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- popoli resistenti - palestina - 17-05-16 - n. 589
Nell'anniversario della Nakba, sosteniamo l'unità nazionale e la resistenza come strada per il ritorno e la liberazione
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) | pflp.ps
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
16/05/2016

In occasione del 68° anniversario della Nakba [Catastrofe] del 1948, salutiamo le masse del popolo palestinese di Palestina e della diaspora.
La Nakba e le sue conseguenze per il popolo palestinese si manifestano oggi, dopo 68 anni, in condizioni locali, regionali e globali molto complesse.
Rispetto al contesto palestinese, la rivolta del nostro popolo continua nonostante la posizione ufficiale della dirigenza palestinese di adesione con la forza al devastante percorso di Oslo, cosa che include gli arresti e l'eliminazione degli attivisti, dando continuazione al coordinamento della sicurezza con l'occupante sionista. Ciò prosegue nonostante il Consiglio Centrale Palestinese [fra i principali organi legislativi dell'OLP, ndt] abbia deciso di fermare il coordinamento della sicurezza. Questa leadership continua anche a fare affidamento sugli Stati Uniti, così come sul governo francese soprattutto in relazione alla cosiddetta "iniziativa francese", come mezzo per fare pressione nei confronti dell'occupante israeliano al tavolo dei negoziati. Tutto questo non è riuscito a fermare in alcun modo il terrorismo sionista contro il popolo palestinese.
L'anniversario di quest'anno cade anche nel mezzo di una continua divisione, frammentazione e assedio imposto al nostro popolo, che minaccia effetti disastrosi e acuisce la sofferenza del nostro popolo, inibendo la sua capacità di sopravvivere e resistere. La rivolta dei giovani è arrivata come risposta tangibile allo stallo politico, all'arroganza del nemico, alla sua tirannia e brutalità e ha fermato le forze dell'esercito di occupazione e denunciato questa entità razzista che giustizia i giovani palestinesi nei campi e nelle strade.
Sebbene la rivolta del nostro popolo sia concentrata in Cisgiordania, a Gaza e nelle terre occupate nel 1948, sottolineiamo l'importanza della coesione, del sostegno reciproco nella lotta del popolo palestinese ovunque si trovi, in esilio e nella diaspora. Sottolineiamo l'unità e la profondità dell'impegno del popolo palestinese per la sua unità e per quella del paese, che rifiuta ogni tentativo di dividere e frammentare la Palestina. Per raggiungere gli obiettivi del nostro popolo di autodeterminazione e liberazione nazionale, non abbiamo altra scelta che costruire una significativa unità nazionale.
Il nostro popolo ha sofferto di volta in volta a causa del trasferimento forzato, di recente dai campi [profughi] che sono testimoni di tragedia e sventura e che tuttavia continuano a lottare per il Ritorno e per liberare la nostra terra. I campi hanno affrontato le circostanze più difficili e dolorose nel corso di questi 68 anni di Nakba, dalla Striscia di Gaza ai campi in Libano, Iraq e ora in Siria, opponendosi all'obiettivo di una loro cancellazione e con essa della loro gente, quindi del cuore dei diritti nazionali del popolo palestinese, del diritto al Ritorno.
In questo giorno, affermiamo che il percorso di insediamento e compromesso non soddisfa i diritti del popolo palestinese né salvaguarda i successi raggiunti. In questa occasione, il Dipartimento per il diritto al Ritorno e i Rifugiati del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina sottolinea:
In primo luogo, il rifiuto categorico dei risultati della Nakba; sosteniamo il diritto del popolo palestinese al Ritorno in quanto essenza del programma di liberazione nazionale palestinese e ammoniamo circa l'urgenza di proteggere e sostenere la fermezza dei rifugiati.
In secondo luogo, la strada della resistenza e dell'unità è la strada del Ritorno, del raggiungimento dei nostri diritti, con un obiettivo unico.
In terzo luogo, il proseguire delle divisioni mette in pericolo la lotta nazionale di fronte alle campagne per la sua liquidazione.
In quarto luogo, vogliamo sottolineare la responsabilità dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) e dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (UNRWA) nella protezione e sostegno dei campi nei conflitti della regione, nella tutela del nostro popolo e nell'orientare la lotta verso il ritorno in Palestina, la terra dei nonni, dei genitori, figli e nipoti dei campi.
Tributo ai martiri, libertà ai prigionieri e guarigione per i feriti. Salutiamo i martiri del Ritorno, autentici fari del ritorno e della liberazione. Salutiamo i bambini dei campi profughi e il loro inalterato attaccamento ai propri diritti. Ritorneremo.
Dipartimento per il Diritto al Ritorno e i Rifugiati del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
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