www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 27-05-04

NUOVO PROGETTO DEL COMITATO DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE

Aiutiamo i figli dei detenuti e delle vittime di tortura


Dall’inizio dell’Intifada del 2000 più di 15.000 palestinesi (fra i quali almeno 2.000 minorenni) sono stati arrestati dalle autorità israeliane e circa 6.000 sono attualmente in carcere (dei quali 346 minorenni).
Da un’indagine dell’Università di Bir Zeit risulta che il 68% dei bambini palestinesi mostra difficoltà sul piano psicologico-emotivo.
I minorenni prigionieri, i figli dei detenuti e delle vittime di tortura sono quelli che pagano un prezzo tra i più alti, sono vittime a loro volta di traumi e di paure che annientano la loro infanzia ed hanno quindi particolare bisogno di sostegno morale ed economico.


Il Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese  di Torino intende sviluppare nel 2004 un progetto di aiuto a bambini palestinesi in condizioni di particolare disagio e difficoltà sia sul piano materiale che psicologico: i figli di detenuti e di vittime di tortura.

Il Comitato lavorerà in collaborazione con due Organizzazioni Palestinesi Non Governative e no-profit, entrambe operanti a Ramallah:

a) L’Associazione Addameer “per il sostegno ai detenuti e per i diritti umani”, fondata nel 1992 con lo scopo di promuovere i diritti dei detenuti palestinesi sulla base delle Convenzioni ONU e delle Leggi Internazionali.
Attraverso questa organizzazione si aiuteranno 50 figli di prigionieri palestinesi d’età compresa tra 6 e 17 anni, le cui famiglie non possono sostenere le spese d’inizio anno scolastico, pagando le tasse d’iscrizione e fornendo loro abiti scolastici, tute da ginnastica, zainetto e cancelleria.
Il costo è di 130 $ per ogni bambino.

b) Il T.R.C. (Centro per il trattamento e il recupero delle vittime di tortura) fondato nel 1997 con lo scopo di fornire assistenza psico-sociale ai sopravvissuti alle torture, sostenendo le loro famiglie e favorendo la reintegrazione nelle comunità.
Il TRC  organizza da 3 anni, per i figli delle vittime di tortura,  un campo estivo gestito da terapisti-formatori, che prevede attività fisiche e ricreative, monitoraggio sanitario, apprendimento di tecniche di autostima, autocontrollo e gestione di paure e crisi.
Il Comitato finanzierà la partecipazione al campo estivo di 50 bambini.
Il costo è di 130 $ per ogni bambino.

Costo complessivo del progetto: 13.000 $
Scadenza: 31 dicembre 2004

Si può contribuire al progetto sostenendo l’iniziativa nel suo insieme oppure facendosi carico dei costi per un singolo bambino

Per ulteriori informazioni e contatti:  : http://www.lacaverna.it/palestina/index.htm
viva.palestina@libero.it


Associazione Addameer

per il Sostegno ai Detenuti e per i Diritti Umani

PROGETTO: NECESSITÀ SCOLASTICHE DEI FIGLI DEI DETENUTI

Un progetto per sostenere i bisogni dei bambini i cui genitori si trovano nelle prigioni israeliane

1.  Informazioni sul Progetto

Nome dell’ONG : Addameer Prisoners’ Support & Human Rights Association
P.O.Box 17338, Jerusalem
Ramallah Office:  Al-Irsal St., Al-Usrah Bldg.
telephone:  +972-2-2960446/7
fax:  +972-2-2960447
e-mail:  addameer@planet.edu
website:  http://www.addameer.org
Titolo del Progetto:  Necessità scolastiche dei palestinesi
Area del progetto  :  Territori Palestinesi Occupati
Periodo del progetto: luglio 2004 – settembre 2004

2.  Riassunto del Progetto

Il progetto proposto “LE NECESSITÀ SCOLASTICHE DEI FIGLI DEI DETENUTI”, risulta di grande importanza per Addameer, perché risponde alle preoccupazioni ed ai bisogni quotidiani dei prigionieri. Addameer è un’organizzazione non-governativa palestinese, con sede a Ramallah, Territori Palestinesi Occupati. È stata fondata nel 1992 per monitorare le continue violazioni dei diritti umani dei prigionieri palestinesi da parte di Israele. Successivamente, nel 1995, le sue attività si sono estese per comprendere le violazioni da parte della neo-istituita Autorità Palestinese.  Le attività di Addameer sono concentrate su cinque aree di programma.

