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Il Tudeh condanna con forza gli attacchi terroristici di Daesh

Partito Tudeh dell'Iran | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/06/2017

Secondo quanto riferito dai media, alle 10:30 ora locale, in una azione terroristica sono stati attaccati l'area intorno alla tomba di Khomeini, vicino al cimitero di Behesht-e Zahra a Teheran e l'edificio del Parlamento situato nel centro della capitale. La dichiarazione del Ministero degli Interni sull'evento terroristico recita: "Oggi, due gruppi di terroristi hanno attaccato simultaneamente l'area limitrofa alla tomba dell'Ultimo Imam e l'edificio amministrativo del Majlis Islamico [Parlamento] e hanno cercato di incrinare la sicurezza del paese con tali atti di cieco terrorismo".

In queste operazioni, i terroristi, armati di pistole e Kalashnikov hanno cercato di raggiungere i loro obiettivi inumani con un agguato a sorpresa, utilizzando cinture esplosive per causare il massimo numero di vittime. Secondo i resoconti pubblicati, i terroristi si sarebbero avvicinati all'entrata pubblica dell'edificio del parlamento camuffati come membri del pubblico che intendevano incontrare il loro parlamentare e dopo uno scontro con le forze di sicurezza presenti, hanno cercato di entrare nella sala principale del Parlamento. Nella sparatoria con il personale di sicurezza che è seguita, gli assalitori hanno attaccato proprio quella zona in cui usualmente i cittadini incontrano i parlamentari, uccidendo e ferendo diverse persone innocenti.

Secondo la dichiarazione del Ministero degli Interni, tutti e sei i terroristi dei due gruppi di fuoco, all'edificio del Parlamento e al mausoleo di Khomeini, sono stati uccisi dopo diverse ore di sparatorie e la detonazione di un dispositivo suicida. I siti web affiliati a Daesh (IS, Stato islamico) e altre forze anti-popolari reazionarie della regione hanno cercato di diffondere la paura tra la popolazione iraniana, minacciando di attaccare i centri del sistema di trasporto pubblico nazionale e di creare un "bagno di sangue".

Il Partito Tudeh dell'Iran (Partito delle Masse dell'Iran, ndt) condanna fortemente gli atti criminali dei terroristi affiliati a Daesh (IS) al cimitero di Behesht-e Zahra e dell'Assemblea consultiva islamica (Majlis). Secondo le ultime notizie, 12 persone sono state uccise e 42 ferite durante questi attacchi terroristici.

Negli ultimi mesi, il Partito Tudeh dell'Iran aveva ripetutamente commentato le pericolose politiche dell'imperialismo statunitense e della reazione regionale, tra cui il regime saudita, i suoi alleati reazionari e Israele, e avvertito del fatto che questi regimi stanno organizzando e dirigendo gruppi terroristici nella regione. Il fatto che l'agenzia di stampa saudita Al-Arabiya abbia dato la notizia riguardo un'assunzione di responsabilità per gli attacchi terroristici a Teheran da parte di Daesh un'ora prima dell'agenzia di stampa Amaq (controllata da Daesh), induce a contemplare la possibilità del coinvolgimento dell'Arabia Saudita in questa tragedia. Che Mohammad Bin Salman Al Saud, il Vice Principe ereditario e il Ministro della Difesa dell'Arabia Saudita, avesse minacciato il 2 maggio di portare la guerra nei confini dell'Iran, non può essere una coincidenza.

Nove giorni fa, il Partito Tudeh dell'Iran segnalava con preoccupazione che "... le parole minacciose, irresponsabili e soprattutto infondate di Donald Trump, dei suoi consiglieri più stretti, dei suoi ministri della Difesa e dello Stato durante la campagna elettorale USA dello scorso anno, ribadendole per di più negli ultimi mesi, hanno messo la nostra nazione in una posizione critica e pericolosa. La sicurezza e la stabilità del nostro paese sono state ripetutamente oggetto di mirata propaganda ostile dei circoli reazionari negli Stati Uniti, in Israele, Arabia Saudita e alleati regionali nelle ultime settimane." (da Nameh Mardom, organo del Partito Tudeh dell'Iran, 29 maggio 2017)

In un'analisi della situazione nella regione, Nomeh Mardom aveva giustamente notato che "... sebbene il Presidente Trump parli dell'urgenza di combattere il terrorismo, è chiaro che egli consideri questa lotta in linea con le politiche e gli slogan dell'Arabia Saudita e delle monarchie del Golfo Persico che prendono di mira l'Iran. Il Presidente Trump, tacendo deliberatamente sul fatto che negli ultimi decenni le fonti finanziarie e umane di Al-Qaeda e Daesh (IS) siano state fornite prevalentemente dai paesi islamici sunniti, in particolare dall'Arabia Saudita e dai suoi alleati, ha spropositatamente rappresentato la Repubblica Islamica dell'Iran come il nemico principale, il demonio del Medio Oriente e la principale fonte di violenza nella regione ".

Riconoscendo i pericoli che minacciano il nostro paese e la nazione, il Partito Tudeh dell'Iran affermava di "ritenere che la situazione attuale in Medio Oriente, le posizioni e le politiche estremamente sconsiderate di Trump e di altri politici degli Stati Uniti potrebbero compromettere la pace in Medio Oriente e soprattutto nel nostro paese. Una diplomazia trasparente basata sulla costruzione della pace e la protezione degli interessi vitali della nazione e del popolo lavoratore del nostro paese sono le necessità urgenti del momento per neutralizzare tali minacce".

Il rischio di nuovi conflitti militari nelle regioni è grave. Non dovremmo permettere alle forze reazionarie di governare il nostro paese, il Corpo dei Guardiani e i leader militari, di mettere in pericolo la stabilità, la sicurezza e la sovranità del nostro paese con le loro cantilene provocatorie e retoriche compiendo atti di ritorsione teatrali. Tra le urgenti necessità del momento c'è una vera e propria ricostruzione dell'attuale politica estera del paese e l'arresto dell'intervento delle forze armate e dell'invio di armi ai paesi della regione, inclusi Siria e Iraq.


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