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FPLP: figure palestinesi cooperano con razzisti e criminali di guerra sionisti alla conferenza di Tel Aviv

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha espresso dura condanna contro le figure palestinesi che hanno partecipato lo scorso 16 e 17 febbraio ad una conferenza a Tel Aviv insieme a criminali sionisti di guerra, tra cui militari, coloni e funzionari.

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) | pflp.ps
Traduzione da palestinarossa.it

19/02/2015

Il convegno, dal titolo "Israele in una Regione turbolenta", è stato organizzato dall'Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale, un cosiddetto think tank al centro della più alta burocrazia politico-militare e delle campagne di propaganda internazionali finalizzate a promuovere una "agenda di sicurezza nazionale" avente lo scopo di aumentare ulteriormente la repressione, l'espropriazione e la pulizia etnica dei palestinesi. Alla conferenza Avigdor Lieberman ha annunciato i suoi piani per l'esecuzione di prigionieri palestinesi e combattenti per la libertà attraverso l'introduzione della "pena di morte" nelle corti militari israeliane, tribunali illegali cui è passato dinnanzi oltre il 99% dei palestinesi e che servono esclusivamente come meccanismo di reclusione di massa e di oppressione dei palestinesi.

Partecipando a questa conferenza insieme a noti criminali di guerra e sostenitori del genocidio, Rami Nasrallah, Sami Abu Shehadeh, e Asma Aghbaria-Zahalka hanno superato la semplice "normalizzazione". Hanno violato ogni principio del boicottaggio palestinese e internazionale di Israele e delle sue istituzioni, tradendo e distorcendo l'immagine del popolo palestinese e la lotta palestinese per la giustizia e la liberazione. Oltre alla presenza di questi tre individui il programma della conferenza ha annunciato anche la presenza di Fares Qaddoura, Jamal Zahalka e Ali Salem, ma non ne è chiaro il motivo visto che i 3 non hanno partecipato e nemmeno hanno rilasciato alcuna dichiarazione.

Invece di boicottare questo raduno di razzisti e criminali di guerra al più alto livello della macchina militare sionista, questi 3 palestinesi si sono uniti a figure come Naftali Bennett, Avigdor Lieberman, Moshe Ya'alon, il colono portavoce Tamar Asraf, Danny Tirza (l'architetto del muro dell'apartheid), Tzipi Livni, Gilad Erdan, Martin Indyk, Udi Dekel, Amos Gilad e Pnina Sharvit Baruch ed hanno discusso davanti ad una serie di pannelli progettati per esaminare e intensificare gli sforzi sionisti volti a minare la resistenza palestinese, sesiliare il popolo palestinese e distruggerne i diritti.

L'INSS è profondamente radicata nello stato sionista e nelle sue istituzioni accademiche e militari. I suoi ranghi sono pieni di funzionari militari in pensione e viene descritto come "istituto di Israele specializzato nella ricerca di questioni riguardanti la sicurezza nazionale". Le sue sono attività di pianificazione e di organizzazione, create in stretta collaborazione con lo Stato sionista, i suoi funzionari e i capi militari. Ha svolto un ruolo importante nella campagne di propaganda internazionale per difendere e giustificare l'aggressione sionista contro Gaza nell'estate 2014 quando sono stati uccisi più di 2.000 palestinesi. Partecipare a una conferenza convocata da tale istituto non è solo palese normalizzazione, ma significa fornire una copertura alla distruzione palestinese e dare legittimità ad alcuni tra i criminali di guerra più noti e ai sostenitori sionisti del genocidio.

Ogni organizzazione palestinese e il movimento palestinese nel suo complesso - in particolare le organizzazioni associate con le figure che hanno parlato in questa conferenza - devono agire immediatamente per ritenerle responsabili di questo impegno traditore con i criminali di guerra sionisti.

Rami Nasrallah, del Centro per la pace e cooperazione (un centro di Gerusalemme finanziato da USA ed Europa, che favorisce la normalizzazione fornendo la copertura per la sionizzazione in corso e la pulizia etnica a Gerusalemme), è apparso su un pannello a Gerusalemme insieme a Danny Tirza, l'architetto militare sionista che ha progettato il muro dell'apartheid, un devasto per le vite palestinesi. Invece di difendere il popolo palestinese di Gerusalemme, che si trova ad affrontare le demolizioni di case, gli attacchi dei coloni, la revoca di identificazione su base giornaliera, l'esclusione identitaria dalla propria città, Nasrallah ha fornito copertura e "dialogo" ai funzionari che pianificano la distruzione della Gerusalemme arabo palestinese.

Si deve notare che un pannello centrale alla conferenza, aperta dal criminale di guerra Tzipi Livni, era incentrato sul tema "La campagna BDS contro Israele: perché, come e cosa si può fare", volto a creare una pianificazione strategica per sconfiggere il consenso palestinese verso i palestinesi, gli arabi e il boicottaggio internazionale, il disinvestimento e le sanzioni contro lo stato di occupazione. Con la loro partecipazione a tale conferenza questi 3 palestinesi sono complici di un attacco al consenso palestinese, rappresentato nel movimento di boicottaggio, e tradiscono il popolo palestinese a tutti i livelli. L'INSS non è un semplice forum, è attivamente coinvolto negli sforzi a livello internazionale per tentare di fermare la crescita economica, culturale e internazionale del boicottaggio accademico contro lo stato di occupazione.

