www.resistenze.org - popoli resistenti - libano - 30-03-20 - n. 744

COVID-19 dimostra il declino del capitalismo e l'attuabilità del socialismo

Partito Comunista Libanese | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

30/03/2020

L'estesa proliferazione del Coronavirus ha indicato che tali virus non sono unicamente conseguenza di fattori ambientali o collegati alla salute, ma una delle manifestazioni del capitalismo. Il problema epidemico globale che il mondo intero sta affrontando oggi riafferma la necessità del socialismo, non solo come scuola di pensiero ma anche come sistema politico, un sistema che pone la priorità dei bisogni e valori umani al di sopra dei profitti e guadagni. Negli ultimi decenni, il mondo è stato testimone di numerose rivolte progressiste e anticapitaliste sulle quali le masse avevano esplicitamente riposto i loro sogni di un mondo libero, con al primo posto la giustizia sociale. Una di queste rivolte è quella in corso dal 17 ottobre, che ha scosso il Libano cinque mesi fa.

Prima del COVID-19, il paese viveva le condizioni critiche derivanti dalle crisi periodiche che il sistema politico produce continuamente. Con lo scoppio del Coronavirus, si dice che queste condizioni vadano a cumularsi producendo effetti molteplici, uno dei quali è una recessione globale prevista. Una situazione del genere, se non affrontata, porterebbe ad un aumento dei livelli di povertà e disoccupazione in un momento in cui numerose aziende hanno smesso di pagare i salari ai loro lavoratori a seguito della chiusura delle istituzioni del settore pubblico e privato, insieme alla quarantena imposta da quasi tutti paesi interessati dal COVID-19.

In questo contesto, gli effetti economici derivanti dal Coronavirus rappresentano gravi minacce per la vita di milioni di persone, in particolare i poveri, i disoccupati, i lavoratori giornalieri e i diversi settori della classe operaia. Varie élite politiche in quasi tutti i paesi che hanno sperimentato l'epidemia di COVID-19 non avevano affrontato prima i bisogni della loro popolazione né garantito i loro diritti essenziali. In Libano, alla luce della crisi economica che il paese sta affrontando, diverse aziende avevano ridimensionato la loro forza lavoro o pagato ai lavoratori metà stipendio e talvolta meno. Si ritiene che i cittadini della classe operaia, in particolare i pensionati o i piccoli risparmiatori debbano affrontare un livello di sfide ulteriori alla luce delle politiche del settore bancario che limitano il prelievo di contanti e dell'instabilità del cambio dollaro USA-lira libanese.

L'epidemia COVID-19 in Libano è giunta parallelamente alle severe misure che le banche stanno imponendo alla popolazione col pieno sostegno dei leader politici del paese. I cittadini, il cui denaro è depositato in valute estere, non hanno ora altra scelta se non quella di cambiarli in lire libanesi quindi perdendo una parte sostanziale del loro valore, un processo qualificato da molti come un taglio indiretto. Queste condizioni minacciano la vita del popolo libanese a causa dei problemi sanitari il cui peso aumenta per l'epidemia di COVID-19. Si prevedono purtroppo gravi perdite economiche, educative e finanziarie tali da arrecare gravi riduzioni di salario per gli insegnanti, di efficienza dei metodi di apprendimento online e degli esami ufficiali. Il nostro partito ritiene che i salari e gli stipendi degli insegnanti siano della massima importanza e che il governo debba pagarli indipendentemente dalle condizioni del paese.

Sulla base di quanto descritto, il Partito Comunista Libanese (PCL) invita il governo a prendere serie misure per proteggere la vita della sua popolazione, specialmente i poveri e gli emarginati. In particolare, ritiene che:

In primo luogo, il governo dovrebbe fornire un'indennità mensile a ciascuna famiglia, in particolare ai lavoratori giornalieri e ai cittadini impiegati in organizzazioni che hanno smesso di pagare i salari. Questa misura dovrebbe essere intrapresa parallelamente al rafforzamento della rete di sicurezza sociale, in particolare attraverso la fornitura di una copertura sanitaria globale a tutti i cittadini. Questo piano sanitario potrebbe essere finanziato con le entrate della tassazione progressiva e con la presente cogliamo l'opportunità di sostenere questa richiesta. Un tale piano potrebbe essere finanziato se il governo tassasse i grandi depositi, oltre a tassare la ricchezza e gli aiuti dell'oligarchia. Quegli aristocratici che hanno beneficiato eccessivamente dei contatti con il governo e con i suoi progetti di pubblica amministrazione e privatizzazione. L'oligarchia finanziaria del paese ha realizzato enormi profitti da processi di indebitamento eccessivi che sono stati supportati dai governi che si sono succeduti. Milioni di dollari generati dalla leva finanziaria (Eurobond) devono essere reindirizzati a sostegno dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro nell'attuale crisi. Il nostro partito considera l'attuale situazione che il Paese sta attraversando come la più grande opportunità per rovesciare il dominio delle élite oligarchiche e riformare l'economia libanese. L'unico modo per raggiungere questo obiettivo è attraverso un taglio dei grandi depositi bancari e questo da solo può portare alla cancellazione del debito pubblico. Di conseguenza, una grande parte del denaro che è attualmente stanziata per finanziare il debito pubblico verrebbe invece utilizzata per finanziare la spesa per salari e stipendi di tutti i lavoratori e garantire loro la protezione sociale.

