www.resistenze.org - popoli resistenti - paraguay - 01-04-14 - n. 492

26 Marzo: Il popolo paraguaiano ha detto no alle politiche imperialiste

Danto Giardina* | pcb.org.br
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

29/03/2014

Lo sciopero generale che ha fermato l'intero paese, l'industria, le campagne, le università e il settore pubblico segna una nuova era per l'asse politico del Paraguay. L'80% di questi settori è sceso per le strade, viali e piazze di Asunción e nell'interno del paese per manifestare le parole d'ordine di rivendicazione nazionale, suonando un campanello d'allarme al governo che non soddisfa le necessità dei suoi cittadini.

Il contesto sociale

Lo scorso ottobre è stata approvata al Senato paraguayano la legge Alleanza Pubblico-Privato (APP). Questa legge mira a far entrare nell'amministrazione delle società pubbliche le organizzazioni economiche transnazionali, mettendo in chiaro le intenzioni neoliberali della gestione di Horacio Cartes, uomo d'affari e presidente del paese, una ricetta ricorrente negli anni per il Partito Colorado, fin dai tempi della recente dittatura patita dal Paraguay.

Non soddisfatto della legge APP, lo stesso Senato, che rappresenta la borghesia al governo della cosa pubblica, intende militarizzare il paese per difendere tutti i furti della borghesia contro il popolo del Paraguay, dal momento che si tratta di quasi il 90 % dei servizi pubblici da consegnare alla gestione privata e il restante allo Stato. Vi è una insoddisfazione verso le imprese nazionali, che forniscono minori servizi e il piccolo commercio. Il malcontento è pertanto generalizzato in diversi segmenti della classe lavoratrice.

E sono visibili le basi di questa situazione: aumento dei biglietti del "trasporto pubblico", decadenza degli ospedali e dei servizi sanitari alla popolazione e mancanza d'attenzione per le scuole e le altre istituzioni pubbliche. La televisione pubblica fino all'anno scorso si identificava con la resistenza al colpo di stato parlamentare, finendo così per trasformarsi in un altro canale che rappresenta gli interessi delle grandi aziende produttrici di soia, tabacco e del commercio in generale. Il presidente Horacio Cartes è parte di questo conglomerato borghese, proprietario delle maggiori "tabacaleiras" del paese.

Organizzazione

"Da almeno 60 anni, non avveniva una manifestazione così grande in Paraguay", afferma Ricardo Canese, segretario delle Relazioni internazionali del Frente Guasu. La Federazione Nazionale dei Contadini FNC, la Centrale Unica dei Lavoratori Autentica CUT-A, il Frente Guasu, il Sindacato degli studenti, pensionati e persino settori del Partito Liberale hanno partecipato alla massiccia concentrazione in "Plazas de las Armas", tra il Cabildo, il Senato e l'Università Cattolica. È stata stimata una partecipazione dell'80 % dei settori convocati in tutto il paese.

Ogni anno, intorno a questa stessa data, la Federazione Nazionale dei Contadini (FNC) celebra la propria marcia contro l'agro-business e rivendica le terre espropriate. Abbracciando anche lo sciopero generale, hanno unito le forze contadine provenienti da diversi stati del paese che lottano attivamente contro i latifondisti che precarizzano sempre di più la vita nelle campagne. Tuttavia, sulla produzione per l'approvvigionamento del paese, bisogna ricordare l'episodio di Marina Kú e del massacro di Curuguaty, del quale furono criminalizzati inesistenti gruppi legati al precedente governo Lugo. Diversamente da quello che i media conservatori vogliono far credere, i contadini sanno bene in quali condizioni si tengono questi eventi e hanno quindi predisposto dispositivi di sicurezza della manifestazione, insieme con i settori operai, e non da questi manipolati come falsamente e spudoratamente affermano i media simpatizzanti del governo.

Con la parola d'ordine generale "No alla legge sulle APP, no alla militarizzazione e no allo smantellamento del settore pubblico", sono state portate diverse rivendicazioni, come la richiesta di liberazione dei prigionieri politici a Tacumbú, dove alcuni compagni rimangono in sciopero della fame da 40 giorni e anche una serie di lotte sindacali nel settore della comunicazione, trasporto, pubblica amministrazione, istruzione e pensionati di Itaipu Binacional, che 20 anni dopo aver finito il loro lavoro, non hanno ricevuto nessun tipo di pensione. Inoltre, gli studenti hanno chiesto un'istruzione di qualità e una maggiore inclusione nelle università pubbliche.

