www.resistenze.org - popoli resistenti - polonia - 08-03-20 - n. 741

Il governo polacco guidato da PiS è una combinazione di nazionalismo reazionario e conservatorismo sociale

Peoples Dispatch | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/03/2020

I rappresentanti del Partito comunista polacco, che sta affrontando la persecuzione per mano del governo guidato dal Partito Diritto e Giustizia, parlano della natura del governo, delle politiche che sta attuando e dello spostamento a destra del paese

Negli ultimi anni, la Polonia ha visto un drastico spostamento a destra sotto il governo del Partito Diritto e Giustizia (PiS). Da quando è salito al potere nel 2015 e nel 2019, la direzione del partito è andata verso l'indebolimento delle istituzioni. Il partito che ha vinto le elezioni organizzando una campagna iper-nazionalista, omofoba e anti-russa, sottolineando le sue credenziali socialmente conservatrici ha anche lanciato una campagna contro i comunisti, le persone di sinistra e le minoranze, compresa la comunità LGBT. Ha anche cercato di soggiogare la magistratura attraverso una serie di riforme che hanno scatenato proteste diffuse in tutto il paese. Peoples Dispatch (PD) ha parlato con i rappresentanti del Partito Comunista di Polonia (KPP) sulle politiche del governo guidato da PiS, le sue implicazioni e la resistenza nei loro confronti.

Peoples Dispatch (PD): potresti parlarci della natura del Partito Diritto e Giustizia e di come è riuscito a tornare al potere nel 2019?

Partito comunista polacco (KPP): l'attuale governo polacco del partito PiS è una combinazione di nazionalismo reazionario e slogan. Nonostante la retorica sociale serve l'interesse dei capitalisti e naturalmente, non tutela i diritti dei lavoratori. Il governo attinge al sentimento anti-neoliberista e si è avvantaggiato degli errori di Piattaforma civica (OP) del principale partito di opposizione. Quando OP è stato al potere (2007-2015), ha servito gli interessi del grande capitale, rendendosi così responsabile di una serie di tagli sociali e di conseguenza molto impopolare. Tuttavia, il governo PiS è anche alleato dei neoliberisti. Il primo ministro, Mateusz Morawiecki, era un banchiere. Il vice primo ministro, Jarosław Gowin, proviene dal Partito dell'Alleanza che combina conservatorismo sociale e liberalismo economico.

Il governo poteva avere problemi nell'assicurarsi un altro mandato a causa del crescente numero di scandali economici che coinvolgono i suoi membri e i casi di corruzione. Nonostante ciò è rimasto popolare anche se il suo supporto potrebbe rapidamente erodersi. La Polonia sta attualmente entrando nella fase iniziale della crisi capitalista. Gli indicatori principali sono il rallentamento dell'economia e l'aumento dell'inflazione. Il governo sostiene che mira a raggiungere un deficit pari a zero nel bilancio dello Stato per il 2020. Con l'avvicinarsi della crisi, ciò significa tagli sociali e imporre il peso principale sulla classe lavoratrice.

L'altra questione è il crollo del sistema pensionistico. Dopo una parziale privatizzazione, le pensioni dei lavoratori sono relativamente basse e i pensionati sono tra i gruppi sociali più minacciati dalla povertà. Molte persone anziane vivono in cattive condizioni materiali. La situazione più difficile riguarda le donne della classe operaia con i salari più bassi e contratti precari e conseguentemente anche pensioni basse.

PD: Quali sono i problemi della classe lavoratrice polacca, della gioventù, delle donne e degli studenti sotto il governo del PiS?

KPP: La situazione della classe operaia continua ad essere pessima. Il governo PiS ha implementato qualche forma di sicurezza sociale per alcune persone attraverso schemi come il regime 500+ (le famiglie a basso reddito ricevono circa 115 euro al mese per bambino e tutte le famiglie ottengono l'importo dal secondo figlio in poi). Ma questo non è abbastanza per migliorare le condizioni materiali. Sebbene la disoccupazione sia generalmente relativamente bassa, rimane un problema in alcune regioni in cui le industrie sono state chiuse. I lavori sottopagati e precari sono ancora il problema principale. I giovani sono spesso impiegati sulla base di contratti che non garantiscono la sicurezza sociale e salari dignitosi. L'altro problema è l'aumento del costo della vita, specialmente nelle aree urbane. I prezzi delle materie prime di base, elettricità e benzina sono in aumento. Stiamo ancora assistendo a un divario salariale tra donne e uomini a parità di impiego.

Tutto ciò contribuisce all'alto livello di migrazione. Oltre 3 milioni di persone sono emigrate nell'Europa occidentale da quando la Polonia è entrata nell'UE nel 2004. La maggior parte di queste persone non tornerà.

I capitalisti in Polonia, nonostante la mancanza di lavoratori in determinate professioni come nell'edilizia o nei servizi di pulizia, non aumentano i salari ma preferiscono invece assumere lavoratori stranieri, in particolare dall'Ucraina, che sono scarsamente retribuiti e particolarmente sfruttati. Anche se lavorano legalmente, il loro stato è molto basso. Di recente, c'è stato un aumento del numero di lavoratori indiani in Polonia, in particolare nei servizi a basso costo come la consegna di cibo.

PD: Quali sono i fattori che contribuiscono all'ascesa dell'ultra-nazionalismo e delle tendenze di estrema destra in Polonia?

