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- popoli resistenti - palestina - 03-05-10 - n. 317
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Il FPLP saluta i lavoratori palestinesi per il Primo Maggio
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha portato il saluto ai lavoratori della Palestina, della nazione araba e del mondo in occasione del Giorno Internazionale dei Lavoratori, 1 Maggio 2010, sottolineando che sono i lavoratori palestinesi a condurre la nostra lotta nazionale e ad assicurare la vittoria, per la liberazione nazionale, la democrazia e la giustizia sociale. La dichiarazione del Fronte sottolinea che i lavoratori della Palestina sono sempre stati la punta di diamante del nostro movimento di liberazione nazionale fin dall'inizio della colonizzazione e dell'attacco alla nostra patria e che, oggi più che mai, l'unità dei lavoratori e la democrazia sindacale sono necessarie per affrontare l'occupazione ed il suo assedio, impoverimento, distruzione e disoccupazione, nonché per condurre la lotta nazionale.
Nella sua dichiarazione il Fronte ha rivolto il suo saluto e riconoscimento ai martiri del movimento operaio palestinese, ai martiri e prigionieri palestinesi delle classi popolari, rendendo omaggio anche a tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo del movimento dei lavoratori in Palestina fin dagli inizi del secolo scorso.
Il Fronte ha osservato che il Primo Maggio è il giorno che ricorda a tutti i sacrifici dei nostri lavoratori nella lotta per la liberazione nazionale, rilevando che i lavoratori palestinesi sopportano il peso delle conseguenze della resistenza e della lotta contro l'oppressione nazionale sionista, ma anche quello determinato dallo sfruttamento di classe.
E' stato sottolineato che l'attuale situazione dei lavoratori in Palestina e un riesame della nostra esperienza passata e delle lezioni apprese, richiedono la riorganizzazione delle fila dei sindacati palestinesi su una base per cui siano i lavoratori palestinesi a decidere della loro causa. Ciò richiede una dirigenza unificata, coerente, democratica, eletta e la fine degli atteggiamenti burocratici che minano il ruolo e l'interesse dei lavoratori palestinesi.
Il Fronte ha richiamato l'attenzione sui lavoratori che lottano sotto assedio a Gaza, che devono fronteggiare il deliberato attacco economico dell'occupante e dei suoi partner regionali e internazionali. Ha sottolineato la necessità di programmi nazionali e unificati palestinesi per fornire alternative, con a guida i lavoratori, alla dipendenza dell'occupazione e dei donatori internazionali, al fine di sostenere la resistenza all'occupazione delle classi popolari.
La dichiarazione FPLP ha chiesto la fine della corruzione e dell'evasione fiscale dei ricchi patrimoni palestinesi, chiedendo che i proprietari delle grandi imprese e le banche che operano in Palestina investano nell'economia nazionale e non contrabbandino i loro soldi in investimenti stranieri. La dichiarazione ha sottolineato che i lavoratori non devono sopportare da soli l'onere della lotta nazionale.
Il Fronte ha concluso sottolineando la necessità di organizzazione dei lavoratori nel movimento nazionale, chiedendo la fine di tutti i ritardi nella democratizzazione e la ricostruzione della Federazione Generale Palestinese dei Sindacati.
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