www.resistenze.org - popoli resistenti - romania - 15-12-08 - n. 254

da PAS (Partito di Alleanza Socialista) - www.pasro.ro - in www.solidnet.org
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Sulle recenti elezioni generali
 
di Simion Somicu
 
04/12/2008
 
Romania: risultati delle elezioni – 30 novembre 2008
 
Partito
Parlamento
Senato
Voti
Percentuale
Seggi
Voti
Percentuale
Seggi
PSD+PC
2.279.449
 
33.09 %
 
114
2.352.968
34.16 %
49
PD-L
2.279.449
32.36 %
 
115
2.312.358
 
33.57 %
 
51
PNL
 
1.279.063
18.57 %
65
1.291.029
18.74 %
28
UDMR
425.063
 
6.17 %
 
22
440.449
 
6.39 %
 
6.39%
 
I partiti che hanno ottenuto più dell'1% ma non hanno superato lo sbarramento del 5% necessario per ottenere dei seggi:
 
Camera                        Senato 
PRM               217.595=3.15%          245.930=3.57% 
PNG-CD        156.901=2.97%          174.519=2.53% 
 
I seggi non riflettono le percentuali (un'inversione dell'ordine tra PSD e PDL) a causa del sistema elettorale maggioritario con redistribuzione, che ha sostituito quest’anno il sistema proporzionale.
 
PSD+PC = Partito Socialdemocratico – Partito di centro-sinistra (il partito fondato da Ion Iliescu) di sinistra a parole e di centro nella pratica. Difensore del FMI, della NATO, delle basi militari in Romania, delle guerre nei Balcani, in Afghanistan ed in Iraq, che si è “radicalizzato” durante la campagna elettorale, cambiando, per il materiale di propaganda, il suo colore blu con quello rosso, ma che durante l'ultimo anno ha sostenuto il governo minoritario dei liberali e dell'UDMR. In campagna elettorale, sostenendo di rappresentare l'alternativa di sinistra per l'elettorato, ha aggiunto nei suoi discorsi "noi siamo la sinistra capitalista") + Partito Conservatore - Partito conservatore dei grandi uomini d’affari che sono anche i proprietari di un impero dei media (4 catene televisive private, 1 radio, 2 quotidiani nazionali).
 
PD-L = Partito Democratico Liberale - Partito conservatore-popolare (dal 2005, ha rinunciato al suo programma socialdemocratico ed ha lasciato il Partito socialista europeo per entrare nel Partito popolare) Controllato dal presidente Traian Basescu.
 
PNL = Partito Nazionale Liberale – I liberali del primo ministro Calin Popescu-Tariceanu.
 
UDMR = Unione Democratica degli ungheresi di Romania - Partito etnico degli ungheresi con due correnti composte da liberali e conservatori, ma gli ultimi sono dominanti.
 
PRM = Partito Grande Romania - Partito populista indefinito, oscilla tra centro-destra e centro-sinistra, diretto da Corneliu Vadim Tudor - con rappresentanza parlamentare dal 1992 fino al 2008.
 
PNG-CD = Partito Nuova Generazione-Cristiano Democratico = Partito populista di destra - estrema destra. Sostenuto dal presidente Basescu, è stato agevolato dalla disfatta di PRM (attirandone i sostenitori)
 
I partiti della sinistra non hanno partecipato alle elezioni.
 
Il Partito Alleanza Socialista (PAS), membro del Partito della Sinistra europea, ha boicottato le elezioni a causa delle condizioni imposte per la campagna elettorale ai partiti extra parlamentari (accesso limitato alla televisione) e ai candidati (pagamento di una tassa di circa 1.000 euro e, per l'accesso ai seggi elettorali per sorvegliare lo scrutino, un partito deve avere, nelle circoscrizioni dove vuole mandare i propri osservatori, degli elenchi completi di candidati, ciò che presuppone il pagamento di una tassa di circa 10.000 euro in ogni circoscrizione).
 
Il Partito Verde Ecologista che si presenta talvolta come partito di centro-sinistra, ha partecipato alle elezioni depositando 118 candidature (il massimo possibile è di 452) ed ottenendo al Parlamento 18.279 voti ed al Senato 48.119 voti.
 
Per il governo, tutte le alleanze sono possibili. I socialdemocratici hanno dichiarato, dopo i primi risultati, di essere disposti ad andare al governo con i liberali (dichiarazione di Ion Iliescu, presidente onorario del PSD, il rappresentante dell'ala "sinistra"), ma ieri, quando le possibilità per i liberali di formare il governo si sono ridotte, alcuni importanti esponenti del PSD hanno dichiarato di essere pronti a formare una coalizione con i democratici-liberali (PDL - i popolari). I "signori" dei socialdemocratici (che controllano il partito attraverso il loro potere finanziario), hanno affermato che si deve andare al governo in qualsiasi condizione, perché il partito non può sopportare ancora quattro anni all'opposizione.