www.resistenze.org - popoli resistenti - palestina - 07-04-25 - n. 928

Dichiarazione del Partito Comunista Palestinese in occasione della Giornata della Terra palestinese - 30 Marzo

Partito Comunista Palestinese |  solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/04/2025

Al nostro popolo in lotta e rivoluzionario,

Ogni anno, il 30 marzo, commemoriamo la Giornata della Terra, una pietra miliare immortale che incarna la resilienza e la sfida contro le politiche di occupazione e il colonialismo di insediamento. In questo giorno del 1976, il popolo palestinese nei territori occupati si ribellò contro i piani di confisca delle terre, sacrificando sei eroici martiri che scrissero, con il loro sangue puro, un nuovo capitolo nell'epopea della lotta nazionale palestinese.

In occasione di questa ricorrenza nazionale, il Partito Comunista ribadisce che la battaglia per la terra è tutt'altro che finita, anzi, si fa sempre più feroce man mano che l'occupazione intensifica le sue politiche di giudaizzazione, espansione degli insediamenti e rafforzamento di un regime di apartheid contro il nostro popolo ovunque. La confisca delle terre, lo sfollamento dei residenti e i continui attacchi ai luoghi sacri sono il proseguimento della stessa strategia fascista e criminale volta a sradicare il popolo palestinese dalla sua patria.

Quest'anno, la Giornata della Terra si svolge in un contesto di aggressione sionista senza precedenti, che si manifesta nel genocidio inflitto al nostro popolo a Gaza. La macchina da guerra sionista continua i suoi brutali massacri contro i civili - bambini, donne e anziani - nel tentativo sistematico di sradicare il nostro popolo e cancellarne l'identità nazionale. La distruzione diffusa delle infrastrutture di Gaza, il prendere di mira i civili nelle loro case, negli ospedali e nelle scuole, costituisce un crimine di guerra che richiede un'azione internazionale urgente per fermare queste atrocità e ritenerne responsabili gli autori. Il sangue palestinese versato a Gaza è lo stesso che ha nutrito la terra della Galilea, del Triangolo e del Negev: è lo stesso sangue che scrive la storia della nostra resistenza in tutta la Palestina.

In Cisgiordania, la pulizia etnica e gli sfollamenti forzati si stanno intensificando, mentre le forze di occupazione fasciste lanciano feroci attacchi ai campi profughi di Nour Shams, Jenin e Tulkarm, nel tentativo di imporre una nuova realtà di espropriazione ed esilio. Assalti quotidiani, invasioni militari, uccisioni, arresti e demolizioni di case fanno tutti parte della strategia di occupazione per rafforzare la morsa coloniale e imporre la sua volontà con la forza bruta.

Eppure, come sempre, il nostro popolo affronta questi crimini con una resilienza leggendaria, dimostrando ancora una volta che la volontà di libertà è più forte dell'occupazione.

Il Partito Comunista afferma quanto segue:

Intensificare la lotta con tutti i mezzi disponibili contro l'occupazione e i suoi collaboratori e respingere tutti i progetti liquidazionisti e di normalizzazione che cercano di legittimare il colonialismo di insediamento.

Rafforzare l'unità del nostro popolo in tutti i luoghi in cui vive e fortificare il fronte interno contro i tentativi dell'occupazione di frammentarlo e indebolirlo.

Potenziare la resistenza in tutte le sue forme legittime e sostenere tutte le forze di liberazione nazionale nella loro lotta contro il sionismo e l'imperialismo globale.

Sostenere il nostro popolo nell'interno occupato, in particolare nel Negev, in Galilea, nel Triangolo e nelle città costiere, che devono affrontare politiche di giudaizzazione sempre più intense.

Denunciare i crimini dell'occupazione in tutti i forum internazionali e lavorare per perseguire i suoi leader come criminali di guerra davanti ai tribunali internazionali.

Ricostruire l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina su fondamenta nazionali rivoluzionarie, rendendola il legittimo rappresentante del nostro popolo e il leader della sua lotta per la liberazione e il ritorno.

In questa gloriosa occasione, rinnoviamo la promessa ai nostri martiri che rimarremo saldi sulla via della lotta fino alla completa liberazione della terra palestinese, alla fondazione del nostro stato indipendente con Gerusalemme come capitale e al ritorno dei rifugiati nelle loro legittime case.

Che il nemico sappia: la Palestina è inespugnabile.

PCP


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