www.resistenze.org - popoli resistenti - israele - 07-10-19 - n. 723

L'era Netanyahu deve finire

Partito Comunista d'Israele | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/10/2019

Breve resoconto delle seconde elezioni generali del 2019

Cari compagni,

Il 2019 è iniziato con lo scioglimento della Knesset a gennaio e proseguito con le elezioni anticipate di aprile. I quattro partiti che compongono la Lista Unita dal 2015 hanno corso in due liste separate, Hadash [Fronte Democratico per la Pace e l'Uguaglianza] e Ta'al [Movimento Arabo per il Rinnovamento] hanno ricevuto sei seggi (4 e 2 rispettivamente), Balad [Assemblea Nazionale Democratica] e Ra'am [Lista Araba Unita] 4 seggi, 2 per ciascuno. Le elezioni di aprile hanno visto l'affluenza più bassa di sempre tra la popolazione palestinese, cittadina di Israele (49,5%).

Rispetto gli ultimi 20 anni, Netanyahu ha intensificato il suo attacco contro i cittadini palestinesi e la sinistra, attraverso la fascistizzazione della politica e della società israeliana e il sostegno ai gruppi sionisti-religiosi dell'estrema destra, ai coloni e ai razzisti. Il partito di Netanyahu, il Likud, ha ottenuto 35 seggi ad aprile. Anche a "Kahol-Lavan", fusione di diverse fazioni più piccole (centro-destra), sono andati 35 seggi (0,3% in meno rispetto al Likud).

Fino a giugno di quest'anno, 2 mesi dopo le elezioni di aprile, Netanyahu non era è stato in grado di formare un governo e abbiamo votato per lo scioglimento della Knesset e lo svolgimento di nuove elezioni ed era ovvio che sarebbe stata la migliore occasione per sbarazzarsi di Netanyahu e dei suoi piani di ennesimo governo razzista.

Le nuove elezioni sono state fissate per il 17 settembre. Ci sono state molte ragioni per la scarsa affluenza alle elezioni di aprile, e non entreremo nei dettagli, ma principalmente è stato il deterioramento fascista, la legge dello Stato-nazione, l'occupazione in atto, l'alto costo della vita, che ha creato un senso di frustrazione all'interno della popolazione palestinese cittadina israeliana. Detto questo, quando è stata fissata la data delle rielezioni, le 4 componenti, guidate da Hadash, hanno iniziato gli sforzi per riformare la Lista Unita, per essere la voce della popolazione araba palestinese, cittadina di Israele e guidare la lotta unitari ed essere la vera sinistra dell'arena politica.

Notiamo qui che Netanyahu pur essendo sotto inchiesta per corruzione da alcuni anni, rimane al potere bloccando la possibilità di perseguirlo legalmente, mentre la prima udienza avrà luogo la prima settimana di ottobre.

Da un lato, la Lista Unita è riuscita ad aumentare l'affluenza degli elettori arabi e, dall'altro, a ridurre l'influenza dei partiti sionisti su di loro.

Tredici seggi alla Lista Unita e Netanyahu perde la maggioranza

Martedì scorso, 17 settembre, abbiamo ottenuto un risultato ricevendo il 10,6% dei voti (oltre 470000 voti) - e 13 seggi al Parlamento, diventando la terza forza più grande della Knesset (di nuovo, dopo il 2015). È ovvio che siamo riusciti a unificare la voce della popolazione araba palestinese rimasta sulla loro terra dopo la Nakba del 1948, insieme alle forze ebraiche progressiste per la pace, l'equità e la democrazia, scuotendo il governo di destra razzista e coloniale guidato da Netanyahu.

Ciò è stato possibile grazie a settimane di duro lavoro da parte dei nostri quadri, riconosciuti con la nostra organizzazione come i principali attori in campo. Oltre a guidare la Lista Unita, con 13 parlamentari, il PCI può contare su 5 parlamentari (arabi ed ebrei), 3 della Lista Araba Unita, 3 dell'Assemblea Nazionale Democratica e 2 del Movimento Arabo per il Rinnovamento.

Il Likud di Netanyahu è diventata la seconda forza (con 32 seggi e "Kahol-Lavan" con 33), quindi lui e i suoi complici non solo non sono riusciti a raggiungere la maggioranza, ma neanche il sostegno di 61 parlamentari per formare un governo. Netanyahu ha fallito anche nello spostare l'attenzione dalla sua crisi e il suo fallimento politico tramite le sanguinose provocazioni contro i cittadini arabi palestinesi e la Lista Unita durante le elezioni.

Con la missione di formare un governo data a Netanyahu pochi giorni fa (basata sull'ipotesi del presidente israeliano che Netanyahu avesse migliori possibilità di formare un governo rispetto a Benny Gantz, capo di "Kahol-Lavan" che ha ricevuto 33 seggi, e basato sulla richiesta di quest'ultimo), "Kahol-Lavan" ha fallito, come previsto, nel costituire un'alternativa che possa portare a migliori pratiche politiche indice di un cambiamento nel prossimo futuro.

Il Partito Comunista d'Israele aveva approfondito la questione dell'appoggio della Lista Unita a Gantz per formare un governo. Questo è stato un problema perché siamo convinti che "Kahol-Lavan" non sia affatto un'alternativa al "Likud" e Netanyahu - ma è stato il riconoscimento consapevole che Netanyahu è peggio e più pericoloso per i cittadini arabi palestinesi, per la democrazia, per la questione palestinese e l'intera situazione regionale. Inoltre, la Lista Unita aveva dichiarato sin dal suo reinsediamento lo scorso luglio che l'obiettivo principale è far cadere Netanyahu e il suo regno, per impedirgli, di nuovo, di formare un governo che possa proseguire il piano fascista di degradazione, occupazione e annessione, e di oppressione dei diritti umani e civili.

La situazione ora è che se Netanyahu non riuscirà a formare un governo ristretto basato sui partiti ultra-religiosi e dell'ultra-destra nelle prossime 6 settimane, il mandato andrà a Gantz che dichiara di volere un governo senza partiti religiosi e se anche lui fallisse entro la fine di quest'anno, si andrebbe a ulteriori elezioni generali nel febbraio-marzo 2020.

Infine, poiché siamo orgogliosi di questa grande fiducia accordata dalle masse, chiediamo di consolidarla e preservarla, nonché di investire questo grande risultato nel servire le cause dei nostri popoli, iniziando con il far cadere il regno di Netanyahu e del suo gruppo criminale.

È estremamente importante notare qui che PCI, Hadash e Lista Unita continueranno a resistere a tutti i governi di destra, religiosi, fascisti e neoliberisti; ogni governo che prosegua l'assedio di Gaza, i piani di occupazione e annessione e lo smantellamento dei paesi arabi e delle forze antimperialiste nella regione, è un governo criminale che deve cadere.

I più calorosi saluti ai nostri sostenitori ovunque, palestinesi ed ebrei, ai quadri e ai dirigenti del nostro partito, che hanno manifestato un genuino attaccamento alla giusta causa e all'unità nella lotta, sostenendo la Lista Unita come scelta democratica progressiva contro l'occupazione, il razzismo e la degenerazione fascista guidata da Netanyahu.

Uniti nella lotta contro il fascismo e il razzismo! Per la pace, la giustizia sociale e la democrazia!

Con i nostri saluti fraterni,

Comitato per le relazioni internazionali
Partito Comunista d'Israele


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