www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 10-09-02

Il dirigente palestinese Barghouti: fiero davanti ai giudici israeliani


“La rivoluzione sarà vittoriosa”, ha gridato Marwan Barghouti all’uscita del tribunale di Tel – Aviv che l’ha incolpato questo mercoledì 14 d’omicidi e di “partecipazione ad organizzazione terrorista”. Barghouti è il principale dirigente della resistenza palestinese attualmente imprigionato e torturato da Israele.

David Pestieau 14/08/2002

Capo di Al Fatah (l’organismo politico di Yasser Arafat) in Cisgiordania, Barghouti è accusato di dirigere le brigate dei martiri di Al - Aqsa, gruppo armato della resistenza palestinese, e messo sulla “lista nera” delle organizzazioni terroristiche dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. La sua detenzione è stata prolungata fino alla fine del processo. Rischia l’ergastolo.
Barghouti, mal rasato, con l’uniforme scura dei prigionieri, ha alzato trionfalmente le sue mani in aria spiegando che Israele non avrà la sicurezza fino al ritiro dai territori palestinesi: “Solo la pace e la fine dell’occupazione porteranno la sicurezza dei due popoli”, ha gridato al suo arrivo in tribunale verso i molti giornalisti locali e stranieri; “Il popolo d’Israele paga un prezzo molto alto per la politica del suo governo”.
Gli avvocati di Barghouti hanno annunciato che egli vuole fare di questo processo quello dell’occupazione israeliana: “Vogliamo provare a convincere il mondo che ciò che deve essere messo sotto processo è l’occupazione”, ha spiegato l’avvocato Jawad Boulos. Ha precisato che il suo cliente non chiamerà testimoni. Barghouti, infatti, non riconosce la giurisdizione dei tribunali israeliani.
Ma il giudice Tzvi Gurfinkel ha premesso che non permetterà alla difesa “che il processo si trasformi in un meeting politico”. Egli ha annunciato l’inizio delle udienze il 5 settembre. Un momento importante per la lotta a favore della liberazione di migliaia di palestinesi imprigionati e torturati nel deserto del Néguev.