www.resistenze.org - popoli resistenti - messico - 26-11-24 - n. 916

30 anni di lotta per il potere dei lavoratori, per il socialismo-comunismo

Partito Comunista del Messico | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

21/11/2024

Alla classe operaia,
A tutti i lavoratori, alle donne lavoratrici,
Ai giovani:

30 anni fa, il 20 novembre 1994, dopo sei mesi di discussioni, si costituiva la Commissione Organizzativa Nazionale del Partito dei Comunisti Messicani, annunciata con la pubblicazione del Manifesto del 20 novembre.

Con esso, sono stati compiuti i passi per invertire ciò che l'opportunismo euro-comunista aveva deciso nel 1981 per liquidare organicamente il Partito Comunista Messicano.

L'assenza per più di un decennio del partito della classe operaia è stato un duro colpo per l'insieme dei lavoratori e per le loro lotte, ha favorito gli interessi del capitale nella lotta di classe, ha contribuito alla confusione ideologica ed è stato un fattore di ritardo generale del progresso sociale. La storia insegna che il proletariato, nella lotta per i suoi obiettivi immediati e storici, deve avere un proprio partito politico, il partito comunista.

Non neghiamo che il processo di riorganizzazione del Partito Comunista del Messico sia stato inizialmente influenzato dalla confusione ideologica prevalente, e che per un periodo di quasi 15 anni sia rimasto indietro nell'assumere pienamente le sue caratteristiche marxiste-leniniste, classiste e internazionaliste; ma è stato, fin dal primo momento, il quadro organico indispensabile al proletariato per costruire nuovamente il suo partito rivoluzionario.

Rendiamo omaggio con emozione ai compagni che presero quella decisione e a coloro che in questi 30 anni hanno dato la loro libertà o la loro vita per il Partito Comunista del Messico. Il nostro riconoscimento a Eliseo Macin Hernandez e Gonzalo Hernandez Cruz. Rendiamo omaggio a Narciso Sánchez, Héctor Ramírez Cuellar e Mario Rivera; ai nostri compagni Juan, Verónica, Fernando e Soren, caduti a Sucumbíos; a Enrique López, desaparecido politico; a Raymundo Velázquez Flores, Samuel Vargas, Enrique Solano, Luis Olivares e Ana Lilia Gatica, assassinati a Guerrero. Queste vite preziose sono semi che portano frutti in nuovi quadri, in un Partito più forte, nello sviluppo della lotta rivoluzionaria per la conquista del potere e di una Repubblica socialista. Chiniamo le nostre bandiere rosse con la falce e il martello anche in memoria dei compagni che, ora deceduti, hanno assunto a suo tempo il ruolo di segretario generale del PCM: Héctor Colío Galindo, Sergio Quiroz Miranda e Antonio Castañeda de Luna.

Il contesto in cui iniziò la riorganizzazione fu quello della sconfitta temporanea dell'edificazione socialista nell'URSS, dello scioglimento di buona parte delle forze rivoluzionarie e del predominio ideologico e politico della controrivoluzione. Questo inizialmente ha impedito al PCM di prendere posizioni che sono fondamentali per la lotta proletaria per il socialismo. Lo sviluppo stesso di quel dibattito nel movimento comunista internazionale e l'esperienza concreta nella lotta di classe nazionale, hanno portato al punto in cui il PCM è riuscito a liberarsi dell'eredità dell'opportunismo che si era annidato per diversi decenni nel movimento comunista del nostro Paese: fondamentalmente, la questione cruciale della strategia rivoluzionaria e lo scontro con la concezione sbagliata della strategia delle fasi intermedie. Essa non poteva essere risolta in modo superficiale, né automatico, ma attraverso un percorso di diversi anni, fino a quando nel 2009 con il processo per il IV Congresso del Partito si è aperta la strada per il recupero della teoria leninista dell'organizzazione, l'elaborazione di un nuovo Programma sulla base dello studio marxista-leninista del capitalismo nella sua fase imperialista e del posto occupato dal Messico in esso, lo sviluppo dei monopoli, lo studio della classe operaia e degli strati popolari, le manifestazioni dell'antagonismo capitale/lavoro e la necessità della Rivoluzione socialista; l'elemento chiave per il PCM e per il movimento comunista internazionale è stato quello di trarre le lezioni dell'edificazione socialista nel XX secolo, che indicano le caratteristiche inalienabili del socialismo: potere rivoluzionario dei lavoratori, socializzazione dei mezzi di produzione concentrati, controllo della produzione da parte dei lavoratori, pianificazione centrale e scientifica dell'economia, lotta senza quartiere contro le relazioni mercantili.

Il PCM guida la sua attività con il marxismo-leninismo, si rivolge alla fonte inestimabile della teoria comunista che si trova nei classici del marxismo, soprattutto Marx, Engels e Lenin. E consideriamo il confronto ideologico con le correnti di pensiero borghesi e con l'opportunismo nelle sue varie forme, un compito sempre attuale; lo scontro con la distorsione portata avanti dalla socialdemocrazia nella regione, con i cosiddetti processi progressisti, in cui si chiama socialismo la gestione del capitalismo da loro portato avanti.

