da Parti du travail de
Belgique -
http://www.ptb.be/scripts/article.phtml?section=A1AAABBSBI&obid=22535
traduzione dal francese a cura del Ccdp
Se gli Stati Uniti non attaccano ancora la Siria, è grazie alla resistenza del
popolo iracheno
Intervista ad Ammar
Bagdache, del Partito Comunista della Siria
Dopo
l'Iraq, la Siria è oggi uno dei principali paesi minacciati dagli Stati Uniti
ed Israele. Rumsfeld, ministro del difesa USA ha minacciato di attaccare il
paese, dopo la presa di Bagdad. La Siria è stata poi bombardata da Israele
nello scorso ottobre Ma il popolo ed il governo siriano tengono duro. Al
governo partecipano dei dirigenti del Partito Comunista della Siria. Incontro
con Ammar Bagdache della direzione nazionale del partito che ha partecipato con
molto interesse all'università marxista.
Davide Pestieau 28-01-2004
- Nome: Ammar Bagdache
- Età: 49 anni
- Attività: redattore capo del settimanale siriano La voce del popolo, deputato
e capo del gruppo parlamentare del PC della Siria, membro dell'Ufficio Politico
del PC di Siria
- Studi: Dottore in economia all'università di Mosca
Un partito comunista nel mondo arabo, oltre
tutto partecipante al governo, è straordinario?
Ammar Bagdache. Per comprendere
questo, bisogna ritornare indietro nel tempo. Il Partito Comunista della Siria
è il più vecchio partito politico della Siria. Avrà 80 anni questo anno. Ha una
tradizione molto ricca di lotte anti-imperialistiche e per la difesa dei
lavoratori. Il primo deputato comunista del mondo arabo, Khaled Bagdache, è
stato eletto in Siria. L'origine della presenza dei comunisti nel governo
attuale, risale al 1935, in seguito alla strategia definita dall'internazionale
comunista nel suo VII Congresso, di costruzione nel mondo arabo di fronti
nazionalisti progressisti.
Questa strategia ha determinato fino ad oggi la nostra politica di alleanze,
particolarmente col partito Baath (1) della Siria.
Abbiamo lottato prima nel fronte anti-coloniale, contro il protettorato
francese. Dall'indipendenza del 1946, combattiamo per custodire la nostra
indipendenza nazionale. Ma anche per difendere i diritti dei lavoratori, per la
giornata di lavoro di 8 ore. Sapevate che il primo sindacato della Siria è
stato fondato dai comunisti? Ci siamo battuti coi contadini contro i feudali.
Così, il partito è all'origine del primo cooperativa contadina (2)
del paese nel 1936.
Ma da dove viene questa alleanza tra il
partito comunista ed i partito Baath della Siria? E' sempre stata facile?
Ammar Bagdache. Non sempre. Fin da
1946, siamo stati in primo piano nel movimento di liberazione nazionale arabo,
contro le pretese americane nella regione. Fin dal 1955-56, abbiamo formato una
larga coalizione coi rappresentanti della borghesia nazionale ed i nazionalisti
progressisti del partito Baath. Ma questa alleanza si è conclusa nel 1958 con
l'unione politica tra l'Egitto di Nasser e la Siria(3) Il
governo siriano ha esercitato allora una forte repressione contro i comunisti,
con 7 martiri uccisi, e poi contro i baathisti. I membri del PC sono dovuti
andare in clandestinità, sono stati imprigionati o emigrati.
Ma finita l'alleanza con l'Egitto nel 1961, il movimento nazionale ha potuto
rialzare la testa. Ha introdotto una riforma agraria. Nel 1966, la frazione di
sinistra del partito Baath ha preso il potere. Da questo momento, la nostra
cooperazione, dapprima informale, ha condotto alla formazione nel 1973 del
fronte nazionale progressista e, da allora, la nostra alleanza è stabile
Questa alleanza ha permesso una politica estera anti-imperialistica. E ha
consentito all'interno profonde riforme a livello sociale: l'educazione e la
sanità sono progredite considerevolmente, lo sviluppo industriale ed agricolo,
dopo la riforma degli anni 60, ha permesso di rompere col feudalismo.
La Siria conosce, in questo momento, una
certa tensione ....
Ammaar Bagdache. Sì. Abbiamo forti
pressioni da Stati Uniti e da Israele ma anche una pressione interna.
Il progresso economico ha generato anche una nuova borghesia che intrattiene
delle buone relazioni coi monopoli internazionali. Questa borghesia esercita
una pressione più forte, ha una grande influenza al livello economico e vuole
guadagnare potere a livello politico.
Ciò porta ad un confronto tra questi interessi e quelli che vogliono uno
sviluppo indipendente del paese. Il Partito Comunista e le forze progressiste
difendono così il mantenimento di un forte settore di stato e di un'economia
nazionale. Contro l'entrata della Siria in seno al WTO, contro le attività
delle multinazionali, specialmente nel settore petrolifero in Siria, contro gli
investimenti stranieri nell'economia nazionale.
