www.resistenze.org - popoli resistenti - paraguay - 08-03-21 - n. 781

Che se ne vadano tutti e riprendiamo ciò che ci è stato rubato

Partito Comunista Paraguayano | facebook.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

06/03/2021

Salutiamo il popolo lavoratore che in queste settimane è sceso nelle strade per lottare, in particolare la gioventù e i lavoratori e lavoratrici della sanità. Nuovamente, il mese di marzo ritorna nella storia delle lotte paraguayane. Siamo profondamente addolorati per la morte di un lavoratore e siamo solidali con la sua famiglia rafforzando l'impegno a battere la politica corrotta e ad avanzare nella costruzione di un progetto che garantisca alimentazione sana, lavoro dignitoso, salute e istruzione di qualità per tutti e tutte.

Lo slogan più sentito in questo momento è "¡Qué se vayan todos!", come si è udito in tutto il centro di Asuncion la scorsa notte. Devono andarsene tutti coloro che stanno abusando delle loro cariche di governo, i pezzi grossi della corruzione, responsabili per azione o omissione della disastrosa gestione statale che condanna alla fame, malattia e morte la popolazione paraguayana. E oltre a questa necessaria pulizia del nostro Stato, chi subentra deve compiere come requisito per restare, questo programma urgente di necessità fondamentali:

- Garantire che siano processati e incarcerati i saccheggiatori e corrotti del governo.

- Accelerare i meccanismi effettivi per recuperare le terre usurpate, immobili, beni e denaro pubblico rubato.

- Garantire le medicine per la terapia intensiva e per ogni tipo di malattia in tutti i centri sanitari, unità sanitaria familiare, ospedali pubblici regionali e nazionali.

- Dotare l'infrastruttura sanitaria e dispositivi di protezione per il personale sanitario.

- Garantire l'accesso di massa e organizzato alla vaccinazione.

- Garantire l'infrastruttura nelle scuole e collegi pubblici per il ritorno in sicurezza nelle classi e condizioni per avanzare verso una istruzione pubblica di qualità.

- Garantire una alimentazione sana in tutti gli angoli del paese, dato che esistono sufficienti alimenti affinché nessun abitante patisca la fame.

- Esigere il rispetto del vigente codice del lavoro da parte degli imprenditori, il diritto reale a una effettiva sindacalizzazione, il blocco del licenziamento dei lavoratori. Così come garantire i contratti collettivi e pensionamento per la classe lavoratrice della città e della campagna.

- Garantire il diritto alla terra e alla casa.


Que se vayan todos oltre ad un appello alle elezioni generali, potrebbe essere una alternativa per superare questa drammatica situazione. Ribadiamo ancora una volta che il settore politico che occupa le cariche di potere e responsabilità dello Stato deve compiere questo programma minimo o deve andarsene. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: esistono le risorse per salvare le vite, non è ammissibile che non si utilizzano per ragioni burocratiche.

Sia questo governo della frode guidato da Mario Abdo Benítez, come la totalità delle direzioni del Partito Colorado e liberale hanno evidenziato nei decenni che non solo sono incapaci di adempiere a questo, ma che storicamente hanno difeso gli interessi e hanno fatto parte di questa minoranza sfruttatrice e saccheggiatrice.

Siamo sicuri che l'unità ampia e profonda della classe lavoratrice della città e della campagna sia l'unica capace di garantire questo programma minimo che ci può portare fuori da questa enorme crisi, attraverso la pressione e la costruzione delle condizioni per un governo diretto dai lavoratori e dalle lavoratrici.

La militanza del Partido Comunista Paraguayano continuerà nelle strade insieme ai nostri compagni e compagne di lavoro, di studio, insieme ai nostri vicini e vicine. Confidiamo nel coraggio e nell'ingegno della classe lavoratrice e di tutto il popolo paraguayano.

¡Que se vayan todos!

6 marzo 2021


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