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Álvaro Cunhal: Discorso pronunciato il 30 aprile 1974, all'aeroporto di Lisbona, in occasione del ritorno in Portogallo

Álvaro Cunhal | marxists.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

23/04/2024


Álvaro Cunhal mentre pronuncia il suo discorso all'aereoporto

Amici! Compagni!
Nella vostra accoglienza vedo la riconoscenza per la lotta del Partito Comunista Portoghese durante decine di anni di tirannia fascista. Vedo anche l'espressione della fiducia dei lavoratori e dei democratici portoghesi nel ruolo che il Partito Comunista svolge attualmente e deve svolgere nelle trasformazioni democratiche necessarie nella vita politica, sociale ed economica della nostra patria.

La classe operaia, le masse lavoratrici, i giovani, tutto il nostro popolo, tutti i democratici e i patrioti, i militari, possono essere certi che, nelle nuove condizioni create oggi in Portogallo, i comunisti continueranno a spendere tutte le loro energie, le loro vite e aspirazioni nella lotta per la libertà, per la pace, per la vera indipendenza nazionale, per le profonde riforme democratiche che sono alla nostra portata.

In questo momento è essenziale consolidare e rendere irreversibili:
- i risultati ottenuti dal Movimento delle Forze Armate del 25 aprile e nei cinque giorni successivi;
- ottenere tutte le libertà democratiche, compresa l'azione legale dei partiti politici, e garantirne l'esercizio;
- porre immediatamente fine alla guerra coloniale;
- realizzare le richieste più immediate delle masse lavoratrici;
- garantire lo svolgimento di elezioni veramente libere per l'Assemblea Costituente.
Questi sono gli obiettivi essenziali al momento attuale.

Ribadiamo che, secondo il Partito Comunista Portoghese, la migliore garanzia per lo svolgimento di libere elezioni sarebbe la costituzione di un governo provvisorio con la rappresentanza di tutte le forze e i settori politici democratici e liberali.

Ribadiamo che il Partito Comunista Portoghese è pronto ad assumersi le proprie responsabilità.

Il momento richiede che l'unità della classe operaia, l'unità delle masse popolari - forza motrice delle grandi trasformazioni sociali - sia rafforzata nell'azione quotidiana; che ugualmente sia rafforzata ed estesa nell'azione quotidiana l'unità di tutti i democratici e patrioti e che la loro forza organizzata sia sviluppata con impeto; che l'alleanza, la cooperazione e la solidarietà reciproca tra le masse popolari e gli ufficiali, i sergenti, i soldati e i marinai con sentimenti democratici e liberali sia rafforzata.

L'alleanza tra il popolo e i militari è, nella specifica situazione attuale, una condizione essenziale per il progresso della democratizzazione della società portoghese.

Da parte nostra, faremo tutto il possibile per rendere irreversibile questa alleanza, che si è saldata dal 25 aprile a oggi.

Compagni:

Gli ultimi cinque giorni hanno cambiato radicalmente la situazione politica del nostro Paese.

Da qui vorrei salutare il Movimento delle Forze Armate per il suo intervento decisivo per ristabilire le libertà essenziali e la Giunta di Salvezza Nazionale, che attualmente agisce come governo [Comitato di ufficiali delle Forze armate portoghesi scelto per governare il Portogallo immediatamente dopo il colpo di Stato militare denominato la Rivoluzione dei Garofani nell'aprile 1974, che aveva rovesciato il regime autoritario, ndt].

Da qui vorrei salutare (voi e attraverso di voi tutta) la classe operaia, le masse lavoratrici, che non si sono mai piegate alla dittatura e oggi partecipano attivamente alla liquidazione dello Stato fascista e all'attuazione di misure democratiche.

Da qui voglio salutare tutti gli antifascisti e gli anticolonialisti, tutti i democratici che sono stati nostri alleati per molti anni.

