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- popoli resistenti - palestina - 22-11-09 - n. 296
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Marwan Barghouti: negoziati destinati a fallire
Ma'an
19/11/2009
Betlemme - Dai negoziati con Israele non si otterrà nulla, ha dichiarato il leader imprigionato di Fatah, Marwan Barghouti, alla Reuters in un'intervista pubblicata giovedì scorso.
Attraverso messaggi scritti fatti uscire dal carcere attraverso il suo avvocato, Bargouthi ha esortato i palestinesi ad intraprendere campagne popolari e diplomatiche con lo scopo di pervenire ad uno Stato, ha riportato l'agenzia di stampa.
"Scommettere sui soli negoziati non è mai stata la nostra strada. Ho sempre invocato un mix costruttivo di trattativa, resistenza e azione politica, diplomatica e popolare", ha spiegato, secondo l'agenzia di Reuters.
Sollecitare quindi una campagna popolare contro gli insediamenti. Bargouthi, considerando le politiche israeliane a Gerusalemme, il blocco di Gaza, l'espropriazione della terra e il muro "razzista" di Israele in Cisgiordania, ritiene che dai colloqui si otterrebbe poco.
Egli ha anche invitato Hamas a firmare un accordo di riconciliazione, già siglato da Fatah il mese scorso, il quale porrebbe fine a due anni di crisi politica in Palestina che ha visto l’Autorità Palestinese guidata da Fatah al governo della Cisgiordania e Hamas ad un governo de facto di Gaza.
Barghouthi ha definito questa divisione "un crimine contro la nazione" oltre che ingiustificata.
"Non vedo sussistere fondamentali differenze politiche tra Fatah e Hamas... Non ci sono scuse al mondo che impediscano la riconciliazione nazionale, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi e dell'orizzonte bloccato dei negoziati", ha detto.
"Nel buio del fallimento dei negoziati e dell'assenza di un partner di pace israeliano, la strategia necessaria è in primo luogo di porre fine alla divisione e ripristinare l'unità nazionale", ha aggiunto.
I palestinesi considerano il popolare leader di Fatah un prigioniero politico e spesso lo indicano come potenziale candidato a sostituire il presidente Mahmoud Abbas, che ha annunciato il mese scorso le dimissioni alla fine del suo mandato.
Alla domanda se intenda candidarsi alla presidenza, Barghouti ha risposto: "Quando si effettuerà la riconciliazione nazionale e ci sarà un accordo per tenere le elezioni, prenderò la decisione appropriata".
Bargouthi è stato condannato a cinque ergastoli perché leader dei Tanzim, ala militare di Fatah, ma potrebbe essere rilasciato nel caso che Hamas e Israele giungano ad un accordo sulla sorte di centinaia di prigionieri palestinesi e del soldato israeliano catturato Gilad Shalit.
Mediatori tedeschi continuano negli sforzi di conciliazione per produrre uno scambio di prigionieri, ha detto a Ma’an l’alto dirigente di Hamas, Osama Al-Muzeini. Ha riferito che colloqui sono "in corso e con la mediazione tedesca stanno superando ostacoli".
Nel frattempo è stato riferito di un ente caritatevole di Gaza legato a Hamas che ha offerto ai palestinesi all'interno di Israele 1,4 milioni di dollari per la cattura di un soldato israeliano da scambiare con alcuni degli 11.000 prigionieri palestinesi detenuti da Israele.
L'Associated Press ha riportato che il gruppo Waad, organizzazione per i diritti dei prigionieri guidata dal ministro degli Interni del governo de facto, Fathi Hamad, ritiene l'iniziativa una risposta conseguente all’offerta di Israele di pagare gli abitanti di Gaza per ottenere informazioni su Shalit.