www.resistenze.org - popoli resistenti - paraguay - 14-07-05

fonte: www.solidnet.org.
dal Partito Comunista Paraguiano 6 Luglio 2005
jcppartidoparaguay@hotmail.com

Penalizzati i Compagni Comunisti in Paraguay


In un fatto senza precedenti, nella tappa “democratica” del 1989, Graciela Flores di Orella (Giudice Penale) ha disposto l’apertura del giudizio penale a carico di Ananias Maidana e Pedro Espinoza Chavez (rispettivamente segretario generale del PCP ed ex segretario della gioventù comunista) per un presunto reato contro l’onore e la reputazione.

Si tratta di una polemica promossa dai signori Miguel Fiumi Starna e Gerardo Lopez Benega, il primo apparentemente senza occupazione né fissa dimora e il secondo sotto tutela, entrambi espulsi dal Partorito Comunista Paraguaiano il 10 ottobre 2004 per condotte lesive contro gli Statuti e le norme organiche del PCP. Questi signori accusano i dirigenti del PCP di aver prodotto un comunicato lesivo nei loro confronti diffuso in occasione del provvedimento di espulsione.

La semplice lettura di quel comunicato evidenzia che non contiene nulla che possa ledere l’onore o la reputazione, ma semplicemente spiega i motivi della misura e la rende nota ai compagni e ad altre organizzazioni. Curiosamente, questi personaggi espulsi che si autoproclamano “Direzione Nazionale” del PCP con sede nell’Alto Paranà, non chiedono il reintegro al Partito, al quale avrebbero pur diritto in caso di ragione, ma chiedono un’indennità di 500 milioni di guaranì, equivalenti approssimato a 82.000 mila dollari.

Non abbiamo alcuna difficoltà o timori nel difendere la decisione e l’unità del Partito Comunista Paraguaiano, e lo dimostreremo in sede processuale nel tribunale penale della città di Ciudad del Este il 4 agosto 2005.

Questo è uno dei modi in cui gli infiltrati compiono il loro sporco lavoro per distruggere il partito, ricorrendo al braccio repressore di un potere corrotto come quello giudiziario e tentando di penalizzare e reprimere un compagno come Ananias Maidana, di 82 anni, uno degli ultimi sopravvissuti alla prigione sotterranea di Stroessner dove rimase per più di 20 anni (in isolamento dal 1959 al 1978) per la coerenza dei suoi principi di lotta per la democrazia e la libertà, e per la causa degli oppressi.

Rendiamo noto alle organizzazioni politiche e a quelle che si battono per i diritti umani, ciò che può succedere con certi anticomunisti, che sono ridicoli eppure pericolosi per tutti noi.
In un paese come il nostro, in cui la criminalizzazione delle lotte sociali è una pratica ricorrente (attualmente sono in carcere più di 20 dirigenti contadini, ma l’assassinio è ancora una soluzione comune fra le forze della repressione e dei coloni armati), non mancano neppure subdole operazioni di infiltrazione e disgregazione da parte di agenti che fomentano la divisione e la calunnia.

Pedro Espinoza
Segretario Regionale Alto Paranà del PCP

Traduzione dallo spagnolo di FR