In secondo luogo, PCL sottolinea il ruolo centrale che il governo dovrebbe svolgere negli sforzi di contenere COVID-19. In questo contesto, il partito condanna le campagne condotte dai partiti politici settari allo scopo di aiutare i cittadini perché alcune di queste campagne sono utilizzate per rafforzare le reti di tutela tra i leader politici e le masse. Tali sforzi, nonostante la loro importanza sul momento, non dovrebbero fungere da scusa per lo stato per abbandonare il proprio ruolo di fornitore di servizi sociali. Invece, lo stato dovrebbe svolgere questo suo ruolo al massimo livello in termini di protezione sociale piuttosto che basarsi esclusivamente sui contributi privati. Alla luce di questa epidemia, lo stato dovrebbe indirizzare tutte le sue risorse e capacità per restituire i fondi pubblici saccheggiati. In una nota correlata, PCL condanna i tentativi di alcuni comuni di trasformare COVID-19, da virus globale i cui impatti raggiungono l'intero globo e richiedono solidarietà internazionale, a evento che accresce le spaccature settarie e politiche tra la popolazione libanese.

In terzo luogo, il governo dovrebbe consentire ai piccoli risparmiatori di accedere ai loro conti bancari e prelevare qualsiasi importo di cui abbiano bisogno e in qualsiasi valuta essi desiderino. In questo contesto, il nostro partito mette in guardia le autorità libanesi da qualsiasi procedura volta a congelare i depositi, trasferirli o trasferire il loro valore in lire libanesi. La carenza di dollari non dovrebbe essere scaricata sui poveri. In effetti, la minoranza della popolazione libanese che ha beneficiato di determinati privilegi e di ricchezza accumulata dovrebbe ora contribuire a ripristinare l'economia, cosa che non deve ricadere solo sulla responsabilità della classe lavoratrice. I depositi della classe operaia, se disponibili, contribuiranno certamente al benessere sociale mentre i depositi dell'oligarchia finanziaria sono sempre usati per generare profitti a spese dello sforzo altrui.

In quarto luogo, il nostro partito condanna quanto fatto dalle forze di sicurezza ieri sera, usando il coprifuoco obbligatorio come pretesto per rimuovere le tende dei manifestanti nella zona centrale di di Beirut. Questa azione è avvenuta nonostante tutti i manifestanti avessero adottato le misure conformi alle normative governative in materia di igiene e sicurezza delle persone. PCL ritiene che la rivolta del 17 Ottobre non morirà mai perché i suoi sostenitori sono i cittadini attivi che si sono opposti alle politiche del governo. Una di queste politiche è la decisione della magistratura presa la scorsa settimana di rilasciare Amer al Fakhoury, un noto collaboratore del nemico israeliano incaricato di picchiare i detenuti [del carcere] di Al Khiyam nel Libano meridionale durante l'occupazione [israeliana]. Il nostro partito ribadisce che ciò contro cui i libanesi hanno lottato nella rivolta del 17 Ottobre è stata la corruzione diventata ingestibile. Con lo scoppio del COVID-19 in Libano e le sue potenziali conseguenze a diversi livelli, sulla società e sull'economia, si potrebbe dire che questo virus epidemico globale è venuto per dimostrare a tutti i libanesi che la loro rivolta è stata un movimento giusto e legittimo perché il loro sistema politico è fondato sulla corruzione, sul nepotismo e sull'allineamento a potenze straniere.

Infine, il Partito Comunista Libanese saluta e riconosce l'enorme sforzo di medici, infermieri e volontari di tutte le ONG. Arriverà il giorno in cui le persone che sono oggi in quarantena e che soffrono per le limitazioni di movimento porteranno l'intero capitalismo allo stesso stato di quarantena.

Ufficio politico del Partito Comunista Libanese

28 marzo 2020



Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.