www.resistenze.org - popoli resistenti - messico - 12-05-18 - n. 672

Incontro dei Partiti Comunisti dell'America Latina

Partito Comunista del Messico | comunistas-mexicanos.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

10/05/2018

Importante iniziativa dei Comunisti peruviani

Organizzato dal Partito Comunista Peruviano e dal Partito Comunista del Perù (Patria Rossa), si è svolto a Lima l'Incontro dei Partiti Comunisti dell'America Latina, al quale hanno partecipato il Partito Comunista d'Argentina, il Partito Comunista Brasiliano, il Partito Comunista del Brasile, il Partito Comunista Boliviano, il Partito Comunista del Cile, il Partito Comunista dell'Ecuador, il Partito Comunista del Messico, il Partito Comunista d'Uruguay e il Partito Comunista del Venezuela. Per varie ragioni non hanno potuto partecipare il Partito Comunista Colombiano e il Partito Comunista Paraguayano, ma entrambi i partiti hanno inviato un messaggio di adesione e saluto all'iniziativa.

Questo Incontro avviene dopo che quasi due anni fa entrambi i partiti comunisti del Perù convocarono un incontro dei partiti comunisti e rivoluzionari, nell'agosto 2016, che aveva come obiettivo conoscere e approvare il Consenso di Nostra America, documento che alla fine non venne approvato, non ottenendo il consenso di tutti i partiti comunisti, visto che alcuni, tra cui il PCM, hanno avuto una posizione critica e contraria considerando che non corrispondeva agli obiettivi e interessi della classe operaia.

L'ultima riunione continentale dei partiti comunisti e operai si realizzò all'Avana, nel giugno del 1975. Un'altra volta si riunì con carattere informale nel 1985, a Cuba, nel quadro dell'Incontro latinoamericano e caraibico contro il debito estero. Successivamente, negli anni 1992 e 1994, il Partito Popolare Socialista convocò in Messico iniziative simili, ma per il numero di partiti partecipanti non riuscì ad avere un carattere continentale. Il Partito Comunista dell'Uruguay convocò due seminari dei partiti comunisti dell'America del Sud e Europa; anche il Partito Comunista del Venezuela ha consultato i partiti comunisti e operai dell'America Latina e Caraibi per realizzare un Incontro dei Partiti Comunisti e Operai d'America Latina e Caraibi, che non ebbe il consenso poiché due partiti fratelli ritenevano non fosse una riunione opportuna. Dopo, a Guayaquil, nel novembre del 2012, per iniziativa del Partito Comunista dell'Ecuador, si riunì l'Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti d'America, in occasione del 90° anniversario del massacro di Guayaquil.

Stiamo dicendo che da 43 anni una iniziativa con queste caratteristiche non si sviluppava con successo, e in questo senso l'Incontro di Lima compie un passo molto importante, poiché c'è stato un pieno accordo per realizzare con periodicità questo Incontro dei Partiti Comunisti dell'America Latina, stabilendo inoltre il Brasile come sede seguente.

E' vero che ci sono altre iniziative continentali, ad esempio il Forum di San Paolo, l'Incontro Latinoamericano Progressista, il Movimento Continentale Bolivariano, che sono di altro contenuto politico, di diversa natura, e alcuni di essi antagonisti alle posizioni rivoluzionarie della classe operaia per il socialismo-comunismo.

Così ad esempio il Forum di San Paolo e il suo documento programmatico il Consenso di Nostra America disegnano la gestione socialdemocratica, denominata regionalmente progressismo. In questo spazio predominano le forze socialdemocratiche e sono quelle che impongono l'agenda, destinata a promuovere un capitalismo dal volto umano, alleanze interstatali di natura capitalista, e che ripuliscono acriticamente questo tipo di governi, eliminando la loro natura antioperaia e antipopolare, così come scandali di corruzione inoccultabili.

Indipendentemente dalla decisione di alcuni partiti comunisti di parteciparvi, e di altri, come è il caso del PCM, di non parteciparvi, è chiaro che si tratta di uno spazio diverso, che in nessun modo supplisce alla necessità di uno spazio di interscambio di opinioni e esperienze dei partiti comunisti e operai della regione. Per cui apprezziamo molto l'iniziativa dei comunisti peruviani.

In questa prima riunione è stato posto un dibattito di primaria importanza: la questione dei governi progressisti e le esperienze di unità di sinistra dei partiti comunisti. Ovviamente ci sono opinioni differenti, e per quanto riguarda il PCM in maniera sintetica valutiamo questo:

- Si tratta di gestioni socialdemocratiche che sostengono la continuità del capitalismo, anche se critiche del neoliberismo.

- Sono opposte al predominio del centro imperialista statunitense, ma sostenitori di maggiori legami economici con l'UE, con i BRICS e, particolarmente, con la Cina.

- Le alleanze interstatali che hanno promosso nel Continente hanno una nitida caratterizzazione di classe capitalista.

- In questi anni si è confermato che sono lontani dalla volontà di cambiamento delle masse lavoratrici e settori popolari che inizialmente li sostenevano.

- La partecipazione di vari di questi governi attivamente nell'occupazione militare di Haiti è stato un fatto inammissibile.

Dopo aver completato due decenni di esperienza di gestioni progressiste in America Latina permangono intatte le relazioni capitaliste e si perpetua il potere capitalista, per cui si prolunga l'agonia della classe operaia e dei popoli.

Poniamo la convinzione, fondata negli sviluppi storici, che i partiti comunisti sono imprenscindibili per i cambiamenti rivoluzionari, e che non possono esser sostituiti da nessun altro tipo di formazione politica.

L'Incontro si è pronunciato in solidarietà con il popolo brasiliano che subisce un'offensiva feroce contro i suoi diritti, ha espresso solidarietà anche con il popolo del Venezuela, chiedendo il rispetto della sua sovranità; ha ribadito la solidarietà con il popolo cubano contro il blocco imperialista; inoltre ha chiamato a commemorare il bicentenario della nascita di Karl Marx.


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