Come conseguenza delle continue violazioni dei diritti umani, Addameer ha ritenuto necessario allargare il proprio lavoro per interessarsi dei bisogni immediati della comunità palestinese. Dall’inizio dell’attuale Intifada, più di 15.000 Palestinesi sono stati arrestati dalle autorità israeliane. Attualmente, nelle prigioni e nei centri di detenzione israeliani, ci sono più di 5.000 Palestinesi, di cui circa 1.000 sono agli arresti amministrativi, e il loro numero è in continuo aumento. Non si tratta di semplici numeri, ma siamo di fronte ad anime e corpi umani con i loro bisogni, che vivono in una difficile crisi a causa della situazione politica. I figli di questi detenuti sono quelli che pagano il prezzo più alto, sono le vittime che hanno bisogno del nostro sostegno morale ed economico.

3.  Piano Finanziario 

Durata del Progetto:  3 mesi (1° luglio 2004 - 30 settembre 2004)

Le quantità e i costi sono pro-capite - 600 bambini×  130 $ = 78.000 $

 

quantità articoli

USD

Tasse scolastiche

1

10

Divise scolastiche

1

22

Scarpe da ginnastica

1

18

Tuta da ginnastica

1

20

Biancheria

1

5

Calze

2

2

Zainetto

1

11

Quaderni

18 (tre tipi, sei per tipo)

5

Matite

6

1.50

Penne

2

.50

Gomme

2

.50

Temperino

1

.25

Righello

1

.25

Dizionario d’Inglese (edizione per studenti)

1

12

Calcolatrice (per studenti delle scuole superiori)

1

12

Set per la trigonometria

1

4

Scatola di colori

1

2

Pongo colorato

1

3

Carta da disegno

1

1

Totale

130

Budget del Progetto

 

78.000


4.  Informazioni di base su Addameer

Addameer è un’organizzazione non governativa palestinese regolarmente registrata e fondata nel 1992 da un gruppo di attivisti interessati ai  diritti umani. Addameer s’impegna a promuovere ed a proteggere i diritti dei detenuti palestinesi - come delineato nelle Convenzioni delle Nazioni Unite e nelle Leggi Internazionali - ed a facilitare la creazione di un ambiente attento a rispettare questi diritti.
Addameer crede nell’universalità dei diritti umani, nel rispetto della dignità umana come priorità, in base alle leggi ed alle dichiarazioni internazionali.
Inoltre Addameer crede nell’importanza di costruire una società palestinese democratica e libera basata sulla giustizia, sull’eguaglianza, sul dominio della legge e sul rispetto dei diritti umani, in un ambito ancor più ampio del diritto all’autodeterminazione.

Obiettivi Istituzionali
-
Opposizione alla tortura come pure alle altre forme di brutalità, disumanità e trattamento degradante inflitti ai prigionieri palestinesi.
- Abolizione della pena di morte.
- Opposizione agli arresti arbitrari e garanzia di processi giusti e equi.
- Sostegno e appoggio ai prigionieri di coscienza attraverso il sostegno degli sforzi dei detenuti politici provvedendo loro i servizi legali e psicologici e l’accesso ai mass media.
- Sostegno alle famiglie dei detenuti palestinesi ed alla comunità nel suo insieme come destinataria della campagna contro la violazione dei diritti umani. 
- Contribuire a influenzare la promulgazione di leggi che garantiscano i principi dei diritti umani e le libertà di base, così come la loro applicazione nella realtà.
- Contribuire ad elevare la coscienza sociale circa le tematiche dei diritti umani, la democrazia, la sovranità della legge, per promuovere una maggior partecipazione della comunità nella garanzia dei diritti umani.

