www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 10-09-02

Appello in supporto dei diritti  all’educazione alla Birzeit University


(luglio 2002)

Come accademici, educatori, scrittori ed artisti, siamo profondamente colpiti per il problema della Birzeit University, un’universita’ palestinese indipendente con una popolazione di oltre 5000 studenti e 700 membri di staff e professori, situata otto chilometri a nord di Ramallah, nei territori occupati dell’ovest.

Da marzo 2001 la vita lavorativa dell’Universita’ e’ stata continuamente distrutta da un intimidatorio check-point israeliano sulla strada Ramallah-Birzeit, che e’ parte di una rete estesa di posti di blocco per evitare la comunicazione tra i villaggi palestinesi nei territori della zona Ovest. Il check-point permette solo al traffico pedonale di passare; i soldati israeliani arbitrariamente negano il passaggio a studenti e ad altri civili, cosi’ come regolarmente attuano varie forme di  insulto e vessazione che a volte sono sfociate in attacchi fisici agli studenti.  Quando e’ chiuso, il check-point blocca completamente l’attivita’ dell’universita’.
Da marzo 2002 la situazione e’ ulteriormente deteriorata e per la maggior parte dei giorni l’accesso alla facolta’ e’ completamente bloccato. In conseguenza della rioccupazione dei territori a meta’ giugno 2002, tutta la vita educativa palestinese entro la zona occupata e’ stata praticamente fermata, con un pesante  coprifuoco imposto alla popolazione. La maggior parte degli studenti di Birzeit sono confinati nelle loro case con la speranza sempre minore di tornare alla vita accademica in un futuro prossimo.

Queste misure, attuate da 18 mesi, stanno compromettendo il futuro dell’Universita’, che  ha una lunga storia di centro accademico di eccellenza. . E’ stata infatti leader nello sviluppo di programmi accademici per la promozione dei diritti umani, il ruolo delle leggi, i diritti delle donne. E’ internazionalmente riconosciuta come un’istituzione dedita ai valori democratici, al pluralismo e al libero scambio delle idee, cosi’ come gioca un ruolo fondamentale nel fornire servizi alla comunita’. Questo processo di smantellamento di una grande universita’ palestinese e’ malaugurante per lo sviluppo di una sana e sostenibile societa’ palestinese, cosi’ come per la possibilita’ di pace tra israeliani e palestinesi.

Noi crediamo che queste misure, in pratica uno strangolamento delle istituzioni palestinesi, violano le leggi umanitarie internazionali, in quanto consistono in ritorsioni collettive, escludono garanzie per la protezione della popolazione sotto occupazione, diritto alla studio, liberta’ accademica, e i fondamentali diritti umani di vita libera e dignitosa. Purtroppo queste azioni sono indicative della politica israeliana contro i civili palestinesi e le sue istituzioni. Esse sono un ulteriore prova del fallimento della comunita’ internazionale  nel sostenere la sua responsabilita’ per la protezione della popolazione palestinese e assicurare il rispetto di Israele  dei diritti umani nei territori occupati. Senza questa protezione noi crediamo che la distruzione della vita civile palestinese continuera’ inalterata.

Percio’ urgentemente richiediamo a Israele di restituire i diritti all’educazione agli studenti della  Birzeit University e a tutti gli studenti dei territori occupati, rimuovendo tutti gli ostacoli militari per consentire un libero accesso alle istituzioni scolastiche ed accademiche e ai posti di lavoro. Alla comunita’ internazionale chiediamo di assumersi le proprie responsabilita’ derivanti dalle leggi umanitarie, attuando passi concreti per fornire protezione alla popolazione civile palestinese.

Seguono firme professori universitari di tutto il mondo.