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MS del Kazakistan. Arresto di sindacalisti: Nazarbayev sta cercando di fermare lo sciopero della fame dei lavoratori petroliferi!

Movimento Socialista del Kazakistan (MSK) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

30/01/2017

Il 20 gennaio, sono stati arrestati i leader dello sciopero della fame dei lavoratori dell'industria petrolifera: il Presidente del Sindacato della "Oil ConstructionCompany" Amin Yeleusinov e l'ispettore del lavoro pubblico Nurbek Kushakbaev. Il primo accusato di appropriazione indebita di fondi sindacali e il secondo per le chiamate di "scioperi illegali". Sono stati arrestati per due mesi e oggi, secondo i lavoratori, sono stati trasferiti ad Astana.

Non vi è dubbio che nelle camere di tortura di Astana gli sarà chiesto di abbandonare la lotta per la registrazione dei sindacati e di incoraggiare i lavoratori a interrompere lo sciopero della fame e ogni resistenza, riconoscendo "l'illegalità" delle loro azioni. Se non saranno disponibili ad un accordo, il caso andrà nella direzione prestabilita, con l'imputazione del reato di "incitamento alla discordia sociale".

Inoltre, il capo della Confederazione dei Sindacati Indipendenti, Larisa Kharkov, in un comunicato stampa del 12 gennaio, ha accusato i leader dei lavoratori petroliferi che essi "costringono i dipendenti di questa azienda a partecipare alla protesta illegale sotto forma di sciopero della fame". Questa sua dichiarazione è stata utilizzata anche come base delle decisioni del Akimat (amministrazione) della regione di Mangystau, l'ufficio del Procuratore regionale e del tribunale regionale, dove lo sciopero della fame dei lavoratori è stato dichiarato come "illegale".

Le autorità fanno i loro calcoli pensando che senza la testa, i lavoratori petroliferi si disperderanno, spaventati, e deporranno le armi. A tal fine, i partecipanti allo sciopero della fame sono stati cacciati fuori dall'ufficio del sindacato "Oil ConstructionCompany", minacciando l'uso della forza. In particolare, tale dichiarazione è stata fatta dal procuratore di Aktau Marat Toyzhan e dal capo della polizia locale Omar Taskynbaev, secondo i quali i lavoratori petroliferi sono andati in sciopero della fame "contro lo Stato"!

Naturalmente, Akorda (palazzo governativo) ha deciso di eliminare il focolaio dello sciopero della fame nell'ufficio del sindacato, dal momento che è dove gli attivisti sindacali hanno preso la decisione il 20 gennaio di proseguire l'azione, nonostante la decisione del tribunale sulla sua "illegalità". Tuttavia, anche in una situazione di minacce e repressione costante, il 21 gennaio è stata presa la decisione di continuare lo sciopero della fame, che continua a coinvolgere oltre 700 lavoratori delle OSS nei campi estrattivi di Kalamkas e Zhetybai nella regione di Mangistau.

Come ci aspettavamo, i manifestanti, i lavoratori nel processo di espansione della lotta non si fermeranno solo alla rivendicazione della registrazione delle organizzazioni sindacali, e hanno aggiunto anche il rilascio dei loro leader Amin Yeleusinov e Nurbek Kushakbaev. Questa situazione è molto simile al processo che si sviluppò nello sciopero nella regione di Mangistau nel 2011, quando ci furono gli arresti dell'avvocato del sindacato JSC "Karazahnbasmunai" Natalia Sokolova e del leader dei lavoratori "Ozenmunaygaz" Akzhanat Aminov.

Poi, nel 2011, lo sciopero, che ebbe inizio come sciopero della fame, non solo non si fermò, ma piuttosto si ampliò e divenne ancora più feroce. In questo momento molto dipende dal sostegno dei lavoratori di altre compagnie e organizzazioni della regione alla lotta alla "Oil ConstructionCompany", in aggiunta a quelle incluse nel CITUK. Naturalmente forzare il rilascio dei leader sarà possibile solo con una massiccia e radicale azione e lo sciopero generale in tutti i campi estrattivi della regione.

Il Movimento Socialista del Kazakistan e il sindacato dei lavoratori del Kazakistan "Zhanartu" sono in piena solidarietà con le richieste dei lavoratori petroliferi in protesta alla "Oil ConstructionCompany" e chiedono la liberazione immediata di Amin Yeleusinov e Nurbek Kushakbaev!

Il MSK e "Zhanartu" chiamano i sindacati, le associazioni pubbliche, gli attivisti per i diritti umani e i gruppi di iniziativa dei cittadini a sostenere i prigionieri, le organizzazioni comuniste, socialiste e dei lavoratori a inviare una petizione di protesta e tenere azioni nelle missioni diplomatiche del Kazakhistan nei loro paesi!

Il Consiglio Politico del Movimento Socialista del Kazakistan
Il Comitato Centrale del Sindacato dei Lavoratori del Kazakistan "Zhanartu"


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