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CPNepal(UML) Attacco a Khatmandu
da
RedNet ;26 Aprile 2005
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mailto:marxistindia@yahoo.co.in
Attacco a Khatmandu
26
Aprile 2005 - Dichiarazione Stampa
Prakash Karat,
Segretario Generale del Partito Comunista dell’India (Marxista), ha rilasciato
la seguente dichiarazione:
Il Partito comunista
dell'India (Marxista) condanna vivamente l'attacco alla sede centrale del
Partito Comunista del Nepal (Unione Marxista-Leninista) da parte di polizia e
personale di sicurezza in Khatmandu. Colpisce che questo attacco abbia avuto
luogo immediatamente dopo il funerale di un’esponente comunista, Sadhana
Adhikari, moglie dell’ex primo ministro Manmohan Adhikari, il feretro della
quale era stato esposto nell’atrio della sede del partito per il tributo di
omaggio della popolazione.
La seguente
dichiarazione del Partito Comunista del Nepal (UML) mostra cosa sia diventata
la polizia di stato in Nepal sotto Re Gyanendra. Il governo UPA dovrebbe
prendere nota delle realtà di base in Nepal prima di fare alcun passo che possa
rafforzare il governo autoritario del Re.
Ufficio
C.C. CPI(M)- dichiarazione edita dal CPN (UML), 26/4/2005
Il CP del Nepal condanna l’attacco brutale alla sede centrale
Dichiarazione stampa
Il Partito Comunista
del Nepal (UML) condanna vivamente l’immotivato attacco e gli atti di
vandalismo fatti da poliziotti in borghese, delegati dal regio governo, nella
Sede centrale del Partito a Balkhu, in Kathmandu, il 25 Aprile. I misfatti
perpetrati degli uomini della sicurezza del governo sotto travestimento hanno
ampiamente palesato il volto antidemocratico e dittatoriale del governo
monarchico incostituzionale del Nepal.
1.
È deplorevole che il personale della sicurezza di stato, mascherato in borghese
e impugnando piccole armi, abbia fatto irruzione nella Sede centrale del
Partito senza alcun preavviso, immediatamente dopo il corteo funebre di Sadhana
Adhikari, moglie di defunto leader Man Mohan Adhikari. Il CPN (UML) stava piangendo
la morte della prominente leader Sadhana Adhikari e rendendo tributo alla sua
salma nell’atrio nella Sede centrale del Partito; diversi leader del partito e
attivisti di diversi partiti politici erano presenti per renderle solenne
omaggio. All’1,30 p.m, mentre il corteo funebre iniziava e tutto il partito
piangeva la dipartita della sua adorata leader, personale di sicurezza
governativo ha attaccato i giovani e gli attivisti di partito che erano
presenti nella Sede centrale per il cordoglio. In questo modo personale di
sicurezza di stato sotto la direzione del governo regio, ha violato brutalmente
elementari diritti umani.
2.
Una banda di 25 agenti in borghese, alcuni dei quali mascherati e con armi
portatili, è entrata nella sede del partito verso le 4 p.m, attaccando
indiscriminatamente vari attivisti del partito. Mezza dozzina di agenti
mascherati sono saliti al 4° piano degli uffici inseguendo membri del partito.
Alcuni di loro sono entrati nella biblioteca e hanno fracassato la porta di uno
sgabuzzino cercando dei sospettati. Un leader studentesco, chiamato Jhapat
Rawal è stato trascinato fuori e picchiato brutalmente. Anche il leader
giovanile Narayan Basnet è stato malmenato di fronte alla sede. Hanno sfondato
a calci le porte chiuse dell'ufficio del Segretario Generale del Partito, del
Comitato Centrale di Revisione e del Comitato Centrale Disciplinare minacciando
con rivoltelle i membri del partito. Così gli agenti in borghese hanno
continuato il loro vandalismo distruttivo nel Partito per circa 40 minuti.
Apparentemente stavano cercando dei leader della gioventù per arrestarli. Gli
agenti in borghese hanno sorvegliato tutti i partecipanti al funerale, fin da
quando sono scesi dalle automobili e dai motocicli, e poi durante l’atto del
tributo e della preghiera nell’ultimo omaggio alla compagna Adhikari. Alcuni
dei visitatori sono stati arrestati sulla strada.
3. Quando
in seguito sono state contattate, le più alte autorità della sicurezza hanno
fatto finta di non sapere nulla della delegazione degli agenti in borghese
nella sede del Partito. Comunque, alcune delle autorità statali interessate
hanno confessato balbettando che quel personale di sicurezza era guidato dal
più alto "apparato di sicurezza".
4.
Tutti i maggiori partiti politici hanno condannato l'atto di vandalismo dei
poliziotti in borghese. Anche organizzazioni dei diritti umani e della società
civile hanno stigmatizzato l'azione, come testimonianza della repressione e
dell'autocrazia del governo regio.
5.
L'attacco e l’hooliganismo degli uomini di sicurezza statali nella sede
centrale del Partito ha mostrato con evidenza che la così detta lealtà del
Governo verso la democrazia multipartitica è solamente una farsa. Questo
incidente ha smascherato la parola del Re sul servizio alla democrazia
multipartitica, data anche nelle sue dichiarazioni recentemente rilasciate sia
in Indonesia sia in Cina: atti e parole del governo regio si contraddicono
completamente. Il Partito Comunista del Nepal (UML) desidera portare questa
realtà all’attenzione della comunità internazionale e di organizzazioni ed
attivisti dei diritti umani.
6.
Il Partito comunista del Nepal (UML) crede fermamente che le azioni
antidemocratiche e le misure repressive continueranno fino alla restaurazione
della democrazia e dei diritti umani nel paese. Perciò, ancora una volta, il
CPN (UML) fa appello a tutti i partiti politici democratici del paese per
accelerare il movimento democratico nel paese e chiama nuovamente anche la
comunità internazionale a proseguire con il suo appoggio e la sua solidarietà
al movimento democratico del popolo del Nepal. I partiti politici democratici
insieme con il popolo democratico nepalese, continueranno la loro lotta per la
democrazia e diritti umani fino alla sconfitta dell'autocrazia nel paese.
traduzione dall'inglese di BF