Da qui voglio salutare tutti coloro che hanno subito persecuzioni, sono stati imprigionati, torturati, hanno trascorso lunghi anni nelle carceri e nelle dure condizioni di clandestinità (e molti ci vivono ancora, ma speriamo che presto non sia più necessario), tutti quei combattenti modesti e senza pretese che hanno dedicato i loro sforzi, le loro energie, alla lotta contro la tirannia, alla causa della libertà.

Da qui vorrei ricordare i tanti caduti, che hanno combattuto per tutta la vita ma non hanno mai visto il sole della libertà, molti uccisi con la tortura o fucilati dall'odiosa banda del P.I.D.E. - D.G.S., ormai dissolta ed estinta.

Dobbiamo fare tutto il possibile perché quei giorni bui non tornino! Se riusciamo a unirci e a combattere, non torneranno!
I compiti che ci attendono non sono facili. Ma siamo abituati alle difficoltà.

Uniti, vinceremo!

Domani, 1° maggio, festa dei lavoratori, la classe operaia, le masse, tutti coloro che vogliono la libertà, la fine della guerra, la vera indipendenza della nostra patria, mostreranno la loro immensa forza.

Siamo certi che lo faranno dando un grande esempio di serenità e di coscienza civile e rivoluzionaria.

Amici! Compagni!

Alla classe operaia, a tutti i lavoratori, a tutto il popolo portoghese, ai giovani, alle donne, agli ufficiali, ai sergenti e ai soldati, rivolgiamo un appello:

Uniti come le dita delle nostre mani, fermi, fiduciosi, vigili contro la reazione che può venire dal passato, con lo sguardo rivolto al futuro.
Avanti verso la conquista definitiva della libertà!
Avanti verso una rapida fine della guerra coloniale!
Avanti verso libere elezioni e l'instaurazione di un regime democratico in Portogallo scelto dal popolo stesso!


Álvaro Cunhal: discorso del 1° maggio 1974 a Lisbona

Álvaro Cunhal | marxists.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

23/04/2024

Questa grande manifestazione, data la possibilità di realizzarla, è di per sé l'affermazione inconfutabile che la classe operaia, il popolo lavoratore, tutti i democratici, i militari, l'intera nazione portoghese, sono fermamente decisi a portare a termine la liquidazione del fascismo e dei suoi resti, a consolidare ed estendere le libertà, a porre fine alla guerra, a stabilire un regime democratico in Portogallo.

Questi sono gli obiettivi fondamentali dell'ora presente. Possono e devono essere raggiunti. Se lo vogliamo, lo saranno!

Il nostro popolo ha ragione a gridare vittoria! È davvero una vittoria storica. La democratizzazione della vita nazionale ha fatto rapidi progressi nei sei giorni trascorsi dal 25 aprile.

Propongo, compagni e amici, che qui, tutti noi, con una sola voce, che sono sicuro sarà oggi la voce del Portogallo da un capo all'altro, la voce dei lavoratori, la voce di tutto il nostro popolo, - salutiamo il Movimento delle Forze Armate e lo rassicuriamo: Siete (e confidiamo che sarete sempre) con il popolo! Il popolo è e sarà con voi!

Approviamo fermamente le misure adottate dalla Giunta di Salvezza Nazionale per liquidare il fascismo e instaurare la libertà. Assicuriamo la Giunta di Salvezza Nazionale che, in tutte le misure che assumerà con gli stessi obiettivi, troverà il nostro attivo appoggio.

Questi giorni hanno visto passi da gigante verso la democratizzazione della vita nazionale. Ma il pericolo della reazione fascista, il pericolo della controrivoluzione, esiste ancora.

Sebbene nessuno più di noi comunisti abbia subito la repressione fascista, pagando con il proprio sangue, la propria libertà e la propria vita, non siamo animati da uno spirito di vendetta. Ma è necessario prendere le misure necessarie per garantire che i fascisti non tornino al potere.

Da qui l'appello alle masse popolari affinché intensifichino la loro vigilanza in collaborazione con le forze armate, la vigilanza nei confronti dell'attività, delle cospirazioni e delle provocazioni di coloro che cercano nell'ombra di riportare la nostra patria alla tirannia e al terrore fascista.