KPP: Il nazionalismo fa parte dell'ideologia del partito al potere. Le autorità riscrivono la storia per giustificare il loro governo e distrarre l'attenzione della gente dalle questioni sociali. I media sono lo strumento principale di questa propaganda, in quanto diffondono bugie sulla storia recente. Diffamano il movimento operaio, minimizzano e ignorano la vittoria sul fascismo e mitigano il collaborazionismo nazista. Nel 1999 fu istituito un organismo pubblico, l'Istituto per il ricordo nazionale, apparentemente con compiti storiografici. Ma in realtà era e rimane un centro di propaganda nazionalista. La sua fondazione è stata supportata sia dal PiS che dall'OP che sostengono la distorsione della storia. Questa istituzione influenza anche i programmi di insegnamento. Le scuole polacche promuovono una visione nazionalista della storia e sono anche responsabili dell'ascesa dell'estrema destra.

L'altro aspetto è l'uso della propaganda estremista da parte dei partiti dell'establishment nelle loro campagne elettorali. PiS, nelle sue campagne, continua a battere sul tema dei "rifugiati pericolosi che inondano la Polonia" e sulle minacce di terrorismo. Ciò ha contribuito notevolmente all'ascesa del razzismo. Le ultime elezioni dell'ottobre 2019 hanno visto la nascita di una coalizione di estrema destra chiamata Konfederacja (Confederazione). Questa coalizione sostiene una politica economica capitalista estrema, insieme al nazionalismo e all'antisemitismo. I gruppi che fanno parte di questa coalizione erano marginali ma sono stati in grado di sollevarsi a causa del clima di paura e di odio che è il risultato della campagna ultranazionalista condotta dalle autorità.

PD: L'estrema destra in Polonia sotto la guida di PiS ha perseguitato i comunisti, le minoranze e la comunità LGBT. Lo stesso Partito comunista e il suo organo di stampa sono attaccati da quelle forze. Potresti spiegarne le ragioni? Quali passi state facendo per resistere a questa persecuzione?

KPP: Il regime, al fine di legittimare il suo dominio, attacca le minoranze nazionali, sessuali e di altro tipo. Tali attacchi fanno anche parte della strategia politica del governo per distogliere le persone dalle questioni sociali e reprimere la loro coscienza di classe. L'anticomunismo fa parte di questa politica menzognera.

Il Partito comunista polacco sta affrontando la minaccia di una messa al bando da molto tempo. L'anno scorso un emendamento al codice penale ha reso illegale la promozione del comunismo e persino il possesso di simboli comunisti. Questa nuova legge è stata approvata dal parlamento, ma è stata sospesa dopo l'invio alla Corte costituzionale per la verifica di costituzionalità. Tuttavia, la stessa Corte costituzionale dipende dal partito al potere.

I membri del comitato editoriale del quotidiano del nostro Partito, Brzask, sono sotto processo. Sono accusati di "promuovere un sistema totalitario dello stato" pubblicando testi sulla necessità di una rivoluzione sociale e del materiale storico del Partito comunista polacco prima della seconda guerra mondiale. Tra le accuse menzionate dal pubblico ministero c'era la pubblicazione di articoli che presentavano la Rivoluzione di Ottobre e l'Unione Sovietica in una luce positiva. Il processo dura da 4 anni. Gli accusati sono stati assolti dal tribunale due volte. Tuttavia, il pubblico ministero ha presentato ricorso e il caso è ripreso il 3 marzo.

Utilizzeremo il processo per mostrare la natura fraudolenta di queste accuse e per promuovere le nostre idee. Il KPP ha già ricevuto solidarietà da vari Partiti comunisti in tutto il mondo. L'Iniziativa Comunista Europea ha rilasciato una dichiarazione in cui denuncia la persecuzione anticomunista in Polonia. Sono intervenuti anche deputati del Parlamento europeo del Partito comunista greco (KKE) che hanno rilasciato dichiarazioni. In molti paesi si sono svolti picchetti e manifestazioni di fronte alle ambasciate polacche. Abbiamo ancora bisogno di un maggior supporto internazionale e copertura mediatica del processo. [Il 2 marzo si è svolta una giornata internazionale di solidarietà con i comunisti polacchi].

PD: Qual è la tua opinione sull'euroscetticismo del regime PiS? Quali sono le loro vere intenzioni dietro le controverse riforme giudiziarie?

KPP: il regime PiS è solo moderatamente euroscettico. Non mette in discussione l'Unione europea come un'alleanza internazionale. Inoltre, non si oppone al sistema capitalista e all'alleanza del grande capitale europeo che dirige l'Unione. Il regime critica alcuni valori dell'UE, ma ciò meramente a fini propagandistici. Il governo polacco vuole un'Unione europea diversa che, in teoria, garantisca una maggiore libertà per gli Stati membri, ma in pratica significhi legami più stretti con gli Stati Uniti d'America. Il PiS sostiene la politica estera di Donald Trump ed è ancora più solidale con l'imperialismo di Washington rispetto ai precedenti governi polacchi. Il governo PiS ha deciso di inviare truppe in Iraq e rifiuta di ritirarle dal paese. Supporta anche il tentativo di colpo di stato in Venezuela e altri tentativi guidati dagli Stati Uniti di destabilizzare i cosiddetti "stati canaglia".

La vera intenzione delle riforme giudiziarie è di subordinare il sistema giudiziario al partito al potere. Vogliono influenzare la nomina dei giudici e punire coloro che si oppongono al controllo del governo. Il PiS sta strumentalizzando la crisi del sistema giudiziario. I processi durano a lungo e spesso i giudici emettono verdetti inaccettabili che servono gli interessi del capitale e sono contro il popolo. Questa riforma non cambierà questa situazione. Ad esempio, i poveri non avranno accesso a una migliore assistenza legale e rappresentanza in tribunale. Anche il procedimento giudiziario non sarà più rapido.


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.