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Sulla situazione politica in Kazakistan

Movimento Socialista del Kazakistan (SMK) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

26/06/2018

Vogliamo presentare la nostra visione sull'attuale situazione politica in Kazakistan alla luce delle riforme di mercato in atto per rafforzare le posizioni del capitalismo restaurato. Questi processi sono accompagnati da un'intensificazione della reazione e dalla riduzione di tutti i diritti democratici, nonché dall'ingresso in nuove relazioni con l'imperialismo degli Stati Uniti e dell'UE, nonostante la partecipazione ad altri blocchi e alleanze, come il EEMP, lo SCO (Organizzazione per la Cooperazione di Shangai) e CSTO (Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva).

All'inizio del 2018, è stato ratificato un accordo bilaterale sulla cooperazione economica tra il Kazakistan e l'UE, che prevede maggiori agevolazioni per le compagnie minerarie europee. Nel marzo 2018, il Senato del Parlamento kazako ha ratificato l'accordo con gli USA sulla concessione dell'accesso militare degli Stati Uniti ai porti di Aktau e Kuryk nel Mar Caspio, presumibilmente per il trasporto di carichi militari in Afghanistan.

Già dal 2010 è operativo un accordo sul transito di carichi militari attraverso il territorio del Kazakistan e molte migliaia di tonnellate di merci sono state trasportate per via aerea e ferroviaria. Inoltre, nel 2016, è stato aperto nel paese e finanziato dal Pentagono, un laboratorio segreto per lo studio di agenti patogeni pericolosi.

Il arrivo, a breve termine, di truppe statunitensi crea una situazione di tensione non solo nella regione del Mar Caspio, ma in tutto il Kazakistan, nonché nelle repubbliche dell'ex Asia Centrale. La situazione è aggravata dalla firma di trattati simili da parte dei governi dell'Uzbekistan e degli USA e dall'avvio di colloqui tra i paesi dell'Asia centrale nell'aprile 2018 per creare sistemi alternativi di difesa militare terrestre e aerea nel quadro della strategia di cooperazione 5+1. Si tratta di un programma di cooperazione tra le cinque repubbliche dell'ex Asia centrale sovietica: Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e USA nella sfera economica e nell'attuazione di "riforme democratiche".

Questa situazione può portare ad uno squilibrio di forze nella regione, nonché all'emergere di nuovi elementi di instabilità politica a seguito di maggiori interferenze da parte di vari centri imperialisti. Possiamo parlare delle tendenze della crisi politica nell'unificazione dell'EAEC e del blocco militare della CSTO, in particolare dopo il recente cambio di leadership in Armenia a seguito della "rivoluzione arancione".

In Kazakistan, c'è una intensificazione della dittatura borghese, che si esprime nelle prossime "riforme costituzionali" e nella creazione di un nuovo apparato costituzionale col Consiglio di Sicurezza, le cui decisioni sono vincolanti per il parlamento, il governo, il tribunale supremo e autorità locali. Il 31 maggio il Senato del Parlamento ha definitivamente approvato la legge sul Consiglio di Sicurezza e ne ha conferito al presidente in carica la direzione.

Una simile politica di completa concentrazione del potere nella mani del super-arbitro viene accompagnata anche da un'attiva campagna nazional-populista per introdurre l'alfabeto latino al posto di quello cirillico e condurre la decomunistizzazione. In esecuzione della decisione del presidente di rinominare i nomi ideologicamente obsoleti, è in corso una numerosa sostituzione dei nomi sovietici e russi delle strade, piazze, parchi, aree popolate e la demolizione dei rimanenti monumenti dedicati alle figure del Partito Comunista.

Così a maggio ad Aktyubinsk, per decisione delle autorità, è stato demolito un monumento dedicato al primo leader del SSK kazako e del Partito Comunista Indipendente del Kazakistan nel 1933-38, Levon Mirzoyan, con il pretesto della sua presunta partecipazione alla repressione del 1937 in Kazakistan. Alla vigilia del 9 maggio a Shymkent, le autorità hanno distrutto un intero complesso memoriale dedicato agli operai morti durante la seconda guerra mondiale.