Presto verrà istituito un governo provvisorio.

Per assicurare la democratizzazione della vita nazionale, per aprire la strada alla pace, per risolvere i problemi più urgenti della vita economica e sociale, per tenere libere elezioni, riteniamo che tutti i partiti e i settori democratici rappresentativi debbano partecipare al governo provvisorio. Con questi obiettivi in mente, il Partito Comunista Portoghese è pronto ad assumersi le proprie responsabilità.

I vecchi pregiudizi anticomunisti che pretenderebbero una partecipazione condizionata del PCP alla vita politica e alle responsabilità che gli corrispondono in virtù del sostegno popolare di cui gode, non faciliteranno certo la realizzazione dei compiti di costruzione di una società democratica in Portogallo.

Per garantire la vittoria definitiva, insistiamo su due condizioni essenziali e immediate. La prima condizione essenziale è l'unità e la rapida espansione e il rafforzamento dell'organizzazione della classe operaia, delle masse popolari e delle forze democratiche.

È particolarmente significativo per il ruolo della classe operaia che oggi, in questo corteo del 1° maggio, la giornata internazionale dei lavoratori, il nostro popolo faccia una così grande dichiarazione di unità. Siamo certi che questa unità si rafforzerà nell'azione, nella lotta e nelle iniziative delle masse.

Unità dei lavoratori. Unità del popolo. Unità dei comunisti, dei socialisti, dei cattolici, dei liberali (il fronte unitario che risale ai tempi della dittatura) unità di tutti senza eccezione in quest'ora decisiva per il futuro e per consolidare i risultati storici raggiunti con il movimento del 25 aprile e nei sei giorni successivi.

La classe operaia, le masse popolari sono una forza immensa, ma hanno bisogno di essere organizzate. È necessario, indispensabile, decisivo, organizzare (e organizzare rapidamente) questa immensa forza delle masse popolari.

Il Partito Comunista Portoghese accoglie con favore i nuovi grandi passi compiuti in pochi giorni dal movimento sindacale, che è già un grande e potente movimento operaio, libero e indipendente.

Accogliamo con favore il movimento democratico, una grande forza organizzata dal carattere unitario, e il suo rapido sviluppo, un movimento le cui strutture attuali sono ancora indispensabili per garantire il progresso della democratizzazione della vita nazionale.

L'organizzazione del nostro popolo deve essere rapidamente accelerata. Che le organizzazioni democratiche si sviluppino ovunque. Si aprano ovunque sedi e luoghi di incontro. A nome del PCP, a tutti voi compagni, amici e compagne, vi invito a organizzarvi - a organizzarvi rapidamente e in massa - nel movimento democratico e nei partiti politici.

La seconda condizione per il successo, essenziale per assicurare la vittoria definitiva, è l'alleanza del popolo con le forze armate.

Dobbiamo fare di tutto, cari compagni e amici, dobbiamo fare di tutto perché l'alleanza, la cooperazione e la solidarietà reciproca tra le masse popolari e le forze armate si rafforzi ogni giorno e diventi irreversibile.

Il fascismo ha cercato di creare una separazione e una barriera di odio tra i suoi figli: il popolo e i militari. Che la fraternità si rafforzi tra le masse lavoratrici e gli ufficiali del Movimento delle Forze Armate, tra le masse lavoratrici e i soldati e i marinai.

Ci auguriamo che l'anno prossimo, il 1° maggio, in un regime democratico, a guerra finita, ci sia non solo una grande manifestazione dei lavoratori e di tutto il nostro popolo, ma anche (se i loro vertici lo vorranno e lo decideranno) una sfilata delle forze armate fedeli agli obiettivi democratici del movimento rivoluzionario del 25 aprile.

Viva l'unità della classe operaia e di tutto il popolo portoghese!
Viva l'unità di tutti i democratici!
Viva l'alleanza delle masse e delle forze armate!

Fine della guerra!
Elezioni libere!


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