www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 13-09-10 - n. 331

da FPLP - www.pflp.ps/english/?q=life-abu-ali-mustafa-photo-gallery
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
A nove anni dall’assassinio di Abu Ali Mustafa, Segretario generale del FPLP
 
La vita di Abu Ali Mustafa - Galleria fotografica -
 
Abu Ali Mustafa (Mustafa al-Zibri) nasce nel 1938 nel villaggio di Arraba, nei pressi di Jenin. Entra a far parte del Movimento Nazionalista Arabo nel 1955 diventando membro dell'Associazione Nazionalista Araba ad Amman. Insieme ai suoi compagni e collaboratori si scontra con il governo giordano chiedendo l'annullamento del patto giordano-britannico e l'allontanamento degli ufficiali inglesi dall'esercito.
 
Nell'aprile del 1957 è arrestato e imprigionato per alcuni mesi. Poco dopo il parlamento giordano si scioglie e cade il governo Solemn Nebulas. Durante questo periodo, i partiti politici vengono vietati e Abu Ali subisce insieme a molti altri un nuovo arresto e un processo dinanzi un tribunale militare. E' condannato a cinque anni di carcere da scontare nella prigione di Jafer nella Giordania orientale.
 
Dopo essere stato rilasciato nel 1961, Abu Ali Mustafa prosegue la sua militanza politica con il Movimento Nazionalista Arabo diventando responsabile per il Distretto settentrionale della Cisgiordania. Fonda e costruisce due organizzazioni, una pubblica e l'altra clandestina.
 
Nel 1966, Abu Ali viene un'altra volta arrestato nel corso un'ampia operazione disposta dal governo giordano contro il Movimento Nazionalista Arabo e incarcerato senza processo per alcuni mesi nella Search Prison in Giordania.
 
Dopo la guerra del 1967, Abu Ali Mustafa si unisce al Dott. George Habash per formare il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Guida, attraverso il fiume Giordano, il primo commando dentro la Palestina e dà forma al corpo clandestino del FPLP. Ricercato invano dagli israeliani mentre era nascosto in Cisgiordania, dopo alcuni mesi torna segretamente in Giordania.
 
Oltre ad essere responsabile del FPLP in Cisgiordania, Abu Ali Mustafa diventa il comandante in capo delle forze militari del FPLP (periodo comprendente anche le battaglie ad Amman nel settembre 1970 e la battaglia di Aglow nel luglio del 1971). Successivamente, si sposta segretamente in Libano.
 
Nel 1972, alla 3° Conferenza nazionale del FPLP, Abu Ali è eletto vice Segretario generale. Dal 1987 al 1991 è membro del Comitato esecutivo dell'OLP.
 
Alla 6° Conferenza nazionale del FPLP nel luglio 2000, Abu Ali viene eletto Segretario generale del Fronte. Il 27 agosto 2001, a poco più di un anno dalla sua elezione, le forze di occupazione israeliane lo assassinano sparandogli un missile da un elicottero di fabbricazione statunitense direttamente nel suo ufficio di Ramallah. Sono centinaia di migliaia i palestinesi che riempiono le strade ai funerali di Abu Ali Mustafa e che si impegnano a seguire i suoi passi nella lotta di liberazione nazionale e a resistere all'occupante fino alla vittoria.
 
 
da FPLP - www.pflp.ps/english/?q=pflp-marks-ninth-anniversary-assassination-comrade
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare 
 
Il FPLP ricorda il 9° anniversario dell'assassinio del compagno dirigente Abu Ali Mustafa, con l'impegno di opporsi ai negoziati
 
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha celebrato il 27 agosto 2010 il 9° anniversario dell'assassinio del suo dirigente Segretario generale Abu Ali Mustafa ucciso da un missile degli occupanti israeliani nel 2001. Mentre il popolo palestinese fronteggia nuove minacce alla sua causa ed esistenza nazionali, l’insegnamento del compagno Abu Ali Mustafa resta sempre, con le sue parole, un'eredità di "resistenza, non di compromesso". Le organizzazioni del FPLP in tutta la Palestina occupata hanno ricordato questo anniversario impegnandosi a fondo nell'opposizione al nuovo ciclo di "negoziati diretti" e a sostenere i diritti nazionali palestinesi, in particolare il diritto al ritorno e l'unità nazionale palestinese, portando avanti il lavoro del compagno Abu Ali Mustafa in una nuova fase di lotta.
 