Tale atmosfera creata nella società sprona i nazionalisti di destra e di estrema destra, che sostengono la messa al bando dell'ideologia comunista nel paese. Dall'aprile di quest'anno, una artificiale "opposizione" nazionalista filo-occidentale chiamata "Nuovo Kazakistan" ha iniziato a operare legalmente in Kazakistan, chiedendo una attiva decomunistizzazione e ha presentato un progetto di legge simile all'Ucraina per il riconoscimento di un "Holodomor" nel paese.

Quest'anno sono aumentati gli attacchi di nazionalisti e fascisti ai monumenti dei soldati dell'Armata Rossa. Ma allo stesso tempo, nel 2017, un monumento al fondatore della Legione Turkestan delle SS, Mustafa Chokay, è stato inaugurato ufficialmente, come hanno preso il suo nome alcune strade e una biblioteca. A spese dello Stato, sono stati girati documentari e lungometraggi  atti a elogiare questo collaborazionista che ha combattuto ideologicamente contro il bolscevismo.

L'intera campagna è progettata per distrarre le persone dalla politica antisociale di privatizzazione del sistema sanitario, dell'istruzione, dell'innalzamento dell'età pensionabile, l'aumento dei prezzi e riduzione dei sussidi e dei salari. Si tratta anche di un tentativo da parte del regime di cooptare artificialmente una parte della popolazione kazaka e in particolare tra i giovani.

Uno degli obiettivi dei nazionalisti è anche la liquidazione del cosmodromo di Baikonur. All'inizio di quest'anno, il Consiglio costituzionale ha deciso di riconoscere come anticostituzionale la decisione del governi negli anni '90 di assegnare il centro spaziale e la città alla Russia. Il promotore della richiesta è stato il filo-governativo Partito Comunista Popolare del Kazakistan, che ha diversi deputati nella camera bassa del parlamento.

Solo grazie alla campagna di solidarietà internazionale, a cui hanno partecipato sia il Partito Comunista di Grecia (KKE) che i partiti della rete Solidnet, così come numerosi sindacati, tra cui il PAME e la Federazione Sindacale Mondiale, le autorità hanno fatto alcune concessioni nella liberazione di alcuni prigionieri politici. Così, l'attivista sociale Talgat Ayan è stato rilasciato prima del previsto, così come i leader del sindacato dei lavoratori petroliferi che sono membri della liquidata Confederazione dei Sindacati Indipendenti (KNPRC).

Tuttavia, 63 sindacalisti licenziati per aver partecipato a scioperi non sono stati reintegrati sul lavoro e sono costretti a pagare migliaia di multe per "danno ai datori di lavoro", a quei dirigenti sindacali è stato vietato partecipare alle attività sindacali e documenti e simboli sindacali sono soti sequestrati.

Uno dei fenomeni più vergognosi è la politica delle autorità di stabilire nuovi pseudo-sindacati e partiti politici cloni al posto di quelli liquidati dal Tribunale. Così, viene creata l'apparenza di un "sistema multipartitico" nel paese, nonostante la distruzione di tutte le opposizioni e del più antico Partito Comunista del Kazakistan o la presenza di diversi "sindacati" quando dal 2014 ne sono stati liquidati 600.

In tali difficili condizioni, le attività dei membri del Partito Comunista liquidato e della nostra organizzazione sono difficili. Nonostante questo, abbiamo condotto e stiamo portando avanti quest'anno campagne contro la privatizzazione del sistema sanitario e l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne, per modificare il Codice del Lavoro per dare ai lavoratori il diritto di sciopero.

Consiglio politico del Movimento Socialista del Kazakistan

18.06.2018


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