www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 09-05-17 - n. 631

Dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace per richiedere il rilascio di tutti i prigionieri politici dalle prigioni di Israele.

Consiglio Mondiale della Pace (WPC) | wpc-in.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/05/2017

Il Consiglio Mondiale della Pace esprime la sua profonda preoccupazione sull'accelerazione dell'offensiva del regime di occupazione israeliana in Palestina, con la continuazione degli insediamenti in Cisgiordania, gli arresti e le persecuzioni dei Palestinesi, anche dei bambini e la retorica e gli sforzi per la giudaizzazione di Israele, insieme con l'arrivo ad un punto morto degli accordi per la soluzione del problema Palestinese per colpa della parte israeliana, la quale sta ricevendo pieno sostegno dagli USA e dall'UE.

In aggiunta a quanto sopra, lo Stato di Israele sta detenendo più di 6500 prigionieri Palestinesi, tra i quali bambini, donne, parlamentari, attivisti, giornalisti, difensori dei diritti umani, figure politiche, militanti, osservatori e familiari dei prigionieri. La scorsa settimana ha avuto inizio uno sciopero della fame di diverse centinaia di questi prigionieri, sciopero che è ancora in corso. Il Consiglio Mondiale della Pace domanda il rilascio di tutti i prigionieri politici dalle prigioni israeliane ed esprime la propria solidarietà alla loro giusta causa.

La lotta del popolo Palestinese per i propri inalienabili diritti ad uno Stato indipendente e riconosciuto con i confini di prima del 4 giugno 1967 e con Gerusalemme Est come sua capitale insieme con il rilascio dei prigionieri politici e il diritto al ritorno per tutti i rifugiati Palestinesi (in ossequio alla Risoluzione 194 dell'ONU), richiede e merita il nostro pieno sostegno e solidarietà. Esprimiamo nello stesso tempo la nostra solidarietà conseguente con le forze amiche della pace in Israele, le quali lottano contro l'occupazione da parte del regime reazionario e contro l'apartheid come la discriminazione dei cittadini di origine araba. Come Consiglio Mondiale della Pace denunciamo la doppia morale e le ambigue politiche della UE e della maggioranza dei suoi governi che non riconoscono la Palestina come stato indipendente ed emettono risoluzioni o raccomandazioni mentre sono complici dei crimini contro il popolo Palestinese.

La segreteria del Consiglio Mondiale della Pace (WPC), 7 maggio 2017.


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