www.resistenze.org - popoli resistenti - paraguay - 05-10-20 - n. 763

PC Paraguaiano, gioventù e comunismo

Partito Comunista Paraguayano | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

29/09/20

Editoriale del 21 settembre 2020

Sicuramente la rivoluzione socialista in Paraguay sarà guidata dalla gioventù lavoratrice, con la sua forza e convinzione di cambiare tutto ciò che deve essere cambiato. Attraverso la sua sensibilità e creatività, stimolerà e promuoverà la partecipazione della maggioranza dei lavoratori, dei settori professionali, intellettuali e artistici, così come delle popolazioni indigene, dei bambini e degli anziani, alla costruzione di un progetto politico e sociale basato sulla nostra cultura e sulla nostra storia. Contemporaneamente attraverso i contenuti internazionali e le esigenze di questo tempo, stimolerà e promuoverà il superamento del modo di produzione capitalistico inaugurando forme di libera associazione tra gli esseri umani per produrre ciò che è necessario a superare questa crisi, per sviluppare le capacità e gli interessi di tutti e per formulare nuovi riferimenti che annientino quella doppia morale che tanta insicurezza e sfiducia continua a generare.

Sappiamo che dobbiamo impegnarci a fondo affinché i giovani lavoratori si convincano della necessità e della possibilità di organizzare la rivoluzione e di rovesciare i padroni dalle loro posizioni di potere.

L'assenza di opportunità di studio e di lavoro, l'assenza di politiche culturali e di stimoli per l'arte e le scienze, il super sfruttamento perpetrato dai padroni con cui il capitalismo sottomette in Paraguay la popolazione giovanile, sono duri colpi che ne riducono le potenzialità. I giovani e le giovani ricevono in media salari inferiori al minimo e sono vittime della sottoccupazione, se non della disoccupazione e dell'espulsione dalla campagna verso la città e dal paese verso l'estero. Sette giovani su dieci non hanno accesso ai regimi pensionistici e all'assicurazione sanitaria, oltre ad essere sempre più costretti a smettere gli studi per poter continuare a lavorare.

E in questo contesto le giovani donne subiscono una situazione ancora più terribile, con maggiore sfruttamento, minore reddito, maggiore disoccupazione, sottoposte nelle proprie case ad abitudini maschiliste, parte dell'ingranaggio di un sistema che le tratta come proprietà del padrone, che promuove la mercificazione dei corpi, l'intorpidimento delle menti, che privilegia il denaro rispetto alla vita, che propone una concorrenza selvaggia, l'individualismo, il consumismo superficiale e una totale irresponsabilità nel fermare la dedizione e la repressione dei governi di turno. Ecco con cosa abbiamo a che fare.

Le persone inserite nei processi di lavoro collettivi e organizzati, sanno che, per quanto devastante sia questa realtà, la capacità di superarla discende dalla somma sovverchiante degli sforzi e delle intelligenze moltiplicata dalla dignità di coloro che sono disposti a raggiungere migliori condizioni di vita e che pervade l'intero paese.

E per progredire in questa battaglia abbiamo bisogno dei giovani. L'impegno impetuoso che dimostrano quando si oppongono all'ingiustizia è fondamentale, ad esempio, per affrontare la proposta del Bilancio Generale della Nazione (PGN-Presupuesto General de la Nación) per il 2021, che rappresenta una nuova offensiva contro la classe operaia in quanto cerca di eliminare i diritti del lavoro guadagnati soprattutto nel servizio pubblico, ma anche della classe operaia che viene sfruttata nel settore privato.

Un primo passo è conoscere a fondo il contenuto del PGN 2021. Sappiamo che questo governo non si presenterà con un bilancio che copre le esigenze della maggioranza in termini di salute, istruzione, casa, terra, lavoro e pensioni e ancor meno con questo sistema fiscale, ma è necessario analizzare le dimensioni della proposta nei nostri spazi, per affrontare questa situazione con deciso entusiasmo e combattività, in tutti i luoghi di lavoro, di abitazione e di studio, sollecitando un'ampia articolazione che recuperi la fiducia della maggioranza lavoratrice nelle proprie forze, con lo slancio di quell'energia che solo la gioventù lavoratrice è in grado di dispiegare.

Decenni fa, lo scrittore francese Paul Vaillant-Couturier aveva detto che il comunismo è la gioventù del mondo. E in questi tempi di grossa crisi, tanta angoscia, tanta insicurezza, rivendicare il comunismo come la più nobile, bella e giovane di tutte le cause dell'umanità, costituisce una posizione coraggiosa che si andrà diffondendo nella classe operaia, nella misura in cui continueremo ad educarci con l'esempio della pratica rivoluzionaria, responsabile, seria e gioiosa che questa nuova società sta portando avanti in ogni lotta giusta e organizzata.


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