www.resistenze.org - popoli resistenti - irlanda - 24-03-19 - n. 706

Dichiarazione del Comitato Esecutivo Nazionale del Partito Comunista d'Irlanda sulla Brexit e sul processo per la Bloody Sunday

PC d'Irlanda | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/03/2019

Nel corso della sua riunione ordinaria del 16 marzo 2019, il Comitato esecutivo nazionale del PC d'Irlanda ha discusso dell'attuale situazione in relazione al continuo dibattito sulla Brexit e anche sulla decisione dell'Ufficio del Pubblico Ministero in merito all'azione penale nei confronti dei membri dell'esercito britannico, in connessione con gli eventi di Bloody Sunday, a Derry nel 1972 e in relazione all'assassinio, da parte dell'esercito britannico, di quattordici cittadini irlandesi innocenti che avevano preso parte a una marcia anti-segregazionista.

Con la decisione del Pubblico Ministero, in base alla quale solo uno su sedici soldati britannici sarà processato per il coinvolgimento negli eventi di quel giorno, lo Stato britannico ha concorso nel sostenere che i corpi di quattordici civili sono prove insufficienti per perseguire tutti coloro che sono coinvolti. L'unico soldato che può essere accusato avrà il pieno appoggio finanziario e legale dello Stato britannico.

Gli unici capi di accusa presi in considerazione sono stati quelli riguardanti singoli soldati, senza coinvolgimento dei loro comandanti, né dei politici responsabili. Mentre un singolo soldato può essere sacrificato, i veri decisori - lo stato britannico, i politici e il comando militare - rimarranno immuni e intoccabili.

È in questo contesto che i lavoratori devono comprendere le dichiarazioni compiute il ​​6 marzo al Parlamento britannico dal Segretario di Stato, Karen Bradley, queste non sono i commenti di un tory britannico mal informato o ignorante, ma piuttosto un chiarissimo messaggio politico di sostegno all'istituzione militare britannica: che il loro servizio nel proteggere gli interessi dell'imperialismo non sarà contestato.

La campagna a sostegno delle famiglie delle vittime negli omicidi di massa di Derry e di Ballymurphy volta a denunciare le bugie e e gli insabbiamenti deve essere plaudita, prendendo atto che i loro familiari, amici e vicini sono stati assassinati nel quadro di una politica deliberatamente organizzata e diretta dallo Stato britannico. La loro pertinace e incrollabile campagna, che è andata avanti per quarantasette anni e continua ancora oggi, deve essere sostenuta.

Brexit

La crisi all'interno della classe dirigente si approfondisce. La continua lotta all'interno dell'establishment dello stato britannico per quanto riguarda la Brexit e l'estensione delle relazioni o la separazione tra la Gran Bretagna e l'Unione Europea continua a rivelare le fessure profonde all'interno della classe dirigente britannica e all'interno della socialdemocrazia britannica.

Questa crisi all'interno dell'Unione europea ha anche messo in luce il rapporto di servaggio della classe dirigente irlandese verso l'UE. Le istituzioni irlandesi si rivelano una volta di più vassalle dell'UE e hanno permesso che la questione democratica nazionale irlandese venisse usata da tutte le parti, sia da parte delle forze pro che anti-Brexit, all'interno della Gran Bretagna e dall'UE.
Nessuna delle parti di questa contesa ha a cuore gli interessi della classe lavoratrice irlandese: stanno semplicemente usando il confine britannico imposto in Irlanda come mezzo per raggiungere un fine, per proteggere i propri interessi.

Il Partito Comunista d'Irlanda continua ad affermare la sua posizione di lunga data, cioè che l'unica soluzione duratura è quella di porre fine alla spartizione e porre fine al dominio sia dell'imperialismo britannico che dell'UE. Ciò che sta diventando più chiaro è che molti interessi commerciali e agricoli, in particolare provenienti da un terreno politico unionista, così come altri interessi commerciali in tutto il paese, inquadrano tutta l'economia irlandese nell'ottica dei soli loro interessi materiali.

PC d'Irlanda ribadisce la sua opinione, la quale è contraria a qualsiasi confine nel nostro paese o all'uso di divisioni tra la nostra gente, come meccanismo di interdizione e blocco e che qualsiasi confine tra lo Stato britannico e l'Unione europea dovrebbe riguardare i confini della Gran Bretagna stessa .

PC d'Irlanda chiede l'unità di tutte le forze che si oppongono alla dominazione imperialista e chiede loro di lavorare insieme per costruire le forze necessarie per approfittare della crisi all'interno della classe dirigente britannica e di quella irlandese in bancarotta, per far avanzare la richiesta di porre fine alla divisione e partizione, per articolare le possibilità che una nuova Irlanda può dare alla sua classe lavoratrice.


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