La sera stessa della presa di Bagdad da parte
degli USA, il 9 aprile 2003, il ministro degli Rumsfeld ha minacciato
direttamente la Siria. Come si spiega che gli Stati Uniti non danno seguito
alle loro minacce?
Ammar Bagdache. Se gli americani
non intervengono direttamente in Siria oggi, è grazie alla resistenza
patriottica irachena che lotta per la sua indipendenza nazionale ma che difende
i diritti dei popoli arabi in primo luogo. La situazione è molto difficile ma
non senza vie d'uscita. All'interno, mobilitiamo la popolazione contro le
pressioni della borghesia, delle multinazionali e degli USA. Nel mondo arabo,
lavoriamo a sviluppare le relazioni tra tutte le forze anti-imperialistiche.
Al livello internazionale, collaboriamo con le forze che lottano contro la
guerra. Ma crediamo anche che si debba analizzare ed utilizzare le
contraddizioni tra i gruppi imperialistici presenti nella nostra regione,
particolarmente tra l'Europa e gli Stati Uniti.
Come si spiega che gli Stati Uniti abbiano
attaccato l'Iraq. Può parlarsi di una guerra per il petrolio?
Ammar Bagdache. Sì, ma non è la
sola ragione ed anche non la principale. Gli Stati Uniti hanno fatto la guerra
per uscire della loro crisi e per ottenere una posizione vantaggiosa nei
confronti dell'Europa: gli americani fanno così mano bassa sull'Iraq ma si
posizionano anche per prendere il controllo delle enormi ricchezze energetiche
del mare Caspio. Infine, per mantenere il monopolio sionistico nel Medio
Oriente.
Perciò la resistenza irachena ha una portata buona più larga che la sola
indipendenza dell'Iraq. Si tratta di fermare l'espansione degli Stati Uniti e
dell'Israele.
Non pensate che gli Stati Uniti abbiano
attaccato l'Iraq per rovesciare un governo nazionalista che disturbava proprio
il loro piano di espansione nella regione?
Ammar Bagdache. I contrasti
dell'Iraq con gli Stati Uniti sono iniziati, secondo la nostra analisi solo
dopo l'intervento in Kuwait nel 1990.
Dovete sapere che ci sono delle grandi differenze tra i partito Baath della
Siria e quello dell'Iraq. In Siria, è la frazione di sinistra che ha preso il
sopravvento nel 1966. Questa frazione ha mantenuto una politica
anti-imperialistica, un'alleanza all'interno coi comunisti ed all'esterno con
l'unione sovietica fino nel 1989.
In Iraq, è la frazione di destra del partito Baath che ha preso il potere nel
1968. Ed il suo anti-imperialismo è sempre stato, è il meno che si possa dire,
molto esitante. Così, l'Iraq ha fatto il gioco degli americani facendo la
guerra con l'Iran la cui rivoluzione nel 1979 aveva ugualmente un carattere
anti-imperialistico.
Ma la caduta dell'unione sovietica ha cambiato gli equilibri nella regione e
gli Stati Uniti sono entrati allora in contrasto con l'Iraq, anche per la loro
volontà di controllare il petrolio del paese a scapito dell'unione europea.
Come spiegare che la resistenza irachena si
sia sviluppata così velocemente?
Ammar Bagdache. Gli Stati Uniti
hanno fatto un grave errore: hanno solo preso in considerazione il gruppo
dirigente del paese e non la forza del popolo iracheno che ha una lunga
tradizione anti-imperialistica. La resistenza è formata innanzi tutto da
ufficiali patriottici del vecchio esercito, i quali hanno un'esperienza
militare molto ampia, frutto di parecchi anni di guerra.
Ma ci sono altre forze attive. Da ciò che possiamo leggere nelle notizie
trasmesse dall'Iraq, ci sono parecchie forze che si uniscono in questa
resistenza patriottica, forze politiche di sinistra e di destra: accanto ai
vecchi baathistes, ci sono dei gruppi comunisti come il Partito Comunista
dell'Iraq (base)(4), degli altri gruppi nazionalisti arabi,
degli islamici di parecchie formazioni differenti.
Dei partiti islamici differenti?
Ammar Bagdache. Sì, l'islamismo, è
la forma che riveste dei partiti e movimenti dalle tendenze molto diverse.
Guardiamo altri paesi per esempio: i Fratelli musulmani egiziani sono delle
forze reazionarie, invece gli Hezbollah libanesi sono anti-imperialisti.
Apparentemente, hanno la stessa forma islamica ma la loro sostanza è
differente. È questa sostanza che bisogna analizzare e non fidarsi della
propaganda della borghesia che vuole la confusione. Non si può dire che nel
movimento operaio, i comunisti sono uguali ai socialdemocratici. Oppure che il
partito laburista britannico è simile al Partito del Lavoro del Belgio col
pretesto che hanno lo stesso nome.
