dal comitato di solidarietà con il popolo palestinese di Torino
Il presidente del
consiglio dei Leali di Addameer imprigionato dall'esercito israeliano
Il giorno 29 luglio 2004, l´esercito israeliano ha arrestato Abdul Latif
Gheith, il presidente del Consiglio dei Leali dell'Associazione Addameer che
opera a sostegno dei prigionieri e in difesa dei diritti umani. Il signor
Gheith, 63 anni, stava cercando di attraversare il posto di blocco militare di
Qalandiya (periferia nord di Gerusalemme) verso le 14, quando è stato arrestato
dai militari ivi dislocati.
Il 4 agosto alle ore 14, l´avvocato Mahmoud Hassan dell´Associazione Addameer
ha potuto fare visita in carcere ad Abdul Latif Gheith. Da sottolineare che sin
dal suo arresto, al signor Gheith è stata negata qualsiasi forma di assistenza
legale. Al suo avvocato ha riferito di essere stato fermato per un pò di tempo
al suddetto posto di blocco da parte dei Servizi Generali di Sicurezza
Israeliani (Shabak). L´ufficiale dello Shabak lo ha interrogato per circa 15
minuti relativamente al suo lavoro presso l´Associazione Addameer, sul lavoro e
sulle attività dell´Associazione e di tutti gli altri dipendenti. Subito dopo i
militari israeliani hanno condotto Gheith all´interno dell'insediamento di
Giva´at Ze´ev vicino a Gerusalemme per poi trasferirlo al Campo di Prigionia
Militare Benyamin nella base militare Ofer, alla periferia della città di
Ramallah.
Fin dall´inizio, a Gheith non è stata data alcuna motivazione per il suo
arresto né è stata formulata una accusa precisa a suo carico. I regolamenti
israeliani militari vigenti nei Territori Palestinesi Occupati danno il diritto
all'esercito israeliano di arrestare qualsiasi palestinese per un periodo di
otto giorni senza fornire nessuna spiegazione. Gheith risiede però a
Gerusalemme e possiede una carta d´identità rilasciata dal Comune di
Gerusalemme, quindi dovrebbe essere sottoposto alle norme vigenti per i
cittadini di Gerusalemme e non per i cittadini della Cisgiordania.
Il giorno 4 agosto, alle ore 16, il Comando Militare Israeliano della
Cisgiordania ha informato l´avvocato Mahmoud Hassan di aver emesso un ordine di
arresto amministrativo contro Gheith. L´ordine, firmato il 4 agosto 2004,
afferma che signor Gheith, nato nel 1941 e residente a Shu´fat (Gerusalemme), è
agli arresti amministrativi dal 5 agosto 2004 fino al 4 febbraio 2005, in
quanto rappresenta un pericolo per la sicurezza della regione. Così Gheith si
aggiunge agli oltre 700 palestinesi attualmente agli arresti amministrativi,
imprigionati senza accuse o processi.
Alcuni di loro risultano agli arresti amministrativi da oltre 3 anni.
Abdul Latif Gheith, una figura ben nota a Gerusalemme e in tutta la comunità
palestinese, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e ad
attività per la giustizia sociale. Nell'ultimo periodo ha concentrato le sue
attività sul problema delle violazioni dei diritti dei palestinesi residenti a
Gerusalemme, soprattutto dopo che il "muro di separazione/annessione"
aveva ridotto le aree residenziali palestinesi in enclavi e soffocato la
società palestinese. Il signor Gheith è un esponente del Comitato della Società
Civile Palestinese di Gerusalemme ed è un rappresentante del Comitato Supremo
Nazionale Palestinese per i Prigionieri Politici.
Lo spettro degli arresti amministrativi non è una novità per Gheith. Lui, come
diverse migliaia di attivisti palestinesi, è stato precedentemente colpito da
questa forma di arresto arbitrario e logorante. Subito dopo lo scoppio della
prima Intifada, nel 1988, Gheith è rimasto imprigionato per sei mesi. Dopo
esser stato rilasciato, nel 1989 è stato di nuovo arrestato per altri sei mesi.
Addameer considera l´arresto amministrativo di Gheith come parte integrante di
una sistematica campagna aggressiva condotta da Israele, che usando gli arresti
arbitrari, mira a fermare il lavoro sociale degli attivisti palestinesi
sperando così di distruggere l´intero lavoro che viene svolto nella società
palestinese.
Gheith, come gli oltre 700 palestinesi attualmente agli arresti amministrativi,
e le diverse migliaia che sono state soggette a questa forma di punizione
arbitraria negli ultimi decenni, è attualmente imprigionato in un campo di
detenzione militare noto per le sue condizioni disumane.
Inoltre, non occorre dimenticare il tormento fisico e psichico al quale Gheith
risulta esposto per l´imprigionamento a tempo indefinito senza sapere le
motivazioni di tale detenzione e quindi senza potersi difendere dalle accuse a
suo carico.
Addameer chiede l´immediato rilascio di Abdul Latif Gheith, come di tutti
coloro che sono agli arresti amministrativi, che continuano ad essere
imprigionati senza accuse e senza processo. Inoltre, chiede l´immediata
cessazione da parte delle Autorità d´Occupazione Israeliane dell'uso
sistematico della detenzione arbitraria.