www.resistenze.org - popoli resistenti - libano - 10-01-22 - n. 812

Retrospettiva 2021. La macabra danza della borghesia libanese e i cambiamenti necessari

D. Marie Nassif-Debs *
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

31/12/2021

Due giorni fa, ho ricevuto le foto di una "festa di famiglia" organizzata per Natale nella casa di uno dei membri del parlamento libanese, uno di quei nuovi ricchi che hanno accumulato fortune colossali negli ultimi tre decenni attingendo a fondi pubblici e privati con l'aiuto del governatore della Banca Centrale e sotto lo sguardo benevolo dei cosiddetti governatori del "mondo libero"... Le foto mostravano una tavola ben fornita di piatti raffinati, che la stragrande maggioranza dei libanesi non potrà apprezzare, nemmeno nei loro sogni più segreti, ma anche la padrona di casa in un abito rosso proveniente dagli atelier di un grande stilista... Una fortuna che sarebbe stata sufficiente a guarnire le tavole di diverse famiglie libanesi per un anno, e forse più.

Bisogna dire che questa "festa di famiglia" non era unica. Si può anche dire che è stata duplicata in alcune centinaia di belle (e soprattutto ben riscaldate) ville in Libano e altrove, dove i ricchi, oligarchi finanziari e politici, hanno banchettato con le loro famiglie e amici mentre più di un milione di libanesi, compresi i bambini piccoli, con lo stomaco vuoto, non potevano dormire a causa della malnutrizione, del freddo e della neve; per non parlare della scomparsa del latte in polvere per neonati da tutte le farmacie...

Cosa possiamo dire dell'anno 2021 che è appena passato e da dove cominciare?

Dovremmo iniziare con l'inflazione galoppante che ha raggiunto percentuali senza precedenti, che ha messo il Libano sull'orlo della Grande depressione, dato che la lira libanese non vale più la carta su cui è stampata e il salario minimo, ventisei dollari (ventitré euro), può appena coprire il prezzo del pane?

Dovremmo iniziare con l'assenza di elettricità che trasforma la nostra capitale e le nostre grandi città, specialmente i quartieri poveri, in città fantasma dove al calar della notte i cassonetti dei rifiuti vengono assediati nella speranza di trovare qualche provvista, o dobbiamo piuttosto parlare dei generatori che appartengono, per la maggior parte, agli scagnozzi della borghesia dominante che dispensano elettricità a prezzi esorbitanti che pochi possono ancora permettersi?

Dovremmo iniziare con le medicine nascoste nei magazzini e di giorno in giorno sempre più care, per non parlare di quelle che vengono buttate perché scadute, o con gli ospedali e le assicurazioni che voltano le spalle ai pazienti che non possono pagare in "dollari freschi", o ancora con la Cassa nazionale di previdenza sociale e altre mutue che hanno visto sparire i loro soldi (o quelli dei loro associati), compresi quelli delle pensioni?

Dovremmo cominciare con quelli che sono stati gettati in strada dall'esplosione del porto di Beirut e che sono ancora lì, nonostante tutte le promesse e, soprattutto, tutti i soldi che sono stati inviati e che sono svaniti? Inoltre, non è la prima volta che si assiste a un tale fenomeno... o che politici disonesti intervengono per contrastare la ricerca della verità sui crimini commessi...

Dobbiamo infine ricordare che le banche, assistite dal governatore della Banca Centrale, hanno permesso che diversi miliardi di dollari uscissero dal paese proprio quest'anno, sempre incanalati verso paradisi fiscali in Europa e in America, mentre si rifiutano di pagare i piccoli risparmiatori?

E mentre il paese sprofonda nella miseria e il popolo minuto è dilaniato dalla malnutrizione e dalle malattie, compresa la nuova pandemia dovuta alla nuova variante del coronavirus, omicron, e mentre centinaia di migliaia di libanesi, giovani e meno giovani, cercano di fuggire dal paese (tra cui diverse migliaia di medici e decine di migliaia di specialisti), il nuovo governo, che ha impiegato mesi e mesi per nascere, non si riunisce da alcuni mesi a causa delle differenze tra i suoi membri e quelli che rappresentano.

Un'immagine di desolazione e di morte regna tra noi, soprattutto da quando le fazioni della classe dominante hanno dimostrato di essere capaci di ricorrere, ancora una volta, alla guerra settaria, e le milizie si sono impadronite di alcuni quartieri della periferia sud di Beirut, i quartieri di Chiah e Ain-Roummani, proprio quelli dove è iniziata la guerra civile del 1975. Inoltre, con l'avvicinarsi delle elezioni legislative (che dovrebbero svolgersi, in linea di principio, nel maggio 2022) e presidenziali, la situazione diventerà sempre più inestricabile, soprattutto perché queste elezioni, se avranno luogo, non cambieranno molto la situazione politica del Libano, dato che la legge elettorale, entrata in vigore nel 2017 e basata su liste confessionali chiuse, non permette ai veri rappresentanti del popolo di accedere al potere.

Da qui la necessità di ritornare a ciò che diciamo da decenni, cioè un'Assemblea Costituente popolare che respinga le divisioni dietro le quali la borghesia e la sua avanguardia, l'oligarchia finanziaria, si nascondono per distorcere la lotta di classe e trasformarla in una lotta tra confessioni religiose... Un'Assemblea Costituente il cui obiettivo sarebbe quello di separare le confessioni religiose dallo Stato, l'unico responsabile della vita dei cittadini, a partire dall'istituzione di uno statuto civile unico al posto dei quindici statuti confessionali, ma anche di una legge elettorale democratica non confessionale, basata sulla rappresentanza proporzionale e sul suffragio universale e dove i diciottenni avrebbero voce in capitolo... Un'Assemblea Costituente che imponga la separazione dei poteri, permettendo così alla magistratura, ai giudici dalle mani pulite, di compiere la sua missione.

E' utopia tutto questo? Al contrario!

La cosa principale è sapere come unire il popolo libanese intorno al programma che abbiamo appena delineato, e anche definire le forze politiche e sociali che ne saranno animatrici. Tanto più che la rivolta del 2019 è fallita, come quelle del 2011 e del 2015, a causa di coloro che pretendevano di essere leader del popolo e che erano, in realtà, della stessa pasta, o quasi, di coloro che avevano diffuso il vizio e la corruzione per meglio tenere il popolo sotto il loro giogo.

*) Ex Segretaria generale aggiunta del PCL, Coordinatrice del Forum della Sinistra araba
Il testo in francese è stato inviato dall'autore a Resistenze.org


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.