www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 15-10-04

dal comitato di solidarietà con il popolo palestinese di Torino

Il presidente del consiglio dei Leali di Addameer imprigionato dall'esercito israeliano



Il giorno 29 luglio 2004, l´esercito israeliano ha arrestato Abdul Latif Gheith, il presidente del Consiglio dei Leali dell'Associazione Addameer che opera a sostegno dei prigionieri e in difesa dei diritti umani. Il signor Gheith, 63 anni, stava cercando di attraversare il posto di blocco militare di Qalandiya (periferia nord di Gerusalemme) verso le 14, quando è stato arrestato dai militari ivi dislocati.

Il 4 agosto alle ore 14, l´avvocato Mahmoud Hassan dell´Associazione Addameer ha potuto fare visita in carcere ad Abdul Latif Gheith. Da sottolineare che sin dal suo arresto, al signor Gheith è stata negata qualsiasi forma di assistenza legale. Al suo avvocato ha riferito di essere stato fermato per un pò di tempo al suddetto posto di blocco da parte dei Servizi Generali di Sicurezza Israeliani (Shabak). L´ufficiale dello Shabak lo ha interrogato per circa 15 minuti relativamente al suo lavoro presso l´Associazione Addameer, sul lavoro e sulle attività dell´Associazione e di tutti gli altri dipendenti. Subito dopo i militari israeliani hanno condotto Gheith all´interno dell'insediamento di Giva´at Ze´ev vicino a Gerusalemme per poi trasferirlo al Campo di Prigionia Militare Benyamin nella base militare Ofer, alla periferia della città di Ramallah.

Fin dall´inizio, a Gheith non è stata data alcuna motivazione per il suo arresto né è stata formulata una accusa precisa a suo carico. I regolamenti israeliani militari vigenti nei Territori Palestinesi Occupati danno il diritto all'esercito israeliano di arrestare qualsiasi palestinese per un periodo di otto giorni senza fornire nessuna spiegazione. Gheith risiede però a Gerusalemme e possiede una carta d´identità rilasciata dal Comune di Gerusalemme, quindi dovrebbe essere sottoposto alle norme vigenti per i cittadini di Gerusalemme e non per i cittadini della Cisgiordania.

Il giorno 4 agosto, alle ore 16, il Comando Militare Israeliano della Cisgiordania ha informato l´avvocato Mahmoud Hassan di aver emesso un ordine di arresto amministrativo contro Gheith. L´ordine, firmato il 4 agosto 2004, afferma che signor Gheith, nato nel 1941 e residente a Shu´fat (Gerusalemme), è agli arresti amministrativi dal 5 agosto 2004 fino al 4 febbraio 2005, in quanto rappresenta un pericolo per la sicurezza della regione. Così Gheith si aggiunge agli oltre 700 palestinesi attualmente agli arresti amministrativi, imprigionati senza accuse o processi.
Alcuni di loro risultano agli arresti amministrativi da oltre 3 anni.

Abdul Latif Gheith, una figura ben nota a Gerusalemme e in tutta la comunità palestinese, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e ad attività per la giustizia sociale. Nell'ultimo periodo ha concentrato le sue attività sul problema delle violazioni dei diritti dei palestinesi residenti a Gerusalemme, soprattutto dopo che il "muro di separazione/annessione" aveva ridotto le aree residenziali palestinesi in enclavi e soffocato la società palestinese. Il signor Gheith è un esponente del Comitato della Società Civile Palestinese di Gerusalemme ed è un rappresentante del Comitato Supremo Nazionale Palestinese per i Prigionieri Politici.
Lo spettro degli arresti amministrativi non è una novità per Gheith. Lui, come diverse migliaia di attivisti palestinesi, è stato precedentemente colpito da questa forma di arresto arbitrario e logorante. Subito dopo lo scoppio della prima Intifada, nel 1988, Gheith è rimasto imprigionato per sei mesi. Dopo esser stato rilasciato, nel 1989 è stato di nuovo arrestato per altri sei mesi.

Addameer considera l´arresto amministrativo di Gheith come parte integrante di una sistematica campagna aggressiva condotta da Israele, che usando gli arresti arbitrari, mira a fermare il lavoro sociale degli attivisti palestinesi sperando così di distruggere l´intero lavoro che viene svolto nella società palestinese.
Gheith, come gli oltre 700 palestinesi attualmente agli arresti amministrativi, e le diverse migliaia che sono state soggette a questa forma di punizione arbitraria negli ultimi decenni, è attualmente imprigionato in un campo di detenzione militare noto per le sue condizioni disumane.
Inoltre, non occorre dimenticare il tormento fisico e psichico al quale Gheith risulta esposto per l´imprigionamento a tempo indefinito senza sapere le motivazioni di tale detenzione e quindi senza potersi difendere dalle accuse a suo carico.

Addameer chiede l´immediato rilascio di Abdul Latif Gheith, come di tutti coloro che sono agli arresti amministrativi, che continuano ad essere imprigionati senza accuse e senza processo. Inoltre, chiede l´immediata cessazione da parte delle Autorità d´Occupazione Israeliane dell'uso sistematico della detenzione arbitraria.