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Il Sinn Féin assicura affari alle multinazionali americane se entra al governo

Il Partito dei Lavoratori (Irlanda) | workersparty.ie
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

17/01/2024

Secondo Garrett Greene, rappresentante del Partito dei Lavoratori per Cabra-Glasnevin, i tentativi del [Partito] Sinn Féin di fare il gioco delle multinazionali americane, come riportato dal Business Post, non possono che andare a scapito dei lavoratori.

Greene ha dichiarato: "I rinnovati tentativi del Sinn Féin di avvicinarsi agli investitori stranieri dovrebbero preoccupare tutti quelli che si aspettano miglioramenti sostanziali qualora il partito dovesse entrare al governo. L'impegno del Sinn Féin a mantenere l'attuale aliquota d'imposta sulle società al 12,5% è un segnale inviato alle multinazionali che dominano la nostra economia, una conferma che se Sinn Féin arrivasse al governo proseguirà tutto come sempre".

"È chiaro da tempo che l'attuale assetto economico dell'Irlanda avvantaggia innanzitutto il capitale multinazionale. Il nostro governo e la nostra classe dirigente non hanno alcuna visione per lo sviluppo di un'economia nazionale sostenibile e si accontentano invece di scremare una piccola percentuale dei profitti delle multinazionali per mantenere a galla il nostro Stato. Ciò influisce direttamente sulla capacità dello Stato nel soddisfare le esigenze dei lavoratori. Configurandosi come paradiso fiscale e permettendo alle multinazionali di dettare la politica economica, lo Stato si limita a misure che non minacciano gli interessi del capitale straniero. Questo porta direttamente alla crisi abitativa, della sanità e dell'istruzione, in quanto lo Stato non è in grado e non può prendere l'iniziativa nel fornire servizi essenziali, che potrebbero minacciare i profitti dei fondi immobiliari e di altri speculatori".

"La totale dipendenza dell'Irlanda dalle multinazionali significa che nessun governo può realizzare cambiamenti radicali dall'oggi al domani, senza rischiare di essere messo in riga dal capitale straniero. Per muovere verso a una società più equa dobbiamo iniziare a sviluppare la nostra economia industriale e tecnologie a livello locale, e abbandonare l'attuale modello di imposizione di tasse alle multinazionali che facilita l'evasione fiscale. La posizione del Sinn Fein sul mantenimento del regime fiscale delle imprese dimostra che non hanno intenzione di seguire questa strada, ma intendono invece sostenere l'attuale modello economico fallimentare".

"È chiaramente una mossa contraddittoria per qualsiasi partito che volesse cambiare le cose in meglio in Irlanda, ma lo è particolarmente per un partito che rivendica l'eredità di uomini come James Connolly e Wolfe Tone. Che tipo di repubblicani socialisti sarebbero felici di scambiare la sovranità e il benessere della classe operaia irlandese con l'asservimento alle multinazionali statunitensi?".

"Anche se non lo ammettono, questo è un altro spostamento del Sinn Féin verso il centro politico, ben lontano dalle politiche che migliorerebbero la vita dei lavoratori irlandesi. Non riceverebbero le lodi dell'IDA Ireland, l'agenzia per gli investimenti esteri, e dell'Ibec, l'organismo di lobbying per le imprese, se avessero intenzione di realizzare cambiamenti in favore dei lavoratori. Gli elettori della classe operaia dovrebbero essere cauti prima di votare per il Sinn Féin".


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