Si parla anche di resistenti stranieri
Ammar Bagdache. Ci sono
probabilmente alcuni individui ma questo non è essenziale. E del resto un
marocchino o un egiziano presente in Iraq non è considerato straniero, perché è
arabo.
Se si deve cercare stranieri in Iraq, questi sono innanzi tutto le truppe di
occupazione USA e inglesi. Noi siamo contro ogni forma di collaborazione degli
iracheni con gli occupanti stranieri, e dunque contro il preteso governo
provvisorio iracheno che non ha nessuna legittimità.
Israele ha attaccato un vecchio campo di
profughi palestinesi, affermando che la Siria darebbe riparo alle
organizzazioni terroristiche palestinesi.
Ammar Bagdache. Per essere chiaro,
la Siria accoglie sul suo territorio gli uffici stampa dei principali movimenti
politici palestinesi. Ci sono 500.000 profughi palestinesi in Siria. Hanno
diritti di organizzarsi. È un segno minimo di solidarietà. Ma i combattenti
della resistenza palestinese si trovano nei territori occupati, non sono
altrove.
Permettetemi di fare un paragone: quando il generale De Gaulle si trovava a
Londra durante la seconda guerra mondiale, si accusava l'Inghilterra di
Churchill di proteggere i terroristi? Non si parlava di resistenza per
difendere l'indipendenza della Francia contro i nazisti tedeschi?
Note:
1) Baath è un partito nazionalista arabo che lotta per l'indipendenza
nazionale e l'unità del mondo arabo su base anti-imperialistica
2) Si tratta di un collocamento in comune di terre, di macchine, in
un'associazione libera dei contadini
3) Tra febbraio 1958 e settembre 1961, l'Egitto e la Siria si sono unificati
politicamente in un solo Stato, la Repubblica arabo Unita. Nasser era il
presidente nazionalista dell'Egitto, ndr
4) Si tratta di un scissone del PC iracheno negli anni' 90, ndr.
Il Partito Comunista di Siria, la guerra ed i
bisogni del popolo
"Il popolo deve fare pressione sui governi e regimi arabi che
intrattengono relazioni con l'Israele per mettere un fine a queste
relazioni." È ciò che afferma il comitato centrale del Partito Comunista
di Siria (PCS) nella sua dichiarazione del 10 ottobre 2003, "affinché sia
rafforzata la determinazione nazionale contro l'imperialismo ed il
sionismo." -estratto-.
Il Comitato centrale ha sottolineato la necessità di una pressione popolare sui
governi e regimi arabi che intrattengono delle relazioni con Israele, per
mettere fine a queste relazioni. Il Comitato ha richiamato anche tutte le forze
democratiche del mondo ad attivare la loro campagna di solidarietà con la
resistenza siriana, palestinese ed irachena contro gli aggressori imperialisti
e sionisti. La lotta intrapresa dal movimento arabo di liberazione nazionale fa
parte integralmente della lotta generale del movimento internazionale
rivoluzionario e di liberazione contro la tirannide imperialistica e tutto
questo in nome della libertà e della sovranità dei popoli.
Il Comitato centrale ha spiegato che gli avvenimenti e la loro evoluzione
provano sempre più che l'imperialismo americano è il principale nemico dei
popoli arabi, non solo perché sostiene le azioni criminali del suo strumento
nella regione (Israele ed il suo sionismo) ma anche a causa delle azioni
aggressive degli americani contro i nostri popoli, ivi comprese le aggressioni
dirette. Inoltre, boicottare le merci ed altri interessi americani costituisce
un dovere nazionale evidente e fondamentale.
Il Comitato ha insistito che il modo più efficace per il rafforzare l'unità
nazionale consiste nel soddisfare le richieste dei lavoratori siriani che
rappresentano la colonna portante della nazione. E' diventato chiaro che
difendere la produzione nazionale e la sua colonna vertebrale, il settore
pubblico (il settore di statale) costituisce una priorità urgente, non solo una
necessità economica e sociale fondamentale, ma anche un'importante questione
nazionale. Per aumentare l'efficacia del settore di stato, è necessario
proteggerlo dall'attuale saccheggio della borghesia e di sradicare la
corruzione.
Il principale pilastro della riforma amministrativa ed economica consiste nell'aumentare
la libertà democratica delle masse e di permetter loro di controllare le
attività di produzione ed ad instaurare una vera trasparenza in modo che
nessuno potrà godere dell'impunità e di sottrarsi alla sorveglianza popolare.
Il Comitato centrale ha messo in guardia contro le richieste sempre più
numerose delle forze di destra per privatizzare il settore pubblico con il
pretesto di volersi sbarazzare delle sue imprese deficitarie. Il fatto è che
queste imprese non sono per niente deficitarie, ma che sono obbligate a subire
delle perdite sotto l'azione dei forze parassitarie manipolate da questi stessi
gruppi di destra.