www.resistenze.org - popoli resistenti - portogallo - 13-05-19 - n. 712

Il PCP sugli eventi nella Striscia di Gaza

Partito Comunista Portoghese (PCP) | pcp.pt
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

09/05/2019

1. Il PCP esprime la sua profonda preoccupazione per la recente escalation di violenze nella Striscia di Gaza e nel sud di Israele e condanna fermamente il governo israeliano per l'attentato alla popolazione di Gaza che ha portato alla morte di 29 palestinesi, tra cui tre bambini e due donne incinte, oltre a 200 feriti e alla distruzione di edifici residenziali. Queste cifre si aggiungono agli oltre 200 palestinesi uccisi e a più di 20.000 feriti dalle forze di repressione israeliane dopo quattordici mesi di proteste popolari nella Grande Marcia del Ritorno, come documentato nel rapporto della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite recentemente approvato.

2. L'escalation della violenza è interamente responsabilità del governo israeliano e della sua politica di oppressione, disprezzo sistematico per il diritto internazionale e dell'inesorabile blocco operato contro i due milioni di persone che vivono in quel territorio palestinese occupato illegalmente dal 1967. Questi eventi sono inseparabili dalla violazione da parte di Israele dei termini dei precedenti accordi di cessate il fuoco riguardanti la Striscia di Gaza e dalla scelta del governo israeliano e dell'amministrazione statunitense di abbandonare qualsiasi prospettiva di una soluzione politica alla questione palestinese, ovvero la soluzione dei due Stati, e per porre in essere continue violazioni di accordi internazionali, risoluzioni e piani di pace.

3. Il PCP sottolinea la gravità delle recenti dichiarazioni del primo ministro israeliano Netanyahu, il quale minaccia di annettere parti della Cisgiordania illegalmente occupata, così come l'implicito sostegno dato dai funzionari dell'amministrazione Trump a queste dichiarazioni. In questo contesto, il PCP considera inaccettabili le condanne unilaterali della parte palestinese da parte del portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite e dell'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri, solo accompagnate da semplici richieste di contenimento da parte di entrambe le parti.

È inaccettabile parlare di "sicurezza" dal momento che alla popolazione della Striscia di Gaza viene negato anche il "diritto" di fuggire dai ripetuti bombardamenti di Israele, a causa del blocco incessante a cui è soggetta e che ha già portato questo territorio sull'orlo del disastro umanitario, come sottolineato dall'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. Coloro che sono in collusione con la continua violazione del diritto internazionale da parte di Israele sono anche corresponsabili del peggioramento della situazione nella regione.

4. Alla vigilia di un altro anniversario della "Nakba", la catastrofe dell'espulsione della popolazione palestinese che seguì la creazione dello Stato di Israele nel 1948, il PCP ribadisce la sua solidarietà di lunga data con il popolo palestinese e la sua lotta per i suoi inalienabili diritti nazionali e sottolinea che il diritto di resistere all'occupazione è riconosciuto dal diritto internazionale e dalla Costituzione della Repubblica portoghese. Il PCP si appella per una più forte solidarietà con la causa del popolo palestinese.


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