www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 03-05-24 - n. 898

Dichiarazione rilasciata dal Partito Comunista Palestinese in occasione del 1° Maggio, Giornata Internazionale dei Lavoratori

Partito Comunista Palestinese | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

02/05/2024

Il nostro popolo eroico,

nel momento in cui i lavoratori del mondo festeggiano il raggiungimento di un miglior livello di condizioni lavorative e lottano per migliorare la loro condizione di classe per guidare il mondo verso il futuro, per sfuggire al mostro dell'imperialismo globale (il Dracula della nostra epoca) che schiavizza i popoli e ne saccheggia le risorse, alla luce della trasformazione globale nelle battaglie che animano questo conflitto, teso a cancellare dal mondo il capitalismo e l'imperialismo, il popolo della Palestina, con tutti i suoi gruppi sociali, è esposto a una guerra di sterminio per mano del fascismo sionista, entità organica nonché cancro dell'imperialismo globale.

Il nostro popolo è in lotta e mentre commemoriamo questo giorno in omaggio all'approccio rivoluzionario nella battaglia della lotta di classe globale, che conduce alla dittatura del proletariato rivoluzionario, esso combatte la sua battaglia di liberazione esistenziale in terra di Palestina, insieme con la maggior parte degli operai, dei contadini e delle masse rivoluzionarie oppresse, masse che nulla hanno da perdere nella lotta se non le catene dell'occupazione di sostituzione. A tutti i settori nazionali e di classe, per la creazione di uno Stato palestinese indipendente, democratico e laico su tutto il suolo nazionale, uno Stato per tutto il suo popolo.

I sostenitori del nostro popolo coraggioso

Ciò che gli eroi del nostro popolo stanno compiendo e i loro grandi sacrifici nella battaglia in corso (l'alluvione di Al-Aqsa), che segna l'inizio del percorso di vittoria sul progetto sionista in Palestina, rappresentano la prova più grande dell'impegno del popolo palestinese nella sua patria e nella sua terra, che gli appartiene.

Oggi, questa battaglia di liberazione necessita di una dirigenza rivoluzionaria vera e unificata, che innalzi il nome e la bandiera della Palestina, di tutta la Palestina prima e ultima, lontano da un ristretto fazionalismo di parte. Ha bisogno di cementare questo suo pilastro di resistenza e i gruppi oppressi al suo interno, che sono la grande maggioranza del nostro popolo. Ma ciò che si è osservato finora è piuttosto una sua assenza. Il compito è quello di rafforzare questa fermezza, poiché i sindacati sono ancora deviati e sbiaditi, rappresentando gli interessi del capitale rentier comprador, e del sindacato hanno solo la bandiera sulla porta, che invece è stato fatto a pezzi dalle zanne dei padroni, lontani mille anni luce dalla realtà lavorativa. Dov'è il salario minimo? Dov'è l'assicurazione sanitaria? Dov'è il reddito, dov'è l'indennità di disoccupazione per i nostri lavoratori che non riescono a trovare di che sfamare le loro famiglie; e dov'è la rappresentanza politica dei lavoratori che ne porti avanti il ruolo storico, dov'è la parità di salario tra i sessi, dove sono le ferie retribuite; e soprattutto dov'è la Giornata dei Lavoratori, che è diventata una festa limitata ai dipendenti? A mille domande non c'è risposta, perché i lavoratori sono un soggetto sistematicamente assente, come nel caso dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina.

Il nostro popolo

La nostra lotta di liberazione volta a liberare la terra di Palestina poggia sulla consapevolezza che gli strumenti di questa liberazione ne sono l'obiettivo e che la spina dorsale della liberazione si basa sul potere dei lavoratori e che in questa lotta non hanno nulla da perdere se non catene e tende. Oltre a evidenziare e rafforzare la lotta sociale e sindacale e i suoi strumenti più rivoluzionari, è necessario rafforzare tutte le forme di lotta di liberazione. Il popolo palestinese merita di vivere in libertà e dignità nella sua terra e di costruire il suo Stato libero e indipendente, e il nostro popolo, come testimonia la storia dalla Rivoluzione di Buraq fino alla Battaglia di Al-Aqsa, è il popolo della libertà, che cerca di conquistare nonostante l'enormità dei sacrifici.

Viva il Primo Maggio
Lunga vita al marxismo-leninismo, lunga vita al nostro Partito Comunista Palestinese.
Vittoria per il nostro popolo, guarigione per i feriti, gloria per i martiri e libertà per i prigionieri.



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