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NCPN, seconda ondata: lavoratori, studenti e alunni nell'incertezza, ma il governo si preoccupa solo dei grandi capitali!

Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi (NCPN) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

16/10/2020

Dichiarazione del NCPN e CJB

Seconda ondata: lavoratori, studenti e alunni nell'incertezza, ma il governo si preoccupa solo dei grandi capitali!

Il numero dei ricoverati ospedalieri e dei decessi causati dal coronavirus sta aumentando rapidamente. Nel frattempo, sempre più persone stanno subendo le conseguenze della nuova crisi economica. Tra i lavoratori, gli studenti e gli alunni c'è molta incertezza sulla seconda ondata e sulla crisi economica, nonché su cosa ciò comporterà per il loro lavoro o istruzione. Il governo, tuttavia, rifiuta di offrire soluzioni e lascia tutto alla "responsabilità individuale". Solo il grande capitale può contare sul governo per un generoso sostegno.

Il NCPN e il CJB lottano per richieste concrete al fine di contrastare i problemi sotto menzionati.

Lavoratori

I lavoratori vedono i loro diritti sospesi con la scusa del coronavirus. Nei luoghi di lavoro le misure sanitarie sono ancora troppo spesso ignorate dagli imprenditori e spesso non sono nemmeno disponibili quasi nessun dispositivo di protezione (come disinfettanti e, se necessario, mascherine per il viso, guanti, ecc.).

Molte persone devono lavorare da casa e questo significa spesso un aumento del carico di lavoro, straordinari non retribuiti, la disponibilità dei lavoratori 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e l'equipaggiamento necessario non disponibile (come un buon monitor e una sedia ergonomica d'ufficio). Molti lavoratori a domicilio sono isolati dai colleghi con conseguenze sulla loro salute mentale e riduzione della possibilità di discutere di pratiche scorrette con i colleghi o il sindacato.

Molti lavoratori precari e lavoratori autonomi non hanno un reddito e sono abbandonati al loro destino.

Chiediamo:

- L'aumento dell'indennità di disoccupazione al 100% del salario, per l'intera durata della disoccupazione, mediante un'indennità governativa.

- Pagamento completo e continuativo in caso di malattia: non il 70% ma il 100% della retribuzione, senza giorni di attesa, a carico del datore di lavoro. I lavoratori con problemi di salute, che non possono lavorare da casa, dovrebbero essere considerati in malattia e dovrebbero esser pagati al 100% del loro salario.

- La pandemia non può essere una scusa per il deterioramento delle condizioni di lavoro e vanno tutelati anche i diritti dei lavoratori a domicilio.

- Controllo rigoroso dell'igiene e mantenimento delle distanze nei luoghi di lavoro.

- Nessuno può perdere la casa: fondo pubblico di garanzia per chi non può pagare l'affitto. Tutti hanno diritto alla casa, compresi i senzatetto, i lavoratori immigrati e i rifugiati, quindi: annullare la tassa sulle case in affitto, investire in alloggi sociali, stabilire controlli sui prezzi e limiti massimi per l'affitto nel settore dell'edilizia abitativa privata (NCPN e CJB si battono anche per l'espropriazione dei grandi proprietari immobiliari).

Alunni e studenti

Scolari e studenti (sia dell'istruzione professionale che accademica) si trovano in una situazione di grande incertezza. Soprattutto molti studenti devono accontentarsi di lezioni online, che non possono assolutamente sostituire l'istruzione in presenza. Molti studenti non possono svolgere il tirocinio o la ricerca, il che causa un notevole ritardo nello studio. Gravi violazioni della privacy degli studenti vengono commesse dalle istituzioni educative, che vigilano sui loro studenti come il "grande fratello" attraverso webcam, microfoni e talvolta persino web-browser.

Chiediamo:

- Compensazione delle tasse universitarie (lottiamo anche per l'abolizione: l'istruzione è un diritto e dovrebbe esser gratuita)

- Indennità extra per studenti che incorrono in un ritardo dello studio, per coprire le spese di soggiorno aggiuntive

- Misure negli istituti d'istruzione, in modo che gli studenti possono avere accesso alle lezioni in presenza, ma anche sicure (no classi pollaio, accesso gratuito alle mascherine per il viso, pulizia regolare delle aule, maggiore frequenza dei trasporti pubblici ecc.)

- I mezzi necessari per renderlo possibile: assumere più insegnanti e personale addetto alle pulizie, cosa già necessaria!

- Il potenziamento del trasporto pubblico in modo da evitare l'affollamento e l'assunzione di personale del trasporto pubblico a tempo indeterminato anziché i licenziamenti di massa

- La pandemia non è una scusa per le violazioni della privacy degli studenti

Settore sanitario sotto pressione

Il settore sanitario è sotto pressione. I GGD (dipartimenti sanitari municipali) non sono in grado di svolgere i loro compiti e non hanno una sufficiente capacità per fare tempestivamente i test alle persone con sintomi, mentre i laboratori privati si arricchiscono offrendo costosi test Corona. L'assistenza sanitaria regolare viene nuovamente ridotta negli ospedali, il che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute pubblica. C'è persino una scarsità dei farmaci necessari per aiutare i pazienti affetti da coronavirus.

Questa situazione è causata dalla privatizzazione, dal decentramento e dai tagli nel settore privato sanitario che vanno avanti da anni (a titolo indicativo: dal 2003, il numero di ospedali è diminuito di 20 e il numero di posti letto ospedalieri di oltre il 20%; il numero di posti letto in terapia intensiva rispetto alla popolazione dei Paesi Bassi è uno dei più bassi in Europa).

