Il PC Palestinese alla Visita di solidarietà internazionale ai popoli libanese e palestinese

Partito Comunista Palestinese | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

16/09/2025

Settembre 14-17 2025, Beirut, Libano

Cari compagni,

Innanzitutto, porgiamo i nostri sinceri saluti fraterni al Partito Comunista Libanese per aver organizzato questo evento nazionale che celebra il concetto di resistenza e riporta alla nostra memoria il glorioso 16 settembre 1982, giorno del lancio del Fronte di Resistenza Nazionale Libanese.

Quel giorno, i comunisti libanesi, insieme alle valorose forze nazionali, hanno scritto una pagina gloriosa nella storia della nazione quando si sono schierati in prima linea nel cuore della capitale Beirut e hanno sparato il primo colpo in difesa della patria contro l'esercito di occupazione sionista. Hanno incarnato la ferrea equazione: Occupazione = Resistenza, all'ombra della quercia rossa, la quercia del martire immortale Faraj Allah al-Hilou e dei suoi compagni. Il popolo libanese e le sue forze vive hanno proseguito su questa strada fino a quando l'occupazione fascista è stata spazzata via dal suolo della patria.

Compagni, la continua aggressione contro la nostra regione da parte dell'entità sionista non sarebbe stata possibile senza la piena collusione e il coinvolgimento diretto dell'imperialismo statunitense e dei suoi alleati coloniali, quei falsi sostenitori della libertà e dei diritti umani. Essi praticano le forme più orribili di fascismo e scatenano l'entità sionista artificiale per sferrare continue aggressioni contro la Palestina, il Libano, lo Yemen, la Siria, l'Iran, il Qatar e altri paesi, con falsi pretesti e menzogne inventate volte a ricattare gli Stati e a saccheggiare le ricchezze dei popoli.

Il nostro popolo palestinese, con il proprio sangue, dalla Nakba ad oggi, ha scritto un'epopea di fermezza e resistenza, affermando il suo profondo attaccamento alla propria terra e ai propri diritti nazionali inalienabili. Da Deir Yassin, Qibya e Tantura al massacro di Sabra e Shatila, di cui oggi commemoriamo l'anniversario, il popolo palestinese ha dimostrato che la sua causa non può essere liquidata con massacri o cospirazioni. Il nostro popolo ha coronato la sua lotta con l'epopea di Al-Aqsa Flood, che ha riportato la questione palestinese in primo piano nella lotta globale, smascherando l'entità sionista come una struttura razzista e coloniale in violazione del diritto internazionale, costruita su falsi miti biblici e sostenuta solo dal sostegno imperialista assoluto.

Il genocidio, le uccisioni, la fame, l'assedio e la distruzione sistematica perpetrati dall'occupazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania rivelano il sadismo di questa entità agli occhi del mondo intero. Nonostante l'orrore dei crimini e delle atrocità, il nostro popolo afferma che non si piegherà né si arrenderà, e che la libertà si conquista con i sacrifici, non importa quanto alto sia il costo, perché la terra della patria è più preziosa di qualsiasi altra cosa.

Da questa piattaforma di resistenza, inviamo saluti di orgoglio e apprezzamento a tutti i popoli del mondo e alle loro forze progressiste in solidarietà con la nostra causa. Salutiamo in particolare l'eroica resistenza libanese, che è stata e continua ad essere un pilastro per il nostro popolo, offrendo i suoi migliori figli nella battaglia del destino comune. Salutiamo anche l'amato Yemen, custode di Bab al-Mandab, che afferma la sua presenza resistente nell'affrontare l'aggressione e l'imperialismo.

Compagni, il momento storico che stiamo vivendo ci impone di compiere un passo decisivo verso la formazione di un fronte globale unito per resistere all'imperialismo, al sionismo, al fascismo e alla reazione, in difesa della libertà dei popoli e del loro diritto all'autodeterminazione, e per ripristinare i valori rivoluzionari internazionalisti che ci uniscono.

Lunga vita alla lotta dei popoli per la libertà e l'indipendenza,
Lunga vita alla solidarietà internazionale,
Gloria ai martiri,

E la vittoria sarà sicuramente dei popoli in lotta.