NCPN e CJB: Studenti e personale scolastico in lotta nonostante il divieto di manifestare e la capitolazione FNV e AOb
Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi (NCPN) e Movimento della Gioventù Comunista (CJB) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
19/11/2024
Il 14 novembre si è svolta a Utrecht la protesta degli studenti e del personale scolastico contro i tagli proposti dal governo. Laddove in precedenza il Comune aveva cercato di impedire a studenti, insegnanti e altri che hanno a cuore l'istruzione di alzare la voce per vaghi motivi di sicurezza, la lotta continua!
Negli ultimi mesi, i sindacati (studenteschi) FNV (Federazione dei sindacati olandesi), AOb (Sindacato dell'istruzione), LSVb (Sindacato nazionale degli studenti) e l'UNL (Università dei Paesi Bassi) hanno lavorato duramente per preparare questa protesta contro i tagli al bilancio proposti dalla nuova amministrazione. In questo periodo si è creata una situazione unica in cui i sindacati e i sindacati studenteschi hanno trovato università disposte a chiamare il proprio personale all'azione e a organizzare un'azione su larga scala dell'intero settore. L'amministrazione Schoof della coalizione PVV-NSC-VVD-BBB vuole tagliare 1 miliardo dall'istruzione superiore, investendo 37 miliardi in guerra e difesa. Con il produttore di armi israeliano Rafael, ad esempio, è già in programma un accordo da 250 milioni.
Sebbene molte università stessero già anticipando i tagli, ad esempio mettendo in secondo piano i piccoli studi, bloccando i posti vacanti o erodendo i servizi di supporto, è stato almeno un merito speciale dei sindacati e del movimento studentesco far aderire le università a questa protesta. Si preannunciava una grande azione con 6.000-10.000 partecipanti per un chiaro segnale all'amministrazione: investite nella conoscenza, non nella guerra!
Nella prima serata del 13 novembre, tuttavia, è uscito un improvviso servizio del NOS (telegiornale di Stato) in cui, con grande sorpresa di tutti i partecipanti, si affermava che l'azione del 14 novembre sarebbe stata annullata. Sharon Dijksma (partito laburista), sindaco di Utrecht, "in stretta consultazione con l'organizzazione" aveva chiesto urgentemente a FNV e AOb di cancellare la protesta perché "erano giunte informazioni" su possibili gruppi esterni filo-palestinesi che avrebbero voluto dirottare la manifestazione. Secondo Dijksma, non potevano garantire la sicurezza dei manifestanti. Senza informazioni e senza alcuna consultazione, alcuni dirigneti della FNV e dell'AOb hanno deciso di cancellare la mobilitazione. Soprattutto i sindacati studenteschi, WOinAction e altre organizzazioni sono furiosi per questa azione del FNV e dell'AOb.
Il NCPN e la CJB condannano questa limitazione del diritto di manifestare nella lotta contro i tagli proposti ai servizi pubblici come l'istruzione. Si sta cercando di prendere due piccioni con una fava, reprimendo da un lato la lotta per l'istruzione come struttura pubblica e dall'altro criminalizzando il movimento di solidarietà per la Palestina. La capitolazione della FNV e dell'AOb alle voci è incomprensibile.
Il FNV e l'AOb dovrebbero organizzare la classe operaia e i suoi giovani, invece di assecondare tattiche antidemocratiche per vietare le manifestazioni. Inoltre, stanno cadendo nella trappola antidemocratica della strategia dell'attuale governo di demolire i diritti sociali e di manifestazione faticosamente conquistati.
Il governo vuole che i comuni possano intervenire più duramente durante le manifestazioni, imporre ancora più restrizioni e vietare le mobilitazioni ancora più rapidamente. Oggi vediamo un esempio concreto di quanto sia facile vietare una manifestazione con pretesti vaghi. Sembra che la democrazia sia considerata importante solo finché non tocca gli interessi del capitale!
Inoltre, la FNV e l'AOb stanno di fatto assecondando la criminalizzazione del movimento di solidarietà per la Palestina, che è sostenuto da molti membri del sindacato. L'opposizione al genocidio del popolo palestinese da parte dello Stato israeliano e al sostegno del governo olandese al regime criminale di Israele è legittima.
Negli ultimi mesi si sono svolte numerose azioni pacifiche di solidarietà per la Palestina. Le amministrazioni locali e il governo stesso provocano i disordini reprimendo violentemente il movimento e minandolo mettendolo in cattiva luce. È proprio la natura di massa delle proteste che permette al movimento di difendersi dalle provocazioni.
Attualmente, la LSVb sta invocando uno sciopero universitario e sta esortando gli studenti a seguire i suoi canali sui social media. I sindacati studenteschi ASVA, AKKU, SRVU, VIDIUS, STUUR, il NCPN, il CJB e altre organizzazioni continueranno la manifestazione domani, sostenuti dal LSVb. Non permetteremo che false accuse ci portino fuori strada. Gli studenti e tutti i lavoratori del settore dell'istruzione che vogliono difendere i propri interessi e opporsi ai tagli si riuniranno al Moreelsepark alle 13.00. Si stanno organizzando azioni anche in altre città.
Il NCPN e la CJB invitano tutti a raccogliere l'appello dei sindacati studenteschi, a impegnarsi!
Per un'istruzione buona e gratuita!
Per il diritto di manifestare!
Per un movimento sindacale militante!
Per la libertà della Palestina!
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