www.resistenze.org - popoli resistenti - pakistan - 09-11-07 - n. 202

da Voltairenet
http://www.voltairenet.org/article152823.html
 
Washington rimescola le carte in Pakistan
 
Gli esperti ritengono che il pericoloso deterioramento della situazione pakistana sia frutto della politica degli Stati Uniti in questo paese. Nei precedenti capitoli della guerra fredda il Pakistan è servito da base militare e in funzione di difesa statunitense contro l'Unione Sovietica nel braccio di ferro tra i due giganti in Asia Centrale. Tale posizione si evince in pieno dal ruolo centrale svolto da Islamabad nella guerra in Afghanistan.
 
Dall'11 settembre, Washington cerca di disfarsi dell'imbarazzante eredità costituita dai servizi di sicurezza pakistani e dalle alleanze e reti tribali realizzate negli anni 80 e 90 del secolo scorso, per servire gli obiettivi bellici degli Stati Uniti e della Nato nella guerra in Afghanistan.
 
L'opposizione pakistana, con le sue composite tendenze, trae forza dalle crisi che si susseguono e scuotono il paese a causa, soprattutto, della subordinazione del regime di Pervez Mousharraf alle priorità statunitensi. Ma un paese dalle profonde radici islamiche non può accettare un pacifico asservimento a Washington: in opposizione al regime Mousharraf, è andata costituendosi un'alleanza politico-tribale con estensioni oltre frontiera – segnatamente con l'Afghanistan –che si nutre delle contraddizioni degli organismi dirigenti. Ciò si innesta in una situazione economico-sociale catastrofica.
 
La politica di ripiegamento degli Stati Uniti dall'Afghanistan si traduce nel tentativo di rimescolare le carte in Pakistan: un gioco pericoloso che potrebbe avere ripercussioni su tutta la regione. Nella ricerca di un diversivo dal fallimento nel Machrek arabo, Washington potrebbe trovarsi in una caldaia ancora più esplosiva in una parte del mondo che col petrolio del Caspio e dei grandi gasdotti, pone sfide altrettanto importanti che nel Medio Oriente.
 
Traduzione dal francese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare