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FPLP: L'Italia deporta la compagna Leila Khaled, ma questo non metterà a tacere la voce del popolo palestinese

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) | pflp.ps
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/12/2017

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina condanna fermamente l'azione delle autorità italiane, che hanno negato l'ingresso alla compagna Leila Khaled, membro dell'Ufficio politico del Fronte, annullando il suo visto e costringendola a salire a bordo del primo aereo per Amman. Leila Khaled era stata invitata in Italia dall'Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP) per una serie di conferenze e incontri politici organizzati in occasione del 50° anniversario della fondazione del FPLP.

Il Fronte rileva come questo episodio sia avvenuto a seguito di un'incessante campagna razzista condotta negli ultimi mesi dal movimento sionista e dalle forze della destra fascista in Europa contro il Fronte Popolare e la Resistenza palestinese e libanese. Quest'azione da parte delle autorità italiane, che fa parte di tale campagna, non farà altro che spingerci a una maggiore tenacia nel diffondere la voce del nostro popolo nel mondo.

Il Fronte ritiene inoltre che il ruolo dirigente di Leila Khaled, il suo esempio rivoluzionario e simbolico per il mondo palestinese, arabo e a livello internazionale, abbia fatto infuriare lo Stato sionista e i suoi alleati in Europa, spingendo le forze del movimento sionista a chiederne l'arresto o la deportazione. Non sono però riusciti a impedirle di tenere dei discorsi pubblici in Germania, Spagna, Belgio e altrove in Europa.

Inoltre, il Fronte sottolinea che con tale azione, le autorità italiane compiono una scelta politica di aperto sostegno dello Stato occupante e del sionismo razzista. Essa comunque non riflette la posizione delle forze democratiche, progressiste in Italia e dei valori del popolo italiano che ripudia la guerra, il razzismo, il fascismo e l'occupazione.

Il FPLP rende noto che continuerà, in collaborazione con gli amici e i sostenitori in Europa e in Italia in particolare, a seguire la questione dell'espulsione della compagna Leila Khaled a livello politico, mediatico e legale.

Il Fronte elogia inoltre tutte le voci italiane ed europee, le personalità, i partiti e le organizzazioni che hanno condannato questa decisione ingiusta ed espresso il loro appoggio ai diritti del popolo palestinese e alla sua giusta lotta per la liberazione, il ritorno e la creazione di una Palestina indipendente con Gerusalemme come sua capitale.

Il FPLP esprime il suo apprezzamento ai compagni dell'Unione Democratica Arabo-Palestinese per aver rifiutato di annullare le manifestazioni in programma in onore della fondazione del Fronte, nonostante l'ondata di provocazioni e pressioni sioniste.

Il Fronte esorta tutte le forze di sinistra e i sostenitori della Palestina in Italia ad ampliare la campagna di boicottaggio contro lo Stato occupante israeliano e costruire campagne di solidarietà con il popolo palestinese e i suoi diritti legittimi.

Saluta tutti gli sforzi compiuti in questo periodo contro il Giro d'Italia, la corsa ciclistica internazionale, con la richiesta della fine della collaborazione con lo Stato occupante e che la partenza della gara sia spostata da quella in programma nella Palestina occupata, dov'è prevista per inizio maggio 2018.

In conclusione, il Fronte sottolinea come la voce della resistenza, rappresentata dalla combattente Leila Khaled e da tutte le forze progressiste e amanti della libertà nel mondo, non sarà messa a tacere e continuerà a opporsi all'occupazione, ai suoi alleati e sostenitori ovunque nel mondo.

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

29 Novembre 2017


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