionari anti-britannici".

C'è bisogno di dire altro? Un presidente eletto dell'India indipendente, parlando ad una commemorazione ufficiale nel Parlamento indiano, mette lui stesso le cose in chiaro stabilendo che i comunisti sono sempre stati "rivoluzionari anti-britannici".

Questa diabolica agenda di trasformazione del carattere della Repubblica indiana deve essere sconfitta per portare avanti l'eredità della nostra lotta per la libertà con tutti gli indiani che marciano verso una maggiore uguaglianza, giustizia e fraternità come garantito dalla Costituzione indiana.

Per il bene dell'India, Bharat [altro nome con cui è indicata la Repubblica, https://en.wikipedia.org/wiki/Names_for_India, ndt], queste forze che cercano di trasformare il carattere dell'India indipendente devono essere sconfitte.


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