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- popoli resistenti - palestina - 26-11-08 - n. 251
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
“Storie da Gaza”
Il dott. Mustafa Barghouti e Mairead Maguire di ritorno dalla Striscia rivolgono un appello alla solidarietà internazionale con il popolo palestinese.
Palestinian National Initiative
21/11/2008
Ramallah, 20/11/08 - Il dott. Mustafa Barghouthi MP, il Segretario generale di Iniziativa Nazionale Palestinese, ha tenuto oggi una conferenza stampa congiunta con l’irlandese Mairead Maguire, Premio Nobel per la Pace. Alla fine di ottobre, hanno entrambi fatto parte dell'equipaggio della SS Dignity, la seconda barca che ha navigato e rotto l'assedio israeliano alla Striscia di Gaza.
Il deputato e l'attivista di pace riportano la loro testimonianza da Gaza e, dal momento che la Striscia è totalmente isolata dalla copertura dei media e dal resto del mondo, i racconti dal posto sono rari.
Mustafa Barghouthi ha ricordato l'importanza di un movimento di solidarietà internazionale che sostenga in modo concorde il popolo palestinese, poiché i palestinesi che vivono in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est stanno soffrendo per le condizioni dell’occupazione.
Durante il suo soggiorno in Palestina, la sig.ra Maguire è stata invitata dal dott. Barghouthi a scoprire - per testimoniare – i molteplici aspetti della resistenza pacifica, attraverso il sostegno alla resistenza popolare contro il muro dell’apartheid insieme ai residenti di Ni'lin, contro le demolizioni delle case a Gerusalemme, o la crisi umanitaria a Gaza in conseguenza dell’assedio.
“I valori centrali della Sua campagna, Signor Obama: la Libertà, la Giustizia, l'Equità e la Parità devono prevalere anche qui. Noi stiamo affrontando l'occupazione più lunga della storia e la peggiore politica di apartheid.” Mustafa Barghouti a Barak Obama
Gli attivisti di pace palestinesi e irlandesi hanno portato avanti un discorso che ha insistito sull’unità e sull’invito rivolto alla Comunità internazionale per un’assunzione di responsabilità in sostegno delle lotte pacifiche palestinesi.
Quindi rivolgendosi al neo eletto Presidente degli Stati Uniti, Barghouthi ha ripetuto che la politica di parte verso l'Israele dovrebbe cessare. “I valori centrali della Sua campagna, Signor Obama: la Libertà, la Giustizia, l'Equità e la Parità devono prevalere anche qui. Noi stiamo affrontando l'occupazione più lunga della storia e la peggiore politica di apartheid.”
“As step too far has been crossed”: Barghouti e Maguire in un sforzo congiunto invitano la comunità internazionale ad agire.
Secondo la Convenzione di Ginevra, a nessun governo è permessa la punizione collettiva verso una popolazione, faceva notare Maguire. “La politica israeliana è sia illegale sia immorale perché designa come bersaglio bambini, donne e civili innocenti. È probabile che sia la situazione peggiore al mondo visto che ad essere colpita è un’intera popolazione”, hanno riferito gli osservatori.
Mairead Maguire ha raccontato la sua ultima esperienza che testimonia la politica di isolamento in atto ed il black out mediatico che vige attualmente nella Striscia. “Sono andata ad Erez ieri, insieme a 50 tra cooperanti internazionali e giornalisti. A nessuno è stato permesso di entrare nella Striscia. Ci è stato detto che a Gaza era in corso una guerra, prima di negarci l’entrata”.
Il dott. Barghouti ha evidenziato anche un peggioramento della politica contro gli operatori internazionali, per il fatto che le forze navali israeliane hanno rapito 14 pescatori palestinesi e 3 attivisti di pace internazionali di fronte alle coste di Gaza martedì mattina. “Questa violazione di ogni legge e convenzione sta accadendo durante i cosiddetti colloqui di pace di Annapolis”, ha aggiunto il Deputato.
“A step too far has been crossed in the policy of siege in Gaza” hanno dichiarato, dato che nessun giornalista può riportare le condizioni di vita della popolazione né agli operatori umanitari è consentito dare assistenza.