Funzionari sionisti e leader dei partiti politici hanno presentato i loro programmi razzisti ai partecipanti, in competizione nella loro propaganda anti-palestinese razzista e colonialista - tra cui Gilad Erdan, che ha revocato il diritto di residenza dei palestinesi a Gerusalemme e che è impegnato a far crescere la politica di eliminazione della cittadinanza ai palestinesi, Naftali Bennett, la cui intera carriera politica si basa sulla escalation del razzismo (compreso il vanto di avere "ucciso un sacco di arabi") e numerosi altri funzionari sionisti. La conferenza inoltre ha evidenziato i sostenitori internazionali per il sionismo e contro i diritti dei palestinesi e degli arabi, tra cui Indyk, Dennis Ross e Bernard-Henri Levy.

Sami Abu Shehadeh, segretario generale del partito Balad in Jaffa si è unito al gruppo "arabi ed ebrei in Israele." L'aspetto di tale pannello a questo evento sulla "sicurezza nazionale" rende chiaro che la presenza dei palestinesi nel '48 è visto come una questione di sicurezza piuttosto che di diritti, umanità e giustizia. Partecipare a un pannello sui palestinesi nel '48 al fianco di Naftali Bennett prevede solo la copertura dell'attacco razzista, continuo e massiccio, da parte dello stato sionista che si basa fondamentalmente sulla esclusione e l'oppressione dei palestinesi. Originariamente era previsto che partecipasse a questo pannello Jamal Zahalka, membro della Knesset per il partito Balad, che a quanto pare non ha partecipato al programma finale. La presenza di Abu Shehadeh conferma che il partito Balad non ha respinto la partecipazione istituzionale alla conferenza, ma solo sostituito un oratore con un altro.

La presenza del partito Balad evidenzia il fondamentale problema della partecipazione palestinese alla Knesset - che promuove il coinvolgimento dei palestinesi nel parlamento mentre pensa ad uno stato con la loro esclusione, fornendo una copertura "democratica" per i suoi crimini in corso - che significa giustificare l'impegno costante al fianco dei criminali di guerra sionisti e razzisti. La realtà è che non vi è alcuna giustificazione per tale partecipazione, nè in tale conferenza nè alla Knesset, ed è in contraddizione con i diritti del popolo palestinese. Costruire una "lista congiunta" dei palestinesi del '48 candidata per la Knesset non è un passo avanti per la politica palestinese; al contrario si tratta di un tentativo di coinvolgere ulteriormente i palestinesi nella politica sionista e mina la vera unità nazionale palestinese che rifiuta il sionismo a tutti livelli.

Accanto a Abu Shehadeh e agli accademici sionisti ed esperti di "sicurezza" Mordechai Kremnitzer e Asher Susser, sul pannello c'era Asma Aghbarieh Zahalka, raprresentante dei lavoratori del Da'am Party. La partecipazione di Aghbarieh-Zahalka in questa vetrina sionista e razzista sulla "sicurezza nazionale" esprime il difetto fondamentale nell'approccio politico che pretende di vedere come rilevante soltanto la lotta di classe, respingendo la lotta di liberazione nazionale palestinese e araba e guardando al razzismo colonialista come in gran parte irrilevante o esterno alla lotta dei palestinesi del '48. In realtà, un tale approccio oscura la reale politica di classe della società coloniale, piuttosto che chiarirla. Non c'è ragione, per qualsiasi sostenitore del "socialismo", di partecipare a una conferenza incentrata sul miglioramento della sicurezza sionista, fascista e razzista.

Anche Ali Salem, sindaco di Nazareth, sarebbe dovuto intervenire in questo pannello, ma a quanto pare non c'era; Salem è lo stesso funzionario che, nell'estate del 2014, ha denunciato le proteste di massa nella sua città dopo l'omicidio dei coloni e la combustione del giovane palestinese, il martire Mohammed Abu Khdeir, come "rivolta effettuata da teppisti", chiedendo la fine del movimento popolare palestinese nella sua città e chiedendo "calma" e "fine del vandalismo". Questa la sua descrizione della rivolta dei palestinesi del '48.

Il programma ha anche evidenziato Fares Qaddoura come unica partecipante palestinese ad un pannello su "Israele e palestinesi", che rappresenta il movimento Fatah. Fares, leader di Fatah e dei prigionieri palestinesi, ha una lunga storia di normalizzazione, dal suo sostegno alla cosiddetta "Iniziativa di Ginevra", che ha tentato di minare il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, al coinvolgimento in iniziative internazionali pro-normalizzazione assieme a membri della Knesset.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina richiede chiarimenti immediati sulla partecipazione di Nasrallah, Abu Shehadeh e Aghbarieh-Zahalka, così come sulla presenza di Fares, Zahalka e Salem. In particolare, il partito Balad deve assumersi le proprie responsabilità per aver partecipato alla conferenza, così come il movimento Fatah rispetto alle attività di normalizzazione in corso svolte da Fares. Attraverso la loro partecipazione a questo evento, tali individui hanno messo in chiaro che non sono rappresentanti adeguati per il popolo palestinese e non si fanno scrupoli a calpestare la grande richiesta palestinese per il boicottaggio e contro la normalizzazione. Ogni leader palestinese o portavoce deve lottare per portare Ya'alon, Livni, Lieberman, Bennett e i loro simili di fronte ai tribunali internazionali affinché siano processati per crimini di guerra, non devono prendere parte alle conferenze sulla "sicurezza nazionale" destinate ad aumentare le strategie per la distruzione della Palestina.


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