www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 29-03-03

Giornata della terra


Prima del 1976, il 30 marzo era un giorno qualunque; da quell’anno è diventato una festa nazionale, un anniversario di lotta che le masse popolari palestinesi si preparano ogni anno a celebrare.


Il 30 marzo 1976 gli arabi-palestinesi rimasti in Palestina dopo l’occupazione sionista del 1948 e la conseguente espulsione della maggior parte del popolo scesero in piazza per difendere il diritto alla terra. Ventotto anni di occupazione avevano significato, per essi, leggi repressive, coprifuoco, divieto di spostamento, terrorismo, immiserimento, confisca delle terre, distruzione dei villaggi, divieto di espressione e di organizzazione, tentativi di cancellare ogni identità fisica, storica, culturale dalla terra palestinese. Gli arabi-palestinesi affrontarono, quel giorno, a mani nude, I carri armati delle truppe di oppressione. Risultato: sette caduti, tra cui una donna, decine e decine di feriti, centinaia di arresti.
Si apriva, cosi’, una pagina nuova nella lotta palestinese che vedeva una coesione popolare sempre più stretta ed una denuncia sempre più attiva della natura razzista del sionismo.

Il 30 marzo ha messo in evidenza che la lotta palestinese è una lotta per il mantenimento della terra:

“Non accettiamo che ci venga confiscata e tolta, rifiutiamo di allontanarci da essa.”

arabcomint