Il compagno Abdel-Rahim Mallouh, vice Segretario generale del FPLP, durante la cerimonia dinanzi alla tomba del compagno Abu Ali Mustafa ad El-Bireh ha dichiarato che il Fronte si impegnerà a proseguire il suo percorso di resistenza e dedizione totale alla liberazione nazionale palestinese, sottolineando come la lotta odierna per porre termine ai pericolosi negoziati diretti sia necessaria per far avanzare la lotta contro l'intero edificio del processo di Oslo. Nella città di Gaza, il compagno Kayed el-Ghoul, membro del Comitato centrale del FPLP, ha sottolineato che il Fronte è fermamente impegnato a realizzare gli obiettivi di liberazione nazionale e di unità nazionale che erano di Abu Ali Mustafa, e prevede di intraprendere azioni in Cisgiordania, Gaza e fuori della Palestina per combattere ogni forma di compromesso sui diritti fondamentali dei palestinesi, in particolare sul diritto al ritorno e all'autodeterminazione. Ha condannato la repressione da parte dell'Autorità palestinese a Ramallah delle iniziative contro i negoziati, accusandoli di essere un dispositivo di sostegno all'egemonia statunitense nella regione e di fornire una copertura all'occupazione e gli insediamenti israeliani.
 
A Jabalya, il compagno Abu Ramiz Ruksha ha parlato dell'incrollabile impegno di Abu Ali Mustafa nei confronti della resistenza palestinese, affermando che il suo sangue non fu versato invano e ha salutato gli eroici combattenti del FPLP che uccisero il noto razzista ministro del turismo sionista Rehavam Ze'evi il 17 ottobre 2001, in risposta all'assassinio di Abu Ali Mustafa. Ha spiegato che la loro azione fece capire al regime sionista che il sangue dei martiri palestinesi è prezioso e che assassinare i leader palestinesi comporta delle conseguenze per i responsabili.
 
Il FPLP a Jenin ha tenuto una manifestazione di massa ad Arraba, la città natale di Abu Ali Mustafa, cui hanno partecipato oltre 2.500 persone. Il compagno Abdul Nasser Abu Aziz, membro del Comitato centrale del FPLP, ha pronunciato un discorso a nome del Fronte, salutando i prigionieri del popolo palestinese, in particolare il compagno Ahmad Sa'adat, il Segretario generale del FPLP, e chiedendo la loro libertà. Egli ha sottolineato il netto rifiuto del Fronte verso tutti i negoziati con lo stato occupante.
 
Il compagno Dott. Hani Mustafa Zibri, figlio di Abu Ali Mustafa, in un discorso registrato a nome della famiglia, ha affermato che la commemorazione del martirio di suo padre mette semplicemente in risalto come l'amore dei palestinesi per la vita e la libertà non potrà mai essere ucciso dal nemico sionista. Ha ripercorso la storia della sua vita, dal suo coinvolgimento con il Movimento Nazionalista Arabo, attraverso la fondazione del FPLP e la sua esperienza nella lotta arabo-palestinese in Cisgiordania, Giordania, Siria, Libano e Ramallah, dove è diventato un martire della terra di Palestina. Ha evidenziato come la crescita di una resistenza nazionale palestinese unificata sia sempre stata in cima alle priorità di Abu Ali, nel confronto con il nemico sionista.
 
Ha denunciato i negoziati di Washington, affermando che Abu Ali Mustafa rappresentava quel nostro popolo che a Washington non è rappresentato - tutti quelli oppressi dall’occupazione e dagli insediamenti, i milioni di palestinesi della diaspora e in esilio che lottano per tornare a casa, i prigionieri nelle carceri israeliane che sono gli eroi della rivoluzione. Ha quindi rivolto il saluto ad Abu Ali Mustafa che riposa nel firmamento di eroi e martiri come Ghassan Kanafani, Wadie Haddad, Abu Jihad, lo sceicco Ahmed Yassin, Abdel-Aziz Rantissi, Fathi Shikaki e migliaia di martiri, assicurando che il loro sacrificio non sarà vanificato sull'altare di negoziati inutili e pericolosi a Washington e promettendo che il popolo palestinese raggiungerà gli obiettivi che si erano posti i loro martiri e lotterà fino a quando i prigionieri saranno liberati, i rifugiati ritornati e tutta la Palestina, dal fiume al mare, liberata.
 
 

Resistenze.org     
Sostieni una voce comunista. Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione o iscriviti al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support a communist voice. Support Resistenze.org.
Make a donation or join Centro di Cultura e Documentazione Popolare.