Frente Guasu e il Partito Comunista del Paraguay

L'articolazione di tutte queste organizzazioni ha mobilitato migliaia di paraguaiani in tutto il paese, radunando solo ad Asuncion, oltre 15 mila persone. Il Frente Guasu, e il Partito Comunista del Paraguay (PCP), come partito facente parte del Frente, si sono incaricati di coordinare questa manifestazione storica e senza precedenti in termini di dimensioni e forza. Basti ricordare che il movimento più vicino nel tempo si è verificato 20 anni fa, con uno sciopero minore a questo e che fu radicalmente perseguitato dai media, durante il quale due contadini furono uccisi dalla repressione militare. In questo di oggi, tutte le azioni realizzate nel paese sono state pacifiche e rispettate dalla Polizia nazionale. Ma tutte le concentrazioni avevano un servizio di sicurezza. Il PCP e il suo braccio giovanile, la Gioventù Comunista del Paraguay (JCP), notano come ancora una volta si è dimostrato che solo il socialismo è la via per fuggire dal capitalismo, dando valore alla monumentale partecipazione popolare che ha avuto luogo nel giorno stabilito, nonostante le provocazioni del governo nazionale che ha infiltrato gruppi destabilizzanti tra i lavoratori, i contadini e i sindacati.

I media e lo Stato

Data la grande preparazione e gli appelli dei vari gruppi della sinistra, i media nazionali non hanno potuto tacitare questo evento: strade, viali, piazze, social network e insediamenti contadini sono stati inondati di volantini e dal clima di partecipazione per le strade. Tuttavia, i media internazionali hanno nascosto fatti importanti, come le strategie promosse da Cartes per la "sicurezza " contro questi "gruppi violenti", con la dislocazione di gruppi speciali della Polizia nazionale e in alcune zone interne anche dei militari, classificando Coronel Oviedo, Villarrica, Santaní, Pilar e Encarnacion come punti di conflitto. Tuttavia, le manifestazioni si sono svolte pacificamente.

Al termine delle concentrazioni, Cartes ha annunciato che lo sciopero si è svolto in modo "tranquillo" e ha chiamato i rappresentanti del movimento a formare un tavolo di dialogo. Bernardo Rojas, leader del CUT-A e Marcial Gomez della FNC hanno dichiarato che non c'è niente da discutere e che le richieste sono chiare: il popolo sa quello che vuole.

I risultati dello sciopero

Quasi 100 mila persone sono state mobilitate nella nazione paraguaiana, la stessa che dai media internazionali viene mostrata come non partecipativa della politica sociale del Paese. Si stima che circa 50 milioni di dollari sono stati persi da diverse imprese e amministrazioni pubbliche a causa delle 24 ore di sciopero. Il senatore Luis Wagner e il deputato Ledezma, che hanno partecipato allo sciopero, mostrano il malcontento che si manifesta nel Partito Liberale, noto come centro di potere dei settori conservatori della società paraguaiana.

A sua volta, il governo paraguaiano è costretto a intraprendere azioni intorno a queste sollevazioni popolari che ancora si susseguono nel paese, come il Festival Popolare per lo Sciopero Generale, con vari gruppi musicali e artistici, e la Liberazione dei Prigionieri Politici il giorno seguente e le veglie di solidarietà di fronte l'Ospedale militare per gli altri compagni detenuti.

Gli studenti nel centro di Asuncion hanno continuato a manifestare fino al 27 marzo e hanno marciato con i loro slogan, non solo per l'istruzione, ma per le rivendicazioni generali dello sciopero.

Dal mese di ottobre, i militanti di diverse basi d'azione, tra cui la JCP, hanno mantenuto un Centro di Informazione Alternativa chiamato Cigarrapy, dove pubblicano, via internet, gli avvenimenti di sollevazione popolare che accadono nel paese. Dopo lo sciopero e considerando la costante partecipazione al processo di divulgazione, le azioni del Centro hanno guadagnato visibilità tra le persone che cercano informazioni senza linee editoriali conservatrici. Inoltre, il governo ha rilasciato dichiarazioni scarse e senza fondamento, tentando debolmente di far tornare le persone "alla normalità".

Partito Comunista Brasiliano (PCB)

Il Partito Comunista Brasiliano, essendo in stretto rapporto con il PCP, ha inviato una delegazione per monitorare, appoggiare e registrare le varie attività, rompendo l'assedio comunicativo che i media conservatori brasiliani hanno fatto contro la più grande mobilitazione popolare del Paraguay degli ultimi tempi.

È stato divulgato dalla Free Press Cigarrapy, un messaggio di sostegno e solidarietà, non solo ai compagni contadini e operai che hanno condotto le attività, ma a tutto il popolo paraguaiano a rimanere in piedi, salutando e congratulandosi con tutti i partecipanti e sostenitori. Anche l'Unità Classista (movimento sindacale del PCB, ndr) ha manifestato la sua solidarietà con il movimento e il ripudio delle leggi repressive del Senato del Paraguay.

Il PCB manifesta, trasmettendo un forte sentimento di forza al popolo paraguaiano che difende il suo diritto alla libertà in modo altamente organizzato.

Osare lottare, osare vincere,

Viva il popolo del Paraguay,

Viva la lotta per il socialismo

Viva la solidarietà internazionale tra i popoli

*militante del PCB a Foz do Iguaçu (PR)


Resistenze.org     
Sostieni una voce comunista. Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione o iscriviti al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support a communist voice. Support Resistenze.org.
Make a donation or join Centro di Cultura e Documentazione Popolare.