www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 27-05-19 - n. 713

Nuova Nakba?

Jorge Cadima * | odiario.info
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

22/05/2019

Il martirio del popolo palestinese va avanti da 71 anni ed è lungi dall'essere finito. I falchi di guerra stanno attaccando. I governi di Stati Uniti e Israele distruggono palesemente tutti gli accordi, le risoluzioni delle Nazioni Unite, la legalità internazionale. In Medio Oriente, L'Iran è annunciato come il nuovo obiettivo di una politica assassina che minaccia di trascinare il mondo intero in una catastrofe mostruosa.

A 71 anni della Nakba, la pulizia etnica che ha accompagnato la creazione dello Stato di Israele, nuvole nere si addensano su Palestina, Iran e oltre. I falchi da guerra stanno attaccando. I governi degli Stati Uniti e di Israele distruggono palesemente tutti gli accordi, le risoluzioni delle Nazioni Unite, la legalità internazionale. Gli Stati Uniti hanno gettato ai rifiuti l'Accordo nucleare (multilaterale) con L'Iran, hanno riconosciuto Gerusalemme come la capitale di Israele e l'annessione israeliana delle Alture del Golan siriano, hanno tagliato i finanziamenti all'UNRWA, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i milioni di rifugiati palestinesi. Israele bombarda sistematicamente il territorio siriano e la Striscia di Gaza e massacra dimostranti indifesi. Netanyahu annuncia l'annessione formale degli insediamenti israeliani illegali nei Territori palestinesi occupati.

Un editorialista del Financial Times (D. Gardner, 8.5.19) scrive che "gli Stati Uniti sono in ulteriore escalation" contro l'Iran e "hanno sostituito uno dei rari trionfi della diplomazia in un detonatore in una delle regioni più infiammabili del pianeta". L'embargo già imposto a Cuba, Venezuela e Striscia di Gaza, con conseguenze drammatiche, è ora esteso all'Iran "con l'obiettivo dichiarato di ridurre le esportazioni di petrolio iraniane a zero e farne collassare l'economia". Un anno dopo che gli Stati Uniti hanno strappato l'accordo nucleare, "l'Iran ha onorato l'accordo, nonostante il signor Trump avesse reimposto sanzioni e minacciato alleati, così come gli avversari, che non cessavano i loro affari con l'Iran". L'UE si lamenta, ma si sottomette. Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno anche preparando un salto di qualità per distruggere le promesse di creare uno Stato palestinese sovrano sancite da decenni di risoluzioni delle Nazioni Unite. Ma l'UE è ferma solo nel condannare i palestinesi di Gaza, assediati, massacrati e bombardati.

Dobbiamo essere preparati alle provocazioni. I tamburi di guerra sono accompagnati da valanghe di bugie. Parlando il 15 aprile alla Texan A & M University, l'ex direttore della CIA e attuale Segretario di Stato degli Stati Uniti, Pompeo, ha affermato, per la gioia e gli applausi degli astanti: "qual era lo slogan dei cadetti a West Point? Non mentirete, non imbroglierete, non ruberete [...]. Ero il direttore della CIA. Abbiamo mentito, imbrogliato, rubato. Abbiamo seguito degli interi corsi di formazione [su questo]". E in tono più serio ha continuato," questo ci fa pensare alla gloria dell'esperienza americana" (!). Parole per cosa? La comunicazione sociale di regime non lo ha trasmesso, ma il video è disponibile su Internet. Dovrebbe essere visto dopo tutte le notizie sul Venezuela.

Pompeo ha aggiunto la sua visione della posizione che tiene oggi: "Diplomazia e attacchi militari vanno di pari passo". Ripetuto alla CNN (23.4.19) dall'ambasciatore degli Stati Uniti in Russia, a bordo di una portaerei USA nel Mediterraneo e parlando alla seconda potenza nucleare del pianeta: "quando abbiamo 200.000 tonnellate di diplomazia che attraversano il Mediterraneo - questo è ciò che chiamo diplomazia [...] - non c'è bisogno di dire altro". La spacconata bellicista è stata pronunciata pochi giorni prima dell'anniversario della Vittoria nella Seconda guerra mondiale, che costò il sacrificio di oltre 20 milioni di sovietici. L'imperialismo ha sempre avuto la guerra come compagna naturale. Ma l'imperialismo in decadenza sembra voler trascinare tutto con sé.

* Questo articolo è stato pubblicato su "Avante!"nº 2372, 16.05.2019


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