www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 20.07.02
MESSAGGIO
DEL FRONTE POPOLARE PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA (FPLP) AL MEETING DI
SOLIDARIETA' CON LA PALESTINA, ORGANIZZATO DALLA RETE DEI COMUNISTI IL 6 LUGLIO
2002, ALLA CASA DELLE CULTURE DI ROMA.
Cari compagni, saluti rivoluzionari.
Porto in rappresentanza del Comitato Centrale del Fronte Popolare per la
Liberazione della Palestina (FPLP), i più calorosi saluti ed un apprezzamento
per i vostri sforzi per la costruzione di questa conferenza: "La sinistra
democratica palestinese".
Come sapete, avrei dovuto essere tra voi in rappresentanza del FPLP, ma a causa
della lista della U.E. sui terroristi, siamo stati constretti a non
partecipare, anche per non creare difficoltà ai lavori della conferenza che
riteniamo possano essere molto utili e fruttuosi.
La decisione adottata dalla UE è stata ingiusta e repressiva non solo contro il
FPLP ma anche nei confronti di tutti coloro che lottano contro l'imperialismo
americano e contro il razzismo e l'espansionismo dello stato di Israele.
I rapidi sviluppi in Palestina riflettono le sempre maggiori pressioni degli
USA, di Israele, di alcuni paesi UE, in primo luogo la Gran Bretagna e
l'Olanda, nel portare i palestinesi verso il disegna USA di una resa senza
condizioni.
La pratica di Israele:
Noi ora viviamo un periodo di continui raids selvaggi nei territori occupati,
con la distruzione di case, espropriazione di territori, assassini, uccisioni
quotidiane di vecchi, bambini e donne e differenti tipi di devastazioni e
strangolamento economico. Prosegue quindi il lavoro sporco degli USA iniziato
in Vietnam, Grenada, Balcani e Afghanistan.
La politica USA nella regione è basato sulla seguente formula politica: "Un
Israele più forte è un bene strumentale strategico per gli USA", così gli
americani potranno dominare le immense riserve energetiche della regione a
partire dal bacino del Caspio, arrivando fino al Golfo Arabico, per meglio
sfruttare poi i risultati della guerra in Afghanistan creando nuovi fatti
all'interno della logica del "nuovo ordine regionale" come parte del
"mondo globalizzato americano".
All'interno di questa situazione è chiaro che Arafat non era il "Capitan
Uncino" della situazione, lui è perso nei meandri della loro politica e si
china sempre più alla politica dell'amministrazione USA.
Per il FPLP queste cose sono ovvie. Malgrado le condizioni catastrofiche e lo
squilibrio di potere, noi siamo forti della volontà del nostro popolo. Noi
abbiamo la volontà di continuare la nostra giusta lotta, basata sulla libertà,
i diritti nazionali, e guidata dall'esperienza della lotta rivoluzionaria fatta
dai comunisti a Cuba ed in Vietnam contro l'imperialismo USA.
Di nuovo indirizziamo tutta la nostra piena gratitudine alle forze comuniste e
democratiche italiane, a voi e ai partecipanti alla conferenza per il vostro
pieno appoggio al nostro popolo ed alla sua lotta.
Calorosi saluti, la lotta continua
ABU KHALIL per il Comitato Centrale del FPLP
DAMASCO 8/7/02