“Rimanendo in silenzio, la comunità internazionale è connivente ad Israele nella distruzione della vita di bambini, donne e civili” Mairead Maguire
“Questo richiede l’immediata attenzione del nuovo governo degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Rimanendo in silenzio, la comunità internazionale è connivente ad Israele nella distruzione della vita di bambini, donne e civili. I bambini chiedono cibo, non bombe”, ha aggiunto. “Ma gli israeliani stanno portando bombe, con il sostegno di 10 milioni di dollari pagati dai contribuenti statunitensi”. I relatori hanno fatto l'appello alla comunità internazionale affinché esiga il rispetto degli obblighi riguardo ai diritti umani fondamentali, la cessazione dell’assedio su Gaza e l’avvio di negoziati seri per arrestare la crisi umanitaria in peggioramento.
“Ora abbiamo bisogno di azioni, non di parole”, ha detto la sig.ra Mrs Maguire prima chiedere un boicottaggio ed un disinvestimento nelle relazioni commerciali bilaterali con Israele.
“Israele non può essere serio nei colloqui di pace mentre nello stesso tempo demolisce le case dei palestinesi a Gerusalemme Est, costruisce un Muro per la segregazione razziale e nuovi insediamenti. Questo è ciò di cui sono stata testimone oculare dopo aver passato del tempo a Gaza e in Cisgiordania, ha aggiunto Maguire. “Ho visto una famiglia strappata dalla sua casa a Gerusalemme e che ora sta dormendo sotto una tenda. Stanno ripulendo Gerusalemme della sua popolazione palestinese.”
I portavoce hanno chiesto all’ONU di prendere misure concrete e di sospendere l'appartenenza israeliana alle Nazioni Unite, fino a quando il Governo non si atterrà agli standard universalmente riconosciuti della Legge internazionale.
Maireaid Maguire ha confermato che mantiene la speranza per una soluzione futura del conflitto e che saranno i palestinesi insieme agli israeliani a risolvere il problema. Ha insistito sulla necessità di una Unità palestinese, e sull'adozione di azioni di lotta popolari e non violente in favore dei diritti palestinesi.
Storie da un'entità chiusa - Gaza
Insieme con altri attivisti di pace internazionali, Mustafa Barghouti e Mairead Maguire erano membri dell'equipaggio della SS Dignity che ha navigato verso Gaza alla fine di ottobre, la seconda imbarcazione a raggiungere la Striscia di Gaza nel corso degli ultimi cinquanta anni.
Hanno raccontato di essersi sentiti dire dal governo israeliano che non gli sarebbe stato consentito raggiungere la Striscia. “Sapevamo di navigare a nostro rischio”, ha detto la sig.ra Maguire, aggiungendo “Ma eravamo internazionali da tutto il mondo, interessati alle condizioni di vita dei palestinesi ed eravamo determinati a raggiungere le coste di Gaza”. “Quello che abbiamo trovato a Gaza lascia sgomenti e tristi in quanto la crisi umanitaria nella Striscia ha raggiunto un livello molto profondo”, ha sostenuto il Nobel per la Pace. Essi sono i testimoni dell’isolamento della popolazione di Gaza dal resto del mondo in conseguenza della chiusura israeliana del confine di Gaza e della distruzione del suo aeroporto. “Siamo stati testimoni della punizione collettiva inflitta ai civili di Gaza nel loro complesso. Innocenti, bambini e donne sono diventati bersagli.”
Per chi parla, attualmente Gaza non è soltanto la più grande prigione del mondo. La sua popolazione è stata privata dei diritti più elementari, come la sicurezza del cibo o l’accesso alle cure mediche. Alla sua popolazione non è concesso far visita ai familiari o lasciare la Striscia. È peggio di una prigione, dove questi diritti sono tutelati. E benché gli israeliani stiano chiedendo di non occupare più Gaza, “il governo israeliano possiede le chiavi di ogni prigione individuale di Gaza”, ha dichiarato.
Dalla Striscia, i testimoni hanno raccontato della mancanza di attrezzatura sanitaria per le necessità di base. “I dottori fanno i conti con la mancanza di combustibile per le ambulanze, di elettricità per le apparecchiature ospedaliere, la scarsità di medicine, anche quelle più essenziali che in Europa ci vengono garantite”, ha aggiunto Maguire. Il dott. Barghouti ha espresso anche profonde preoccupazioni per la minaccia di un'inondazione dei liquami imminente e le disastrose conseguenze che la contaminazione dell’acqua potrebbe avere sulle condizioni di salute degli abitanti di Gaza.
Dal momento che la principale centrale elettrica della Striscia è stata bombardata da un attacco aereo israeliano, la popolazione rimane spesso al buio. Inoltre, agli abitanti di Gaza non è permesso rifornirsi dei materiali per ricostruire l'infrastruttura distrutta a causa del blocco in corso.
Dr. Mustafa Barghouthi: 0599/ 201 528 - 0599/ 940 073