www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 05-04-15 - n. 538

Comunicato del FPLP a seguito dell'arresto della compagna Khalida Jarrar

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina condanna fermamente l'arresto della dirigente nazionale e membro del Consiglio Legislativo Palestinese, Khalida Jarrar, da parte delle forze d'occupazione sionista.

FPLP | palestinarossa.it

04/04/2015



Il FPLP considera questo atto un fallimentare tentativo di ostacolare l'attività della compagna e arginarne l'emergente ruolo nella difesa dei diritti del suo Popolo, dei prigionieri e delle loro cause, nel rigetto delle politiche e dei piani dell'occupazione e dei suoi crimini. La cattura della compagna Khalida Jarrar è stata preceduta dall'arresto dei membri del Consiglio Legislativo Ahmad Sa'dat e Marwan Al-Barghouthi, oltre a quello di innumerevoli membri della Coalizione del Cambiamento e della Riforma, ad ulteriore riprova del fatto che il nemico sionista non tiene conto di nessuna immunità, assolutamente non garantita dagli accordi firmati come alcuni credono.

Il Fronte, in risposta a questi arresti atti a colpire il Popolo palestinese, chiede la cessazione di qualunque tipo di coordinamento sulla sicurezza, di tutti i rapporti politici ed economici con l'entità sionista e la ricostruzione di una strategia nazionale basata sullo scontro col nemico a tutti i livelli.

Il FPLP è sicuro che la compagna Khalida Jarrar sarà capace di contrastare gli obiettivi che il nemico si è prefisso arrestandola, allo stesso modo in cui ha resistito al suo precedente piano di esilio forzato a Gerico.

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina


Israele incarcera la parlamentare del Fronte Popolare Khalida Jarrar
 
Raid notturno nella sua abitazione. La deputata palestinese si era opposta al suo confino per sei mesi a Gerico deciso lo scorso agosto dalle autorità militari di occupazione

Nena News | nena-news.it

02/04/2015

AGGIORNAMENTO 6 aprile 2015

Ieri la corte militare israeliana ha condannato la deputata del Consiglio Legislativo Palestinese e membro del partito Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Khalida Jarrar, a sei mesi di detenzione amministrativa. Jarrar si era battuta nei mesi scorsi per bloccare l'ordine di deportazione a Gerico spiccato dalle autorità israeliane. Aveva vinto e poco tempo dopo, il 2 aprile scorso, è arrivato l'arresto, dietro ordine di detenzione amministrativa, ovvero senza accuse formali né processo.

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Ramallah, 2 aprile 2015, Nena News – Con un raid scattato nel corso della notte a Irsal al-Bireh, alle porte di Ramallah (Cisgiordania), reparti speciali dell'esercito israeliano hanno preso e incarcerato la nota deputata palestinese Khalida Jarrar, una dirigente di spicco del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, la principale formazione della sinistra palestinese. Nella sua abitazione i soldati israeliani hanno sequestrato due computer e un telefono cellulare.

La figlia della deputata ha riferito ai giornalisti che reparti israeliani hanno circondato l'abitazione intorno alle 3  e  hanno chiesto di vedere la madre.  Quando Jarrar si è presentata i soldati le hanno comunicato che "era in arresto", senza precisare con quali accuse e l'hanno portata via. Poco dopo la "Associazione dei Prigionieri Palestinesi" ha denunciato l'arresto come un "atto di vendetta", in risposta al rifiuto di Jarrar di accettare la decisione presa lo scorso agosto dall'esercito israeliano di confinarla per sei mesi a Gerico perché rappresenterebbe una "minaccia per la sicurezza".

Migliaia di organizzazioni e persone di tutto il mondo presero posizione lo scorso agosto contro il confino di Khalida Jarrar a Gerico e molte centinaia di persone visitarono la tenda di protesta eretta in quella occasione dalla parlamentare palestinese nel cortile della sede del Consiglio Legislativo Palestinese.

Secondo la Ong "Addameer" le forze di sicurezza palestinesi si sarebbero rese complici dell'arresto di Jarrar avvenuto nella zona A della Cisgiordania che, secondo gli Accordi di Oslo, ricade sotto il pieno controllo dell'Autorità nazionale palestinese. "Consentendo alle forze di occupazione israeliane di entrare a Ramallah sulla base del cosiddetto coordinamento di sicurezza tra Anp e Israele, è stato dato il via libera all'espulsione di una rappresentante eletta del popolo palestinese che, peraltro, ha continuamente chiesto la fine di tale coordinamento", ha scritto in un comunicato Addameer.

Khalida Jarrar oltre ad essere una dirigente del Fplp  è anche attiva in diversi comitati femminili e fa parte della commissione parlamentare per  i prigionieri politici.

La sua detenzione arriva il giorno dopo la condanna di un'altra donna palestinese, Muna Qadan, affiliata alla Jihad islamica, che dovrà  scontare 70 mesi di carcere per "attività politica illegale". La maggior parte delle organizzazioni politiche palestinesi sono considerate illegali da parte di Israele e l'affiliazione ad esse comporta l'arresto e pesanti condanne detentive.

Al momento sono 18 i parlamentari palestinesi nelle carceri israeliane, nove dei quali ai cosiddetti "arresti amministrativi", ossia il carcere senza processo.


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