Chiediamo:

- Assunzioni di più personale nel settore sanitario (con impiego a tempo indeterminato) e riapertura degli ospedali che sono stati chiusi negli ultimi anni!

- Miglioramento dei salari e delle condizioni di lavoro per i lavoratori del settore sanitario!

- Nazionalizzazione della sanità privata, l'industria farmaceutica e dei settori correlati!

- Imposizione di controlli sui prezzi delle risorse sanitarie e igieniche!

Politica sul coronavirus debole e contraddittoria

Inoltre, la politica del governo sul coronavirus è debole e contraddittoria. Il governo dice da mesi che le mascherine "non funzionano" - contro i consigli degli scienziati e dell'Organizzazione mondiale della sanità - e successivamente vengono rese obbligatorie. La linea guida ufficiale secondo cui anche gli operatori sanitari nelle case di cura non dovevano indossare le mascherine si è rivelata essere basata sulla carenza di dispositivi di protezione anziché su considerazioni mediche. Le persone si sentono giustamente tradite. Ciò provoca sfiducia nella popolazione e persino teorie del complotto sulle misure sanitarie non necessarie per il fatto che il virus presumibilmente non esiste o non è pericoloso.

Le contraddizioni nella politica del governo, tuttavia, non sono causate dal presunto virus innocuo. Sono causate dal fatto che i governi borghesi non si sono mai impegnati nel prendere misure preventive per una possibile pandemia e, invece, hanno fatto enormi tagli all'assistenza sanitaria. Ora che la pandemia è una realtà, mancano misure di prevenzione per combattere il virus (con la carenza anche di attrezzature di protezione di base per gli operatori sanitari) e gli interessi del capitale sono continuamente considerati prioritari rispetto alla salute pubblica.

La diffusione del virus viene presentata dal governo come qualcosa di inevitabile. Il governo sta adottando una strategia di "controllo massimo" della diffusione, in modo che "il settore sanitario non venga sovraccaricato", in realtà questo significa: adottare costantemente misure minime in modo che l'economia continui a funzionare. Nel frattempo è chiaro che questa politica sta fallendo sotto ogni aspetto. I tassi di contagio superano tutti i record. Il numero di persone decedute rispetto alla popolazione è davvero elevato rispetto ad altri paesi e potrebbe essere necessario un secondo lockdown se la diffusione si intensificasse, portando gravi conseguenze economiche e sociali.

Chiediamo: applicare una strategia per contenere completamente il COVID-19! La politica del "controllo massimo" significa semplicemente "lasciare che le persone muoiano in modo controllato".

Degradazione dei diritti democratici

Lo scoppio del coronavirus viene utilizzato come scusa per la degradazione dei diritti democratici e l'espansione dell'apparato repressivo. Non si tratta solo della "legge corona" che concede al governo e alle istituzioni non elette autorizzazioni senza controllo democratico. Si tratta anche di misure che erano già state preparate prima dello scoppio del coronavirus, come spray al peperoncino e manganelli per i BOA (ovvero gli ufficiali dei servizi alla comunità che assumono sempre più compiti di polizia negli ultimi anni in quanto pagati di meno, anche se non sono addestrati né attrezzati per questi compiti), uso dell'esercito per questioni civili, indebolimento delle procedure investigative per brutalità della polizia e condanne inferiori per agenti di polizia violenti, e la possibilità che le organizzazioni siano bandite dal ministro (senza intervento del giudice o di un procedimento legale).

Chiediamo:

- Nessuna autorizzazione aggiuntiva per ministri o istituzioni non elette senza controllo parlamentare

- Disarmare tutti i BOA e non dare loro compiti (di polizia) per i quali non sono addestrati o attrezzati

- Procedure investigative indipendenti per la brutalità della polizia e stesse condanne per gli ufficiali come per i civili

La lotta è altamente necessaria

Il governo non è assolutamente disposto a prendere le suddette misure, che vanno a favore dei lavoratori e dei giovani, di propria iniziativa. Sarà necessaria la lotta per renderlo possibile, e quindi è importante che durante la pandemia la lotta non solo continui, ma sia anche rafforzata!

In fondo, in questi mesi, il governo ha dimostrato che solo il grande capitale può contare su un sostegno generoso: decine di miliardi in sussidi, prestiti, esenzioni fiscali e appalti pubblici. La classe lavoratrice pagherà il conto. Il governo cercherà di rimandare il più possibile i tagli a dopo le elezioni. Le conseguenze di questa nuova crisi economica capitalistica (già la terza nel 21° secolo) colpiranno duramente la classe lavoratrice nei prossimi anni.

Nel frattempo, stanno sorgendo contraddizioni tra i poteri imperialisti che si combattono per il controllo delle risorse, delle vie di trasporto, dei mercati e persino dei vaccini. C'è una reale minaccia di interventi imperialisti e persino guerre in varie parti del mondo.

Sta diventando sempre più chiaro che il sistema capitalista sta raggiungendo i suoi limiti e non ha più nulla da offrire alla classe operaia e ai giovani. Ora più che mai, è necessario lottare per una società senza povertà, incertezza, sfruttamento e guerra - per il socialismo-comunismo!

Il NCPN e il CJB porgono le loro più sentite condoglianze alle famiglie e agli altri cari delle persone che sono morte a causa del coronavirus, delle sue conseguenze e dell'inadeguata politica del governo.

CC del NCPN
CC del CJB

7 ottobre 2020

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