www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 31-03-10 - n. 312

da www.bdsmovement.net/?q=node/676
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Giornata della Terra celebrata in tutto il mondo con azioni che chiamano al Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele
 
BNC, Palestina occupata
 
30/03/2010
 
Nel corso della Giornata della Terra celebrata dai palestinesi, attivisti della solidarietà di tutto il mondo sono scesi in piazza per chiedere una campagna globale di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro Israele fino a quando non si conformerà al diritto internazionale e umanitario. Azioni creative e decise si sono svolte a Londra, Toronto, New York, Parigi, Roma, Il Cairo, Melbourne e in decine di altre città in tutto il mondo.
 
Oggi ricorre il 34° anniversario da quando Israele uccise sei cittadini palestinesi di Israele che protestavano contro l'esproprio delle loro terre per costruire nuove città per soli ebrei e ampliare quelle esistenti. Le proteste palestinesi in quella prima Giornata della Terra furono provocate dal "Koenig Report", uno studio commissionato dal governo con l’intento di investigare il modo per incoraggiare i cittadini israeliani palestinesi a lasciare le terre e che portò un'ondata di misure discriminatorie, tra cui la confisca delle terre, contro la minoranza palestinese di Israele.
 
Il Comitato Nazionale per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BNC) ha fatto appello alla "coscienza dei popoli e alle loro organizzazioni di tutto il mondo a mobilitarsi in azioni creative, concrete e visibili per rendere questo giorno una tappa storica nel movimento contro l'apartheid di Israele, il colonialismo e l'occupazione, per la responsabilità degli oppressori e per il rispetto dei diritti e della dignità del popolo palestinese". La risposta a questo invito è arrivata da tutto il mondo.
 
A Toronto, gli attivisti hanno dato vita a proteste improvvise nei grandi magazzini Chapters Indigo e Mountain Equipment Co-op, per richiamare l'attenzione sui rapporti commerciali che questi hanno con le società che beneficiano dell’apartheid e dell'occupazione israeliana.
 
Attivisti hanno protestato a Londra all'interno di un supermercato Waitrose, ricordando che questo vende prodotti provenienti da insediamenti illegali ed esortando gli acquirenti a boicottare tutti i prodotti israeliani. Waitrose ha costantemente respinto le richieste degli attivisti di rivelare informazioni sulla vendita dei beni provenienti dalle colonie.
 
Azioni simili si sono svolte nei supermercati di Italia e Olanda.
 
Sempre a Londra, ieri i manifestanti hanno interrotto una esibizione del Jerusalem Quartet. Il concerto alla Wigmore Hall veniva trasmesso in diretta dalla BBC. I manifestanti hanno richiamato l'attenzione sui forti legami del Quartetto con l'esercito israeliano e l'uso da parte di Israele di "ambasciatori culturali" per coprire i suoi crimini contro i palestinesi.
 
Attivisti statunitensi, vestiti con accappatoi e asciugamani, hanno protestato presso i negozi che vendono cosmetici Ahava (Mar Morto), come parte della campagna “Bellezza Rubata”. La società israeliana ha sede nell'insediamento illegale di Mitzpe Shalem. I manifestanti portavano cartelli con scritto “Ahava: Fabbricato da approfittatori israeliani nella Palestina occupata".
 
In aggiunta alle numerose vittorie del crescente movimento BDS, ieri il più grande fondo pensionistico svedese ha annunciato di aver escluso la società militare israeliana Elbit Systems dal proprio portafoglio investimenti per il suo ruolo nella fornitura di apparecchiature di sorveglianza per il muro illegale costruito nei territori occupati della Cisgiordania. Questo avviene dopo la decisione simile, presa lo scorso anno dal fondo pensionistico del governo norvegese, di recedere da Elbit Systems. La pressione è andata crescendo nei confronti delle società con legami militari con Israele, come Motorola e Caterpillar, e da ultimo con gli studenti dell’università Berkeley che la scorsa settimana hanno sostenuto il disinvestimento da Israele con una risoluzione del Senato.
 
In tutta Europa, la consolidata campagna contro la Agrexco sta guadagnando forza. L’azienda del governo israeliano esporta il 70% della produzione agricola totale dagli insediamenti illegali nei territori occupati palestinesi, principalmente in Europa.
 
Una campagna efficace contro Veolia, una società coinvolta nel progetto East Jerusalem Light Rail, che collegherà Gerusalemme ovest agli insediamenti ebraici illegali nella zona occupata di Gerusalemme Est, stringendo ancora più saldamente la morsa israeliana sulle città palestinesi occupate e legando di più le colonie all'interno dello Stato di Israele, ha costretto l'azienda a prendere in considerazione l'abbandono del progetto. Gli attivisti hanno convinto le amministrazioni locali in Inghilterra, Irlanda, Australia e Francia ad impegnarsi per escludere Veolia dai contratti futuri alla luce del suo coinvolgimento nel progetto.
 
In Palestina, la Giornata della Terra è stata contrassegnata dalle marce di protesta contro la consueta politica di Israele di espropriazione contro i palestinesi. Un incontro pubblico è stato organizzato nella città cisgiordana di Salfit dal BNC, per discutere le strategie del movimento globale BDS che gode di ampio sostegno all'interno della Palestina.
 
"Il movimento BDS è cresciuto in modo esponenziale dall’Appello della società civile palestinese per il BDS lanciato nel 2005 e soprattutto dopo aggressione criminale di Israele su Gaza. Mentre tutte le forme di intervento internazionali sembrano incapaci di costringere Israele a rispettare il diritto internazionale, la campagna BDS sta applicando una nuova forma di pressione su Israele", ha dichiarato un portavoce nel corso dell’incontro, aggiungendo che “questa Giornata d'azione BDS è la più grande di sempre e sarà ora impossibile ignorare questo crescente movimento globale".

 


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