Addameer è registrato come associazione no-profit presso l’Autorità Nazionale Palestinese. Inoltre è membro del Comitato Esecutivo del Network delle Ong Palestinesi (PNGO) ed è membro del Consiglio Palestinese delle Organizzazioni per i Diritti Umani e del Network Internazionale contro la Tortura. Inoltre Addameer svolge regolare lavoro di difesa presso istituzioni locali ed internazionali e sostiene compagne di solidarietà e attività internazionali.  [Visita il sito per avere ulteriori informazioni]  

Fin dalla  sua fondazione Addameer è stato attivamente coinvolto nello sviluppo della società civile palestinese. In particolare come membro esecutivo del PNGO, Addameer svolge un ruolo importante per organizzare la risposta della società civile in tema di violazione dei diritti umani, come pure nell’elaborazione di strategie per far crescere la coscienza della società. Questo ha posto l’associazione in una posizione unica per il suo forte impegno e per i suoi rapporti con la comunità locale. Nel passato, la maggior parte dei fondi a disposizione dell’organizzazione provenivano da donazioni e dalla partecipazione della comunità locale. Però a causa del duro colpo che la comunità palestinese ha subito dall’inizio dell’Intifada, questo sostegno è diminuito notevolmente. Ciononostante, il coinvolgimento della comunità nell’organizzazione rimane forte, sotto forma di volontariato e sostegno a tutte le attività e le campagne dell’associazione. La priorità di Addameer è quella di assicurare che l’associazione non sia una semplice agenzia di servizi, ma una risorsa della comunità contro le violazioni dei diritti umani.

5.  Background del Progetto

Nel corso degli ultimi due anni, diverse migliaia di palestinesi sono stati arrestati dall’esercito israeliano in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. La maggior parte di questi è capofamiglia, per cui il loro arresto significa lasciare tutta la famiglia ad affrontare senza sostegno la dura quotidianità. Per non menzionare inoltre gli effetti sociali e psicologici sulla famiglia provocati dall’assenza del padre o della madre (in prigione ci sono undici madri). È da sottolineare che l’attuale situazione politica e di sicurezza è la peggiore che i palestinesi abbiano vissuto sotto occupazione.
L’associazione Addameer è la principale organizzazione palestinese che fornisce sostegno a questi detenuti attraverso l’assistenza legale gratuita, regolari visite alle carceri, difendendo i detenuti nelle corti militari  e sostenendo le loro famiglie. L’associazione ritiene necessario garantire ai figli di questi detenuti la possibilità di vivere una vita normale nonostante il genitore in carcere, per poter sperare in un futuro migliore. Sostenere le loro necessità scolastiche dà loro una possibilità, una speranza per un futuro migliore.

6.  Obiettivi del Progetto e Risultati Sperati

Lo scopo del progetto proposto al vostro Comitato, è quello di aiutare i figli di detenuti, le cui famiglie non possono sostenere le spese extra come quelle per l’inizio dell’anno scolastico. L’obiettivo è quello di provvedere al vestiario ed alle spese per articoli di cancelleria per  50 studenti, figli di detenuti palestinesi, in modo che abbiano un minimo di esigenze di base soddisfatto. 

7.  Target Group (Gruppo Destinatario)

I destinatari saranno i figli di prigionieri palestinesi d'età fra i 6 ed i 17 anni, che frequentano dalla prima alla dodicesima classe.
Secondo il database di Addameer ci sono più di 3.000 prigionieri sposati con più di 9.000 figli in età scolastica. Date le sue limitate risorse,  Addameer non può affrontare questa enorme situazioni. Per questo Addameer ha suddiviso il suo intervento.
Inizialmente si propone di provvedere ai bisogni scolastici di circa 600 figli di detenuti. Contemporaneamente spera di poter rispondere ad altre necessità come ad esempio l’assistenza sanitaria per un numero maggiore di minori.

8.  Piano di Realizzazione

Il progetto si svilupperà come segue:

Luglio 2004:
- Selezione del campione: dal database di Addameer verranno selezionati i prigionieri sposati con figli.
- Criteri per la selezione finale: dal database di Addameer verranno selezionati fra questi: i prigionieri con più di due figli, provenienti da aree emarginate (come ad esempio il nord e il sud, i campi e le aree rurali) ed anche criteri di genere (per sostenere la possibilità delle ragazze di accedere all'educazione).
- Selezionare il pacco scolastico: attraverso una rapida ricerca verranno scelti i contenuti di questo pacchetto: abiti scolastici, tuta e scarpe da ginnastica, zainetto e materiale di cancelleria.

