www.resistenze.org - popoli resistenti - iran - 08-10-16 - n. 605

Il Tudeh, partito politico più longevo dell'Iran, festeggia il suo 75° anniversario dalla fondazione

International Communist Press | sol.org.tr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

02/10/2016

Il più antico partito politico dell'Iran, il partito Tudeh (Hezb-e Tudeh Iran, Partito delle Masse dell'Iran, ndt.), venne istituito il 2 ottobre 1941 come successore del Partito Comunista d'Iran, vietato dal regime dello Scià nel 1933. Il Tudeh è attualmente in lotta contro la dittatura islamica e l'ingerenza imperialista.

Il Tudeh ha annunciato l'organizzazione di un significativo numero di eventi politici che segneranno il suo contributo alle lotte per "la pace, la vera democrazia e il socialismo". In questa sua dichiarazione, il Partito ha voluto sottolineare il ruolo decisivo della classe operaia organizzata nel plasmare il futuro dell'Iran sulla base della volontà popolare.

Il Tudeh svolse un ruolo significativo nella lotta contro lo Scià durante la nazionalizzazione del petrolio e ciò che ne seguì. Dopo 25 anni di esilio e di clandestinità, partecipò attivamente alla Rivoluzione iraniana del febbraio 1979 per rovesciare la dittatura dello Scià. Malgrado ciò, il Partito fu ancora una volta dichiarato illegale dal regime teocratico e 10.000 suoi membri, fra quadri e fedeli sostenitori - inclusa quasi l'intera direzione del Partito - vennero arrestati e incarcerati.

Dall'istituzione del regime islamico, il Partito opera all'interno del paese in condizioni di clandestinità. Ciononostante, è stato in grado di riorganizzare i movimenti operaio, della gioventù e delle donne. Storicamente, il Partito ha sempre avuto un impatto significativo sulla mobilitazione delle masse contro la dittatura e l'ingerenza imperialista in Iran.

Riguardo gli sviluppi politici in Medio Oriente, il Tudeh rileva come la Repubblica Islamica dell'Iran, in quanto uno dei due regimi reazionari e dittatoriali della regione, l'altro è l'Arabia Saudita, abbia trasformato l'Iraq, la Siria e lo Yemen in un'arena di lotta per la supremazia nell'emergente ordine imperialista della regione. Il Tudeh esprime anche preoccupazione per la sovranità e l'integrità dell'Iraq e della Siria.

Anche la politica di "distensione" degli Stati Uniti e dell'UE nei confronti dell'Iran è valutata dal Tudeh come un "abile accordo" fra le esigenze dell'imperialismo statunitense e la dittatura islamica in nome della "normalizzazione". Il Tudeh dichiara quindi di portare avanti i suoi sforzi per organizzare le masse e ritiene che, attraverso la creazione di un movimento unito delle forze progressiste - compresi i potenti movimenti sociali -, possa aprirsi un percorso che porti a cambiamenti fondamentali, in senso democratico e progressista.


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