Nel corso di questi tre decenni, il PCM ha partecipato alle lotte dei lavoratori contro le privatizzazioni e le politiche di aggiustamento, contro le varie misure che hanno seguito la crisi di sovrapproduzione del 2008 per svalutare la forza lavoro, e ora contro la gestione socialdemocratica del capitalismo - prima di Obrador e poi di Sheinbaum - con una chiara direzione antioperaia. Siamo stati al fianco dei lavoratori del settore petrolifero, dell'industria elettrica, dell'istruzione, della sanità, dei minatori, dei portuali, dei lavoratori universitari, dei lavoratori della logistica e delle applicazioni, dei lavoratori dei call center, dei lavoratori dell'industria alimentare, dei lavoratori dell'industria automobilistica, dei lavoratori della comunicazione, dei lavoratori delle maquiladoras, dei lavoratori dei trasporti, dei lavoratori edili, dei lavoratori agricoli, dei lavoratori migranti e dei lavoratori disoccupati. Lavoriamo instancabilmente per la rinascita di un movimento operaio e sindacale classista, determinato a contrastare il capitale, i padroni, in ogni luogo di lavoro. Insieme alle lotte per le richieste immediate dei lavoratori, noi comunisti ci colleghiamo con l'obiettivo storico della classe operaia. Il Partito Comunista del Messico è il partito della classe operaia.

Siamo convinti che la lotta della classe operaia sarà incompleta senza la partecipazione della metà della classe operaia, ossia le donne lavoratrici, che incontrano maggiori ostacoli alla lotta, poiché soggette allo sfruttamento salariale, all'oppressione e alla disuguaglianza di genere. Sappiamo che senza la lotta per l'emancipazione delle donne, il socialismo è impossibile e che senza il socialismo l'emancipazione delle donne non sarà raggiunta. Pertanto, il Partito Comunista è il partito dell'emancipazione femminile.

Il PCM lotta anche insieme ai contadini poveri, gli ejidatarios [usufruttuari di terreni agricoli comunali, ndt], contro l'espropriazione della terra e dei territori, e per l'alleanza della classe operaia con i contadini poveri. Chiediamo il diritto dei popoli indiani alle loro terre e ai loro territori e all'autodeterminazione. Lottiamo anche per l'organizzazione degli strati popolari e per l'unificazione di tutte queste lotte contro il nostro nemico comune, il capitalismo monopolistico. Il Partito Comunista è il partito dell'alleanza sociale anticapitalista e antimonopolistica.

Il PCM ritiene che in Messico siano maturate le condizioni per la costruzione del socialismo-comunismo. Che è il capitalismo il responsabile dell'insoddisfazione dei bisogni dei lavoratori e del popolo; che è questo sistema basato sullo sfruttamento del lavoro salariato e sull'appropriazione privata della ricchezza prodotta socialmente che è responsabile della sofferenza del popolo messicano, dell'estrema povertà di milioni di persone, della barbarie, delle sparizioni, delle tombe clandestine. Abbiamo già vissuto l'esperienza di tutte le opzioni politiche borghesi al governo: PRI, PAN, MORENA, ossia liberalismo, democrazia cristiana e socialdemocrazia, ed è chiaro che la differenza nelle loro amministrazioni non cambia l'essenza del sistema capitalista: amministrano lo Stato per proteggere i profitti dei monopoli, per preservare la dittatura di classe della borghesia. Il programma del socialismo-comunismo è la via per porre fine a questa società ingiusta e marcia, per rompere con il T-MEC e per porre fine alla vergognosa politica anti-immigrati. Il Partito Comunista del Messico è il partito del rovesciamento rivoluzionario del capitalismo.

Il Partito Comunista del Messico esprime la sua inequivocabile opposizione alla guerra imperialista, si oppone a entrambe le parti dei Paesi capitalisti che già si scontrano militarmente in Ucraina e che stanno conducendo conflitti in Medio Oriente e nell'Asia-Pacifico, che stanno aumentando in modo spaventoso i bilanci militari a spese dei lavoratori e che ci stanno portando verso una guerra imperialista generalizzata. Esprimiamo la nostra solidarietà ai popoli della Palestina e del Libano contro lo Stato aggressore di Israele. Ribadiamo la nostra solidarietà con la Rivoluzione cubana e il nostro rifiuto del blocco e di qualsiasi sanzione contro l'eroico popolo di Cuba. Sosteniamo le lotte dei lavoratori e dei popoli contro l'imperialismo. Ci opponiamo con determinazione alle varie manifestazioni di anticomunismo, come quelle promosse dall'Unione Europea, o da Maduro in Venezuela contro il PCV. Il PCM saprà sempre adempiere ai suoi compiti internazionalisti e di solidarietà. Il Partito Comunista è il partito dell'internazionalismo proletario.

Il PCM è consapevole delle sue carenze e cerca di correggerle. Ha una democrazia organica al suo interno e una piena unità nella politica, nella strategia e nella tattica; ha una militanza determinata a sacrificarsi per gli obiettivi rivoluzionari del proletariato.

Sì, classista, internazionalista, marxista-leninista. Come l'araba fenice, il Partito Comunista del Messico rinasce e agisce senza sosta per guidare i lavoratori a cambiare il corso della storia, a trasformare il mondo.

Lavoratori di tutti i Paesi, unitevi!

L'Ufficio Politico del Comitato Centrale


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