Agosto 2004:
- Acquisto e preparazione dei pacchi.
- Invio dei pacchi alle varie aree e inizio della distribuzione.

Settembre 2004:
- Fine della distribuzione dei pacchi
- Stesura del rapporto finale.


T. R. C.
TREATMENT AND REHABILITATION CENTRE FOR VICTIMS OF TORTURE
RAMALLAH
www.trc-pal.org


PROGETTO PER CAMPO ESTIVO (SUMMER CAMP) 2004


A) TRC: Chi siamo

L’obbiettivo principale del TRC è quello di contribuire in modo significativo ad eliminare la portata e le conseguenze della tortura, della violenza organizzata e di altre violazioni dei diritti umani in Palestina. Il TRC è un’organizzazione non governativa senza scopi di lucro (no-profit), che fornisce assistenza psico-sociale ai sopravvissuti alle torture  e alle vittime di violenza in Palestina. Il TRC ha lo scopo di alleviare le sofferenze delle vittime di tortura e delle loro famiglie e di agevolare il processo della loro reintegrazione nella comunità e nella vita quotidiana. È fondamentale per il TRC promuovere una cultura comunitaria di ripudio di ogni genere di tortura e di violenza organizzata e per ridurre la possibilità che le vittime di tortura diventino portatrici di violenza. Inoltre il TRC intende stimolare la coscienza e la comprensione dell’opinione pubblica sui diritti umani e sulla salute mentale.

Il TRC coopera con istituzioni e personalità internazionali di primo piano, unendosi alla lotta universale contro la tortura. Infine, il TRC si prefigge lo scopo di sostenere il benessere mentale e sociale nella comunità palestinese.

B)
Il dramma dei bambini palestinesi

Oltre ai 50 anni di occupazione israeliane, da quando è scoppiata la seconda Intifada nel 2000, i territori palestinesi stanno sperimentando intenzionali aggressioni, continui stress e alti livelli di trauma individuale e di massa. I bambini palestinesi, vivendo in queste tremende condizioni dell’occupazione israeliana, sono spesso quelli maggiormente colpiti. Sono costretti a far fronte ed a tentare di comprendere bombardamenti aggressivi, invasioni, brutali campagne di arresti di massa, demolizioni di case, chiusure e restrizioni. Spesso i bambini palestinesi che vivono in villaggi remoti o in campi profughi non possono giocare fuori di casa o raggiungere le loro scuole; sono soffocati da assurde restrizioni e dalla paura.

Il Programma di Studi sullo Sviluppo dell’Università di Bir Zeit  ha condotto un’indagine nel giugno 2002, dalla quale risulta che il 68% dei bambini palestinesi soffre di disturbi psico-emotivi. Il 71% dei palestinesi si sente insicuro riguardo alla propria vita, ai propri figli ed ai propri beni e il 37% degli intervistati si è dichiarato pessimista circa il futuro. Ovviamente le percezioni degli adulti si ripercuotono sui sentimenti e sul comportamento dei bambini.


C) La necessità di un’attività di CAMPO ESTIVO

I bambini, diversamente dagli adulti, dipendono meno dalla comunicazione verbale nell’esprimere i loro disagi, le frustrazioni, la confusione e la rabbia. I loro diritti umani sono sistematicamente violati e sono lasciati da soli a gestire la loro perdita d’innocenza.

Il peso enorme che i bambini palestinesi hanno sulle spalle determina la forte necessità di un intervento psicologico. Questa necessità ha dato origine al campo estivo per questi bambini. Per 3 anni consecutivi il TRC ha condotto positivamente questo tipo di esperienza.

I bambini interessati, che hanno partecipato ai campi estivi negli scorsi anni, erano figli di persone seguite dal TRC.

