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Gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni all'Iran nonostante il grave focolaio di coronavirus

Peoples Dispatch | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

20/03/2020

Diversi paesi hanno fatto appello all'amministrazione Trump per revocare le sanzioni esistenti contro l'Iran e consentire al governo di combattere l'epidemia di Coronavirus nel paese

L'amministrazione statunitense di Donald Trump ha imposto nuove sanzioni alle società con sede negli Emirati Arabi Uniti (EAU) per il presunto acquisto di prodotti petroliferi dall'Iran. Lo ha annunciato martedì 17 marzo, anche se l'Iran lotta per affrontare uno dei peggiori focolai di COVID-19 al mondo.

Le nuove sanzioni imposte alle cinque società vietano ai cittadini statunitensi di intrattenere rapporti commerciali con tali società e congelano i loro beni negli Stati Uniti. Sono stati accusati di acquistare prodotti petroliferi dalla National Iranian Oil Company nel 2019 consegnati negli Emirati Arabi Uniti.

La mossa arriva nonostante gli appelli di diversi paesi, tra cui la Cina, gruppi per i diritti umani e attivisti di tutto il mondo per revocare le sanzioni precedentemente imposte all'Iran dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dal Programma d'azione congiunto globale (JCPOA) o Accordo sul nucleare iraniano nel 2018. Il JCPOA era stato firmato nel 2015 dalla precedente amministrazione degli Stati Uniti guidata da Obama con l'Iran e altri cinque paesi affinchè l'Iran rinunciasse ad acquisire armi nucleari in cambio della fine delle secolari sanzioni internazionali contro il paese.

Gli Stati Uniti hanno inoltre imposto sanzioni unilaterali per impedire all'Iran di vendere i suoi prodotti petroliferi sul mercato internazionale. L'Iran fa molto affidamento sulle entrate generate dall'esportazione di questi prodotti per finanziare le spese sociali, anche nel settore medico e sanitario del Paese che è fondamentale per affrontare l'attuale emergenza sanitaria.

Cinque scienziati iraniani sono stati anche sanzionati dagli Stati Uniti martedì per il loro presunto coinvolgimento nel programma nucleare iraniano prima del 2004. Sono stati identificati come Aref Bali Lashak, Sayyed Mohammad Mehdi Hadavi, Kamran Daneshou, Mehdi Teranchi e Ali Mehdipour Omrani.

Queste sanzioni sono state seguite dalla lista nera di alcune società cinesi e sudafricane, mercoledì 18 marzo, da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

L'Iran sta affrontando un'enorme sfida nell'affrontare lo scoppio della pandemia di Coronavirus nel paese. Finora sono stati confermati oltre 1.200 decessi e oltre 18.000 casi.

La Cina e altri paesi stanno assistendo l'Iran in questo momento di crisi. La scorsa settimana, l'Iran ha chiesto al Fondo monetario internazionale (FMI) un fondo di emergenza da 5 miliardi di dollari per combattere la pandemia.

Codepink, un'organizzazione per la pace con sede negli Stati Uniti che ha combattuto per anni contro la politica antagonista degli Stati Uniti sull'Iran, ha condannato l'annuncio di nuove sanzioni. Ha pubblicato sul suo account Twitter, il messaggio: "Il giorno dopo che #Iran ha avvertito che il #coronavirus potrebbe uccidere milioni di iraniani, @SecPompeo ha annunciato che gli Stati Uniti imporranno PIÙ sanzioni all'Iran. L'amministrazione Trump non si preoccupa nemmeno di nascondere la sua palese crudeltà e atti di guerra genocidi".


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