www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 15-10-08 - n. 245

da Uruknet - www.uruknet.info?p=47871
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Insediamenti ebraici raddoppiati in oltre 10 anni
 
Palestinian Information Center
 
10/10/2008
 
Uno studio pubblicato dall’Istituto di ricerca applicata - Gerusalemme (ARIJ) afferma che, tra il 1996 ed il 2007, l'occupazione israeliana ha aumentato l'area degli insediamenti in Cisgiordania del 85%. Lo studio aggiunge che le colonie rappresentano la pietra angolare della politica israeliana di giudaizzazione delle terre occupate palestinesi.
 
Secondo lo studio, il processo di costruzione degli insediamenti ebraici in varie parti della Cisgiordania, ed in particolare nel distretto di Gerusalemme, è cominciato immediatamente dopo l'occupazione del giugno 1967, per imporre cambiamenti sul campo nel tentativo di controllare la maggior parte delle terre palestinesi occupate.
 
I diversi governi d’occupazione israeliani hanno incoraggiato l'edificazione di nuovi insediamenti e l'espansione di quelli esistenti a spese delle terre palestinesi che furono confiscate con vari pretesti.
 
Lo studio fa anche notare che alcuni insediamenti furono ingranditi del 126% fin dal 1996, come Beitar Elit a sud-ovest del distretto di Betlemme, o anche del 143% nel 1996, come Mashouki Darajot ad est del distretto di Betlemme. Nel 1996, le altre colonie in Cisgiordania sono state protagoniste di un’espansione tra 50% e 100% della loro area.
 
In aggiunta alle confische “ufficiali” di terra palestinese a favore delle colonie ebraiche, la ricerca evidenzia che grandi porzioni di territorio attorno agli insediamenti sono state rubate ai loro proprietari attraverso le aggressioni dei coloni, attaccando per impedire la coltivazione dei campi, quindi posizionando attorno del filo spinato preparando così il terreno per il sequestro.
 
Questo senza contare le parti di territorio limitrofe agli insediamenti dichiarate “aree militari chiuse" dall'IOF [Israeli Occupation Forces, ovvero IDF visto dai palestinesi, N.d.T.], anch’esse pronte per il sequestro.
 
Lo studio conclude affermando che l’accelerazione dell'espansione degli insediamenti in Cisgiordania mira ad imporre fatti dolorosi sul terreno e riflette il disprezzo delle varie decisioni del Consiglio di sicurezza [dell’ONU] come le Risoluzioni 446, 452 e 465.
 
Rileva infine che l'occupazione israeliana sembra non avere nessun’intenzione di fermare le attività d’insediamento, dal momento che fin dagli accordi di Oslo queste colonie sono raddoppiate. Tutto ciò in aggiunta alla migliaia di Dunums [Kmq] di terra palestinese confiscata per costruire strade esclusive per gli ebrei che collegano gli insediamenti, fin dagli accordi, diminuendo ulteriormente le terre palestinesi, isolando le comunità le une dalle altre e limitando l'espansione di città e villaggi palestinesi.