I principali obbiettivi dell’attività del campo estivo sono i seguenti:
- aiutare i bambini ad acquisire nuove capacità, come ad esempio tecniche di  rilassamento, di disinnesco dello stress, soluzione dei problemi ed autocontrollo
- insegnare ai bambini alcuni metodi per la comprensione di se stessi, misure per la sicurezza personale, strategie per la prevenzione e insegnar loro come diventare positivi senza far violenza su se stessi o alle persone attorno a loro
- insegnare ai bambini come gestire l’attuale crisi e come manifestare e far emergere le proprie paure, le esperienze traumatiche personali, le preoccupazioni e le speranze
- fornire ai bambini conoscenze sulle tecniche per sentirsi sicuri di sé, per diventare positivi, ottimisti e pieni di speranza.
- i bambini sono stimolati a partecipare alla formulazione dei programmi giornalieri e sono resi responsabili della mediazione tra i loro desideri e quelli dei responsabili del campo.

Il campo estivo prevede attività ricreative (nuoto, escursioni, lavoro manuale, canto, visite a parchi gioco, ecc.) ed una rigorosa attenzione al benessere fisico. I bambini praticheranno sport, aerobica ed attività fisica in modo regolare ed organizzato. Le attività si svolgeranno in un ambiente sano e pulito. Ogni giorno ai partecipanti verranno dati: frutta fresca, succhi e delle sane merende ad intervalli regolari ed un pranzo caldo e nutriente. Inoltre verrà fornito un equipaggiamento adeguato alle attività del campo estivo ed al clima.

Il team tecnico, i volontari ed i partecipanti monitoreranno congiuntamente i progressi e gli sviluppi prima, durante e al termine delle attività. Gli istruttori, i volontari, i genitori, gli insegnati ed i partecipanti stessi, hanno finora verificato che il comportamento dei bambini diveniva più disciplinato e meno aggressivo dopo la partecipazione all’attività del campo estivo. Alcuni dei partecipanti al campo sono anche seguiti dal TRC e/o partecipano alle attività di Terapia di Gruppo per Bambini ed i loro terapeuti hanno notato significativi miglioramenti.

D) Proposta di Budget per il Campo Estivo 2004

Al campo estivo dello scorso anno hanno potuto partecipare solo 70 bambini, per problemi economici. Il TRC ha dovuto rifiutare decine di bambini che avrebbero avuto bisogno di questo servizio nel 2003, ma spera di poter accoglierne un maggior numero nel 2004. Il presente budget è formulato su un numero di 100 bambini. Il rapporto tra bambini e istruttori è di 10 a 1 ed i terapeuti lavorano con i bambini individualmente o in piccoli gruppi. La durata del campo estivo è di 3 settimane consecutive, per 6 giorni alla settimana, dalle 9 del mattino alle 2 del pomeriggio. Il Centro garantisce il trasporto di andata e ritorno dal campo. Il TRC spera di riuscire a completare il programma fornendo ad ogni bambino un kit scolastico (zaino, quaderni, penne, indumenti…) come premio alla consegna dell’attestato finale. Questo potrebbe essere d’aiuto per le persone seguite dal TRC, molte delle quali versano in gravi condizioni economiche, in modo che possano superare le difficoltà finanziarie che spesso impediscono la frequenza scolastica.

 

 

ATTIVITÀ                                                            

COSTO IN US $

1

Affitto locali                                                                                       

300

2

Mensa (pasti, merende)                                                                 

2.500

3

Cancelleria                                                                                     

1.200

4

Trasporti                                                                                           

1.000

5

Volontari                                                                                          

2.500

6

Cure mediche e sanitarie                                                                                      

200

7

Attività ricreative (nuoto, cinema, teatro, gite, parchi…)                         


1.500

8

Magliette, berretti, calzoncini

2.000

9

Premio con attestato finale                                                              

2.500

 

TOTALE                     

13.700

 


Al termine della attività  il vostro contributo verrà documentato in un budget consuntivo predisposto dal contabile del TRC e da un supervisore dei conti indipendente e neutrale. Il vostro contributo verrà riportato nella relazione annuale del TRC e nelle pubblicazioni relative alle attività. Volontari o monitori di queste attività inviati dalla vostra organizzazione, saranno più che benvenuti. Il vostro contributo a questo progetto darà un’opportunità a bambini sofferenti per le conseguenze della guerra, di superare i loro traumi e di crescere meglio.