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Comunicato stampa
ROMA: GLI ESULI KURDI NELLA SEDE DELLA
COMMISSIONE EUROPEA
MANIFESTAZIONE CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE DEL
PKK
Una delegazione di esuli kurdi, accompagnati
dall'europarlamentare Luisa Morgantini, da Dino Frisullo e
Simona Forconi dell'associazione Azad e da una rappresentante
delle "Donne in nero", ha incontrato oggi nella sede romana
della Commissione europea il segretario della
sua Rappresentanza in Italia, Lucio Battistotti, mentre oltre
cento profughi manifestavano all'esterno contro la decisione
dell'Unione europea di includere il Pkk nella "lista nera"
delle organizzazioni terroristiche. Una decisione
"irresponsabile e pericolosa", come afferma
l'appello sottoscritto da decine di associazioni e
personalità italiane, consegnato al dottor Battistotti che lo
inoltrerà al presidente Prodi.
I kurdi, che
rappresentavano l'Ufficio d'informazione kurdo (Uiki),
il Movimento degli studenti kurdi e il centro socioculturale
Ararat di Roma, hanno spiegato che questa decisione offende
un intero popolo che ha scelto non il terrorismo, ma la
resistenza civile come percorso di liberazione e di
convivenza, e hanno denunciato che pochi minuti dopo il suo
annuncio l'esercito turco ha avviato una grande offensiva
militare contro la popolazione civile kurda nella regione del
Botan. Proprio la scelta di pace del Pkk, hanno detto, aveva
consentito negli ultimi anni l'emersione di una vasta rete di
società civile organizzata in Turchia, che ora il regime si
sentirà legittimato ad azzerare in base al teorema che
equipara dissenso e terrorismo.
Nel corso del cordiale
colloquio il rappresentante dell'UE ha affermato di
condividere, a titolo personale, le preoccupazioni per gli
effetti che questo atto potrebbe avere sul diritto d'asilo e
sulla libertà di organizzazione della diaspora kurda, nonché
sulla situazione dei diritti umani in Turchia e sulla spirale
di guerra nel Medio oriente.
Roma, 6 maggio